Tutte le ultime per seguire al meglio la NY Marathon della corsa in montagna.
Clima disteso nel pranzo con gli atleti a Sorebois, lo splendido balcone sulla Val d’Anniviers che ospita l’abituale incontro degli invited runners con i media.
Foto ricordo, leggende del passato, sorrisi e speranze degli attesi protagonisti della gara di domani.
I temi
Orario di partenza e caldo sono alcuni dei temi più discussi nel parterre. Storicamente (fino al 2019) la partenza era fissata per le ore 9:30. Le esigenze mediatiche ed organizzative hanno portato alla scelta di correre con start intorno alle ore 11:00. Giocoforza una eventuale incidenza delle temperature potrebbe divenire decisiva, è il caso di domani, in cui in occasione dell’edizione numero 50 della corsa dei cinque quattromila viene annunciata una giornata di cielo azzurro e sole splendente. Il bollettino ufficiale parla di 18 gradi al mattino a Sierre, ma la vigilia ha registrato intorno a mezzogiorno, su Zinal, oltre 22 gradi ma con un sole bruciante. È un elemento che potrebbe recitare una parte importante nell’attesa sfida tra i grandissimi nomi in gara domani sulla Rue de Zinal.
Il nostro primo album di Sierre-Zinal 2023 by Marco Gulberti
Numeri finali che sono una volta ancora impressionanti: 6200 al via con 3500 turistes e 2100 coureurs, più le categorie giovanili.
Le liste finali hanno ripulito da alcuni grandi nomi annunciati ma che hanno dato per varie ragioni forfait. Alcuni ahimè dolorosi per lo spettacolo: Jim Walmsley, Petro Mamu, Grayson Murphy non saranno al via, ma ciò non sposta di un millimetro il livello tecnico di una gara che saprà ancora una volta raccontare la magia della corsa in montagna.
liste de départ Elite invités 123
La Conferenza Stampa
Nella sala interna del ristorante le Bourgeois di Sierre si è svolta nel tardo pomeriggio la conferenza stampa ufficiale della Sierre-Zinal 2023
Ospiti a disposizione dei media sono stati quest’anno i grandi favoriti per la gara: lo svizzero Remi Bonnet, l’olandese Nienke Brinkman, il kenyano Patrick Kipngeno e poi Sophia Laukli (USA), Allie MacLaughlin (USA) ed Elousine Elazzoui (Marocco).
Seppur parzialmente incentrata sulle dinamiche delle Golden Trail World Series e della VALSIR Mountain Running World Cup come sempre sono stati il presente e l’immediato futuro a catalizzare l’attenzione.
Per gli organizzatori impossibile non concentrarsi sulla storia. 50 anni ed il carico incredibile di tradizione e ritualità che non hanno impedito alla gara di rinnovarsi continuamente e di superare i confini della vallata, da sempre aperti per accogliere grandi campioni da tutto il mondo ma ora anche abbattuti da una copertura mediatica che in questa edizione avrà un ulteriore upgrade con la diretta su RTS e su EUROSPORT. Valentin Genoud, presidente aggiunto e braccio destro di Vincent Theytahaz ha rimarcato fortemente la mission del comitato organizzatore: non perdere il DNA locale, popolare e lo spirito pionieristico di Sierre-Zinal, fatto dai tourists, dalla passione del pubblico, dall’atmosfera Montana fatta di comunità e rimane uno dei grandi pilastri di Sierre-Zinal. Come ha testimoniato anche il delegato del council WMRA Sergio Garasa Mayayo, in rappresentanza della federazione mondiale.
Palla poi agli atleti, i più ricercati Bonnet, Kipngeno, Brinkman.
L’olandesina volante ha fermato le lancette del crono a 2h48’58” che non è record perché quell’edizione non è stata omologata causa alcune modifiche in apertura dettate da lavori e dall’emergenza covid che ancora perdurava. La gara di domani è quindi una sorta di esordio:
fa piacere essere la favorita ma non mi faccio influenzare da ciò che la gente dice, sto concentrata sulla mia gara, è una gara dove conta il tempo, non la corsa sugli avversari.
Per Patrick Kipngeno, dominatore totale della scena mondiale da due anni, la consapevolezza di una preparazione mirata e di idee molto chiare :
dopo Innsbruck ho passato gli ultimi mesi allenandomi specificatamente per questa gara. Dapprima in Kenya e poi soprattutto a Kals in Austria nel camp di Run2gether, lo scenario ed i percorsi di Kals sono molto simili a quelli di Zinal, spero davvero di essere pronto.
Inatteso intervento anche di Tarcis Ancay, vincitore nel 2006 che ha ricordato a Bonnet quanto la Svizzera attenda una vittoria dopo quella di Marc Lauenstein , Remi non ha nascosto un po’ di emozione :
ho cambiato qualcosa nella mia preparazione per essere all’altezza di provare a vincere Sierre Zinal, non so se basterà ma mi godrò la gara, darò tutto per realizzare questo sogno e se non andrà pazienza, ci riproverò l’anno prossimo
Dopo la conferenza grande presentazione nel centro di Sierre con gli elites introdotti nella piazza del municipio, prima di loro un grande momento, tra due ali di folla sono entrati i vincitori delle passate edizioni. Tra loro alcune icone che hanno fatto innamorare il pubblico di Sierre-Zinal: Ricardo Mejia, Pablo Vigil, Elisa Desco, Jono Wyatt, Kilian Jornet, Marco De Gasperi, tantissimi vecchi amici di Zinal, fino a quell’Aldo Allegranza, Ossolano classe 1953, che qui per primo ha posto il tricolore italiano sul gradino più alto del podio.
Foto marco Gulberti