Europei di Annecy, ci siamo. A tre giorni dalle prime gare sulle montagne che circondano la città lacustre francese, è tempo di entrare nel vivo, provando dapprima a leggere il contesto generale della seconda rassegna continentale di “Off-Road Running” e poi ad approfondire meglio le sfide che ci attendono, gara per gara.

Il contesto generale – Trenta le Nazioni presenti, sei in più rispetto ad El Paso 2022: 480 gli atleti iscritti, oltre 150 in più a raffronto con l’edizione di due anni fa, corsa nelle Isole Canarie, la prima con il format congiunto tra Mountain Running e Trail Running. Così come ormai vuole la tendenza generale di tutte le più recenti rassegne internazionali istituzionali del mondo del running, strada compresa, il Campionato Europeo abbraccia un evento di massa: la Salomon Maxi-Race in questo caso, con i suoi 7000 partenti distribuiti sulle diverse distanze di gara.

Uphill Race, la nostra preview – Venerdì 31 maggio, ore 10.00: seniores maschili alla partenza, con occhi puntati verso il versante ovest delle montagne e con il lago alle spalle. Venti minuti dopo sarà la volta delle seniores femminili, mentre un’ora prima, con la stessa sequenza e lo stesso scarto temporale tra gara uomini e gara donne, saranno partite le prove riservate agli U20.

Tutte le gare puntano verso il comprensorio sciistico di Semnoz, a quota 1400 metri, ma la zona d’arrivo degli juniores, in modo logisticamente molto inusuale, è collocata più in basso, al completamento di 5,6 Km di gara e 830 metri di dislivello.

Sette Km e seicento metri la distanza invece prevista per le prove seniores, con un dislivello complessivo di 1000 metri. Dal lato tecnico è un tracciato di non facile lettura e interpretazione: si parte forte, su una strada sterrata di poca pendenza, ma dopo poco meno di 1500 metri inizia il tratto più duro, altri 1500 metri circa,  al 25-30%. Poi finale meno ripido, ma comunque estremamente muscolare, con pochi tratti veramente filanti su strada poderale. Per fare bene, occorre essere atleti completi, su questo non c’è dubbio alcuno.

Rinuncia Xavi, dentro Aymo – E’ la notizia di queste ultime ore, una decisone maturata tra atleta e Direzione tecnica federale negli ultimi giorni del raduno di Fénis. Chevrier sarà comunque ad Annecy come capitano –  esempio raro di umiltà e affetto verso la maglia azzurra -, mentre Aymonod scenderà dunque in gara, a fianco del campione europeo uscente Cesare Maestri, di Francesco Puppi e Andrea Elia. E’ squadra forte, inutile nasconderlo, che proverà a confermare il titolo a squadre conquistato ad El Paso pur con 3/4 di composizione differente.

Francesco Puppi

Gli avversari più temibili sono rintracciabili tra Svizzera, Francia, Spagna e Gran Bretagna, con l’elvetico Roberto De Lorenzi a non fare mistero di puntare al colpo grosso. Decimo lo scorso sull’uphill iridato di Innsbruck, protagonista di bell’inizio di stagione su più fronti, a livello di Team De Lorenzi potrà contare sul supporto dei compagni Jonathan Schmid, Jonas Soldini e Candide Pralong, quest’ultimo fondista di buon livello in ambito World Cup e, scarpette ai piedi, bronzo europeo juniores nel 2009 a Telfes.  Per il titolo a squadre, gli avversari forse più pericolosi per gli azzurri vengono però dalla Gran Bretagna, con tre punte da piani alti a livello individuale: Joe Steward, Kristian Jones e Jacob Adkin sognano qualcosa di importante, non diversamente dalla Spagna che ai due fari Daniel Osanz e Miguel Corbera affianca due giovanissimi già protagonisti a livello juniores, Jan Torrella e Fabian Venero.

Poi la Francia: più di qualche sorpresa nei loro trials sul percorso degli Europei e squadra allora qui guidata da Theodore Klein e Quentin Meyleu, a cui si affiancheranno Frederic Tranchand e Jerome Blanc. Possibili sorprese? Occhio alla Germania di Julius Ott e del giovanissimo Lukas Eherle, dominatore della prova juniores nel 2022, così come all’Austria dei fratelli Innerhofer e ad una Norvegia tutta da scoprire.

In casa azzurra, Maestri ha le carte in regola per provare a riconfermarsi, ma tutta la squadra può fare bene. Sarà gara tirata e aperta sino alla fine, serviranno sagacia tattica, gambe e cuore.

