Domenica 10 settembre Canfranc-Estación.  – Dopo che venerdì la gara uphill ci ha regalato un assaggio di Canfranc-Canfranc e dei Pirenei aragonesi, la classica corsa in montagna di 16 km di oggi, anch’essa tappa della Coppa del mondo di corsa in montagna Valsir di quest’anno, era molto attesa.
Venerdì abbiamo visto Joyce Muthoni Njeru (KEN) e Joe Steward (GBR) conquistare. Muthoni Njeru è tornata per la 16k. Dopo il temporale della notte precedente le condizioni erano di nuovo limpide ma la pioggia ha reso alcune parti del percorso molto scivolose. Questo ha avuto delle chiare ripercussioni sui tempi e, in particolare, sulla difficoltà della discesa.


Gran parte di questo percorso si svolge su terreno molto accidentato e i 1600 m di salita lo rendono davvero impegnativo. Partendo da poco più di 1000 m i corridori iniziano con un breve tratto pianeggiante prima di iniziare la ripida salita fino a La Moleta (2572 m) al punto di 5,8 km. Poi la lunga ma tecnica discesa fino al traguardo.

Molti degli atleti che hanno corso venerdì hanno preso parte anche alla gara di oggi. Nella gara femminile questo si è tradotto in un nuovo duello tra Joyce Muthoni Njeru e Lucy Murigi (Kenya). Anche Camilla Magliano (ITA) e Charlotte Cotton (BEL) sono tornate in gara. Nella gara maschile si è presentato ai nastri di partenza Remi Leroux (CAN) , anche lui come il marocchino Adil Moussaoui reduce dalla top five di venerdì. La gara maschile in particolare è apparsa subito molto aperta, con un folto gruppo di talenti locali.

Gara femminile

In quello che sta diventando un refrain familiare nella Coppa del Mondo di quest’anno, Muthoni Njeru ha dato il massimo fin dall’inizio. Ha subito stabilito messo al sicuro la vittoria. Dietro di lei Murigi guidava l’inseguimento, con Magliano che rimaneva in contatto e ricacciava dietro i fantasmi di una crisi più psicologica che tecnica che la torinese ha saputo domare con grande autocontrollo.

Nel momento più alto della gara, a La Moleta, era chiaro quanto Muthoni Njeru avesse impresso la sua autorità sul resto del gruppo femminile. Ha raggiunto la vetta in 1.09.14, con Murigi cinque minuti dietro. A questo punto Magliano era a 90 secondi da Murigi, quindi la corsa per il secondo e il terzo posto era ancora molto viva, mentre la vittoria sembrava sigillatissima. Dietro di loro si trovano Bel Calero (ESP), Cotton e Ainara Alcuaz (ESP).

Camilla Magliano ha tirato fuori il carattere oggi, brava ! (Gulberti)

Muthoni Njeru ha continuato ad aumentare il suo vantaggio nella lunga discesa, ha fatto anche pensare ad un certo punto di poter attentare al record di Grayson Murphy stabilito nel 2021, questo prima che le telecamere trasmettessero una immagine di lei zoppicante proprio quando si presentava al fondo della discesa. La Kenyana dell’Atl. Saluzzo ha stretto i denti ed ha ripreso un passo fluido andando a conquistare la vittoria in 1.58.57. Lucy Murigi ha mantenuto il secondo posto, chiudendo in 2.10.32 e Camilla Magliano è arrivato terza a due minuti. Successivamente Muthoni Njeru ha detto di essere scivolata sulla discesa tecnica e scivolosa, infortunandosi. Anche Lucy Murigi è caduta ed ha avuto bisogno di cure mediche dopo il traguardo.

Women’s top five

  1. Joyce Muthoni Njeru (KEN) – 1.58.57
  2. Lucy Murigi (KEN) – 2.10.32
  3. Camilla Magliano (ITA) – 2.12.41
  4. Bel Calero (ESP) – 2.19.03
  5. Ainara Alcuaz (ESP) – 2.22.22

 

Gara maschile

Se la gara femminile si è decisa fin dall’inizio, la gara maschile non avrebbe potuto essere più diversa. È stata una gara molto combattuta, con i primi tre che si sono alternati costantemente in un tourbillon di fasi emozionanti. Nelle battute iniziali c’era un gruppo di atleti ravvicinato tra cui Leroux, Alvaro Asanz (ESP) ed Eduardo Hernandez (ESP).
In vetta alla Moleta era ancora tutto molto incerto. Leroux è arrivato per primo in vetta, in 1.03.49, ma Osanz gli è stato subito alle calcagna. Dietro di loro c’era un distacco di poco meno di un minuto da Hernandez e poi un piccolo distacco di 20 secondi da Marcelo Goncalves (POR), con Adil Moussaoui (MOR) appena dietro. Un altro minuto e si trovavano Alric Petit (FRA) e Ondrej Fejfar (CZE). Tutto sarebbe si è deciso nella discesa tecnica e scivolosa.

il Marocchino Adil Moussaoui impegnato nella discesa dalla Moleta, vincente per lui, fatale per i suoi avversari (Gulberti)

Nel downhill finale abbiamo visto di tutto, con numerosi sorpassi. Alla fine è stato Moussaoui a vincere in 1.47.52 ma è stato inseguito fino in fondo da Hernandez, arrivato secondo a soli 12 secondi. Osanz ha chiuso al terzo posto con un ritardo di 20 secondi da hernandez, con un altro sprint finale per il quarto e il quinto posto tra Villamuera e Leroux.

Men’s top five

  1. Adil Moussaoui (MOR) – 1.47.52
  2. Eduardo Hernandez (ESP) – 1.48.04
  3. Alvaro Osanz (ESP) – 1.49.24
  4. Remi Leroux (CAN) – 1.50.18
  5. Marcos Villamuera (ESP) – 1.50.19

Le classifiche complete le potete torvare a questo link: CANFRANC CANFRANC 2023 – TEMPO FINITO LIVE

Coppa del Mondo di corsa in montagna 2023 by Valsir – il punto alla vigilia della finalissima

La prossima gara gold della Coppa del Mondo di quest’anno sarà a Sky Gran Canaria, dove si svolgeranno una gara vertical, una corsa in montagna lunga e una corsa in montagna classica. Questo deciderà la serie iridata quest’anno. Scopri di più sulle gare della finalissima su https://skygrancanaria.net/
L’effetto chiave sulla classifica della Coppa del Mondo questo fine settimana sono stati altri 100 punti per Muthoni Njeru, che ha ampliato il suo vantaggio, e 70 punti per Murigi. Nella competizione maschile Steward è salito al terzo posto e Leroux ha incrementato il suo bottino arrivando al quarto posto. L’Italia a questo punto ha degli obiettivi di sedcondo piano. Rostan ed Ayamonod potrebbero con un doppio impegno a Gran Canaria e dei buoni piazzamenti, ritentare l’aggancio su Steward per il podio finale, ma è molto difficile a questo punto. La scelta dei due azzurri di preferire la Dolomitenmann è comprensibile ma in ottiva Valsir World Cup costerà cara. Al femminile Camilla Magliano non torna del tutto a mani vuote dalla Spagna e l’obiettivo minimo dell top 10 finale pare al sicuro con qualche velleità di top 5 non ancora del tutto tramontate. Alè !

Il canadese Leroux oggi in gara anche nel classic. Una new face per la coppa del mondo (Gulberti)

foto credit Marco Gulberti e Beei Lara