La corsa dei cinque 4000 festeggia i suoi primi 50 anni ed e’, tanto per cambiare, la gara dell’anno.
Prova di VALSIR World Cup e Tappa delle Golden Trail Series, ma prima di tutto incontro globale della corsa in montagna in senso puro e vero del termine, su quel tracciato che come ama ricordare Kilian Jornet Burgada “non va bene per nessuno ma ci accomuna tutti” si incontrano i più forti del mondo, senza potersi nascondere, in un parterre che ancora una volta è pura fantascienza.
Il leggendario catalano deve rinunciare la sua caccia alla “decima” ma sarà presente per i festeggiamenti del 50esimo, insieme a tanti ex vincitori che renderanno la cornice di questa edizione davvero significativa.
Il grande atteso è Remi Bonnet, che pare avere un appuntamento col destino, con Patrick Kipngeno a dividere la critica sul vero candidato alla vittoria. Torna Nienke Brinkman nella gara donne, senza Maude Mathys la sfida sarà con Joyce Njeru, Grayson Murphy, Philaries Kisang e Sophia Laukli.
Italia che spera e sogna come non mai: Francesco Puppi, Cesare Maestri, Xavier Chevrier sono solo alcuni dei nostri atleti in gara domenica sulle stupende alture Anniviarde.
Zinal, 9 agosto 2023 – Dall’epica leggenda di Gaston Roelants alla catarsi del 2019, le storie di Vigil e di Mejia sullo sfondo, lo “sdoganamento” all’Italia operato dal Dega con le sue vittorie, la favola di Elisa Desco. 50 anni di Sierre Zinal non si riescono a raccontare facilmente anche se questa volta l’organizzazione sta preparando pubblicazioni e filmati, oltre a cerimonie ed appuntamenti speciali, che fisseranno per sempre questo mezzo secolo entusiasmante.
https://www.rts.ch/play/tv/redirect/detail/5099434
Mountain Runner, Sky Runner, Trail runner, Road Runner ? A Zinal non serve nessuna etichetta, ci si arriva correndo forte e capendo come gestire quei 31 km e 2200 metri di dislivello positivo, gli 800 metri di discesa concentrati alla fine, i 7 km finali che dopo Weisshorn e Nava, tetto della gara a 2424 metri, portano al traguardo di Zinal , e naturalmente la salita iniziale, tra Niouc e Ponchette, in cui si corre una sorta di km verticale.
A Chandolin inizia un’altra corsa, veloce e spettacolare, attraversando Tignousa ed appunto il mitico Hotel Weisshorn, correndo con la manopola del gas “à bloc”, come dicono da queste parti, ed incoronati dalla vista incredibile dei 5 quattromila : Weisshorn (4506 m), Zinalrothorn (4221 m), Obergabelhorn (4073 m), Cervino (4478 m) e Dent Blanche (4357 m).
Non esistono tattiche quando non sai cosa ti aspetta, ed anche se conosci uno per uno i sassi e le radici della salita verso Ponchette, con una concorrenza di cosi alto livello è impossibile poter prevedere la giornata di grazia di atleti forse non attesi ma in possesso del potenziale per sbaragliare il campo. Tra mine che saltano ed exploit incredibili, finisce sempre col diventare una corrida ed una emozionante sarabanda, fino all’ultimo metro.
Sierre-Zinal Donne 2023, sfida mondiale, l’attesa per vedere Grayson!
Nel 2022, il 16 agosto, pochi giorni dopo aver dovuto rinunciare e Sierre-Zinal, l’olandese Nienke Brinkman correva la maratona dei campionati europei su strada, chiudendo al 3° posto in 2h28’52” , un crono che non è nemmeno il suo best e che le lasciò un pò di amaro in bocca per la gestione di una gara che l’aveva vista comandare a lungo. Tanto per darvi la misura Nienke è stata la grande, inattesa, rivelazione dell’edizione 2021, la perfetta incarnazione di quanto vi dicevamo in apertura: a Zinal conta correre forte, ben oltre la catalogazione specialistica.
E’ lei la donna da battere quest’anno, lei che in realtà a Zinal non ha ancora vinto, ma stante anche l’assenza di Maude Mathys è davvero troppo il carico di risultati e talento che Brinkman mette sul piatto per non attribuirle i maggiori favori del pronostico.