Maude Mathys per nuova doppietta – Nella prova femminile, fari puntati sull’elvetica, che nel 2022 al successo dell’uphill seppe abbinare anche quello dell’up and down, precedendo in quest’ultimo caso Madalina Florea. C’è la rumena tra le avversarie più accreditate della leggenda svizzera del mountain running, unitamente alla finlandese Susanna Saapunki, ormai adottata dalla Valtellina, e alla britannica Scout Adkin, già bronzo due anni fa ad El Paso. In casa Svizzera, a fianco della Mathys, iscritta anche Judith Wyder, mentre a dar manforte alla Florea per la Romania torna in gara anche Cristina Simon, oro mondiale della corsa in montagna lunghe distanze in Patagonia nel 2019.  Per i piani nobili della classifica, fari puntai anche sulla rediviva slovena Lucja Krock, mentre per la sfida a squadre, merita attenzioni importanti anche per la Norvegia della giovane Ida Waldal, oro juniores due anni alle Canarie.

In quell’occasione le donne azzurre della sola salita chiusero al terzo posto a livello di Team: per tornare a calcare quel podio, l’Italia di affida questa volta ad Elisa Sortini e Gloria Giudici, già in gara nell’ultima rassegna europea, alla campionessa italiana in carica Vivien Bonzi e alla già capitana del cross azzurro Valeria Roffino, protagonista di convincenti prove sui sentieri italiani in questo inizio di stagione. A loro il compito di lottare spalla a spalla in gara in cui Gran Bretagna e Francia si dividono il ruolo di favorite per il successo a squadre. Accanto all’eterna Christelle Dewalle, in grado di puntare a nuovo podio internazionale individuale, la Francia si gioca la carte di Elise Poncet e Marie Nivet e la freschezza di Nelie Clement, ventuno anni appena, ma capace di superare la stessa Dewalle in occasione della prova di selezione transalpina.

Le gare juniores – Decifrare le prove U20, con tutte le variabili della crescita sportiva giovanile, diventa al solito un’impresa, tanto più per la rarità dei confronti internazionali. Di certo si può portare l’attenzione sull’impegno richiesto ai giovanissimi in termini di dislivello in questa prova: 830 metri di ascesa in 5600 metri di gara sono cifre che potrebbero cambiare più di qualche pronostico, ma stando alle liste di partenza Gran Bretagna (donne) e Svizzera (uomini) paiono partire come favorite. Il bronzo iridato di Innsbruck Matthieu Bührer e il connazionale Loïc Berger puntano a doppietta, sfidando in particolare il francese Jules Mongellaz e il britannico Edward Hobbs, mentre la Spagna schiera un quartetto totalmente nuovo rispetto alla scorsa stagione.

Azzurrini in gara con l’ancora sedicenne Vittore Borromini, talento siciliano della corsa a tutto tondo e con Paolo Gianola, figlio della passione per questo sport di un’intera comunità, quella di Premana. A completare il quartetto due atleti che saranno in gara anche nella prova dell’up ad down, ovvero il valtellinese Luca Curioni, ottimo specialista dello ski alp, e il trentino Gabriel Bazzoli, vincitore della prova tricolore di Lanzada.

Tra le U20 donne, la lettura della start List indirizza  fortemente verso la Gran Bretagna: negli ultimi Mondiali, tutte tra le migliori otto Amelie Dale, Lauren Russel ed Eve Whitaker. In quella top ten di Innsbruck aveva trovato spazio anche Margot Dajoux, faro della squadra francese insieme a Lili Beck.  Tra le possibili favorite anche la tedesca Julia Ehrle, sorella di Lukas, la norvegese Ingeborg Hole e la svizzera Aina Scherling, mentre l’Italia crede soprattutto nelle potenzialità dell’altoatesina Anna Hofer, dodicesima ad Innsbruck nel 2023. Con lei in gara la valtellinese Silvia Boscacci, a cui l’esperienza nello ski alp potrebbe venire in aiuto sulle parti più ripide del tracciato, e la trentina Debora Bertagnolli. E poi, altra giovanissima, dominatrice quest’anno delle rassegne tricolori del cross e della montagna: Licia Ferrari non ha mai gareggiato su questi dislivelli e distanze, ma vederla in salita in questi ultimi mesi è spesso stato qualcosa di impressionante rapportato all’età.

Forza ragazze, buon divertimento!

Il live delle gare – Le gare saranno trasmesse integralmente sul sito web di European Athletics: www.european-athletics.com 

Credit photo: Marco Gulberti / Fidal