Il keniano batte lo storico primato di Jonathan Wyatt, precedendo un ottimo Xavier Chevrier. Tra le donne successo di Fabiola Conti, che negli ultimi chilometri scavalca Gloria Giudici.

Vittoria e record per il keniano Paul Machoka (Atl. Saluzzo) alla classica Ivrea-Mombarone, giunta alla sua 46^ edizione. Una corsa simbolo per Piemonte e Valle d’Aosta, con partenza dal centro eporediese e arrivo in cima al Mombarone, a quota 2370 metri: 20 Km, oltre 2000 metri di sviluppo verticale, con una prima parte da ritmi veloci e un finale da pendenze verticali. Un mix che ha sempre premiato corridori completi, capaci di adattarsi al meglio anche al progressivo cambio di pendenze e terreno.

Involatosi sin dal via, il 26enne keniano – attualmente uno degli uomini più in forma nel panorama mondiale delle corse sui sentieri – è andato a prendersi il primato della gara soprattuto nel tratto finale, da Andrate al traguardo, superando anche un errore di percorso che aveva sostanzialmente azzerato il margine accumulato nei primi 10 Km sul suo principale inseguitore, l’azzurro Xavier Chevrier, rivelatosi in buona crescita di condizione dopo stagione flagellata da disturbi fisici.

Con il tempo di 1h53’33” Machoka abbatte di 1’44” il vecchio primato, realizzato dal sei volte iridato Jonathan Wyatt: era il 2014, con il neozelandese nella fase finale della sua inimitabile carriera, ma ancora decisamente performante. Quel giorno, dietro Jonathan, chiuse il ventiquattrenne Xavier Chevrier, che dieci anni dopo conferma il suo feeling con la gara, terminando la sua prova in 1h57’14”, uno dei migliori tempi mai corsi su questi sentieri: quattro secondi in meno di quanto seppe realizzare nel 2001 l’indimenticabile Jean Pellissier, suo grande amico, in ricordo del quale il valdostano, pur in stagione tribolata, aveva deciso di presentarsi a prescindere al via della gara.

A completare il podio della prova maschile è il valsesiano Mattia Bertoncini, rimasto solitario in terza posizione sin dai primi chilometri di gara: per lui un tempo finale di 2h02’06” e margine altrettanto netto su chi, tra i circa 300 al via, si accomoda ai piedi del podio. Ovvero nell’ordine Henri Grosjacques (2h08’41”), Gabriele Gazzetto (2h11’49”), Gianfranco Cucco (2h11’51”), Enzo Mersi (2h12’39”), Matteo Siletto (2h15’00”), Erik Benedetto (2h17’44”) e Matteo Biolcati Rinaldi (2h17’44”).

Dodicesima assoluta, in 2h21’02, la prima delle donne, Fabiola Conti. Il tenente dell’Esercito di stanza in Valle d’Aosta fa valere la sua legge nel tratto finale della gara, quello più impegnativo, scavalcando poco prima del cartello dei meno 2Km al traguardo Gloria Giudici, che al passaggio di San Giacomo (Km 13) viaggiava con circa un minuto di vantaggio. Per la comasca dell’Atletica Valle Brembana un crono finale comunque di tutto rispetto (2h24’08”), mentre per il terzo posto occorre attendere parecchio tempo prima dell’arrivo della keniana Lucy Wambui Murigi (2h32’57″) che pur in evidente difficoltà nei chilometri conclusivi, riesce a difendere il podio dal ritorno di Luisa Rocchia (2h37’40”) ed Elisa Arvat (2h39’57”).

Foto: Beppe Busso – www.pantacolor.it / Comitato Organizzatore