Nienke Brinkman alla Sierre Zinal 2021 (Foto Gulberti)
La pole position dell’ideale Gran premio femminile si completa a nostro avviso con la campionessa del mondo classic Up&Down Grayson Murphy, che in Austria a Giugno ha incantato le folle ma che qui dovrà per la prima volta approcciarsi ad una distanza che non le abbiamo ancora visto percorrere ad altissimo livello. Non si discute il valore, parliamo di una autentica fuoriclasse, ma Zinal ha tritato le speranze di tanti campioni in passato, nessuno è al sicuro…
Il terzo nome della frontline è proprio quello di una vittima dello scorso anno: la vincitrice delle ultime due Coppe del Mondo WMRA Joyce Muthoni Njeru colpì letteralmente a vuoto nel 2022, incontrando una giornata estremamente negativa. Sembrano maturi i tempi per la riscossa, come testimoniato dall’ottimo avvio di stagione ma anche dalla vittoria di domenica 5 agosto alla Thyon Dixence, classico appuntamento d’antipasto a Zinal che la keniana ha dominato vincendo in maniera molto convincente (1h18’54” , 2’ più veloce di se stessa un anno fa e quasi 2’20” rifilati alla connazionale e rivale Philaries Kisang).
Proprio la Kisang, guida le atlete che stanno immediatamente dietro alle tre favoritissime, e da cui con ogni probabilità emergeranno poi i veri crack di giornata.
A bilanciare un Kenya che schiera anche la tre volte regina di Zinal Lucy Wambui Murigi, c’è un ricco plateau di atlete statunitensi tra cui oltre alla Murphy spiccano senza dubbio Sophia Laukli, Bailey Kowalxzyk, Rachel Drake, Allie Mac Laughlin ed Anne Gibson. La Gibson è più di un’osservata speciale: trionfatrice del vertical iper tecnico di Broken Arrow in Valsir World Cup, capace poi di stampare 4’09” in un 1500 indoor, credenziali più che eloquenti a dirci quanto sia forte.
I colori rosso crociati, in assenza di mamma Maude, saranno difesi da Simone Troxler e Therese Leboeuf, quest’ultima grandissima protagonista al mondiale di trail dove, naturalmente, a brillare più di tutte è stata un’altra Elvetica attesissima sabato a Zinal: Judith Wyder.
Lista “varie ed eventuali” quasi impossibile da compilare, c’è di tutto di più: la capofila delle GTWS Caitlin Fielder (NZE), la rivelazione di Zegama Daniela Oemus (GER), una medaglia mondiale come Philippa Williams (GBR), l’irlandese Sarah McCormack, già vincitrice di una World Cup ed in top 10 qui a Zinal, le spagnola Nuria Gil ed Ohiana Kortazar, la rumena Monica Madalina Florea, la finlandese Susanna Saapunki, le norvegesi Nordskar e Dvergsdal, tantissimo altro, per un’altra sfida da tramandare ai posteri…
Le Italiane
Sono 8 le elites azzurre nella lista “invited”. Sul pezzo dell’attualità sono certamente Fabiola Conti, Camilla Magliano ed Alice Gaggi, tutte alla ricerca di risposte in una stagione che per ora ha regalato loro pochi acuti. Cecila Basso può essere un nome da segnarsi in taccuino dopo il buon mondiale. Le altre: Paola Gelpi, Caterina Stenta (attuale top ten in GTWS), Camilla Spagnol.
Le start list donne elites 2023 : https://www.datasport.com/live/startlist?racenr=25138&kat=16

Camilla Magliano & Alice Gaggi
Sierre Zinal Uomini 2023 – Remì o Patrick ?
In soli 12 mesi sembra tutto stravolto, dalle note vicissitudini che hanno deturpato l’autunno con le clamorose rivelazioni e la squalifica di Kangogo ai guai fisici che hanno tolto dalle liste Kilian Jornet, la gara nel frattempo ha anche dovuto salutare la possibile candidatura di Jim Walmsley, che a quanto pare va all-in su UTMB.
Rimane la certezza che ci divertiremo e che il prestigio ed il blasone della più grande gara del mondo non si sono scalfiti di un millimetro.
I titoli di testa vanno allora per Remi Bonnet, il gruvierardo è il grande atteso, quasi predestinato. Zinal è la gara che tutta la Svizzera vuole vedergli vincere, lui stesso dopo aver idealmente posto il sigillo in carriera su Zegama e Mont Blanc, oltre che sulle Golden Trail Series 2022, cerca questa vittoria per chiudere una sorta di cerchio. In una vigilia in cui dovrà spiegare in continuazione di non essere ossessionato dal “doverla” vincere, i carichi di fiches su di lui saranno comunque enormi.

Patrick Kipngeno —- Ready or not ?
Il nome che si frappone tra Remi e la corona della Val d’Anniviers è naturalmente quello di Patrick Kipngeno. Il mostruoso atleta keniano sembra aver ripreso da dove aveva interrotto, nel frattempo ci ha aggiunto due titoli mondiali uphill ed una World Cup vinta praticamente in clean sheet. Di diverso a 12 mesi fa c’è che dal Nid d’Aigle non ha più attaccato il numero, saltando a piedi pari qualsiasi distrazione o rischio, Thyon inclusa. Parola d’ordine : Assalto al Record.
Può farlo ? Chi ricorda cosa fece Kilian nel 2019 e ripensa alla gestione di Kipngeno lo scorso anno può avere dei legittimi dubbi, ma Patrick ha dimostrato più volte di essere calcolatore e di sapersi ri-tarare sugli obiettivi. Correre sotto 2h25’35” a Zinal è spaventoso, per farlo devi rischiare di saltare, e se salti il conto rischia di essere salato, perché la deflagrazione può arrivare anche molto presto, facendo diventare Tignousa ed il Weisshorn come le trincee del Carso. Sarà una sfida nella sfida con i pezzi da 90 che la metteranno giù subito dura ed il resto della ciurma a sgranare il rosario.

La Storica Strip di Kilian Jornet e Petro Mamu in quel mitico 2019, guardate i parziali (serve fare qualche calcolo) e confrontateli con quelli di domenica prossima…
Tra Patrick e Remi l’unico che sembra possa avere il passo adeguato è Philemon Kiriago, lo scudiero fidato di Kipngeno è diventato grande ed ha iniziato sempre più spesso a vincere. Lo scorso anno in top 5, con la paurosa caduta nel finale, oggi ci arriva più pronto, più esperto, più smaliziato.
Grandi firme: Alex Garcia Carrillo arriva nel nome di Andreu Blanes, è stato lui questa volta il migliore delle furie rosse al mondiale up&down, primo europeo dietro alla valanga Kenya/Uganda, l’attesa su di lui è molta.
I cagnacci di mille battaglie come Thibaut Baronian, Robbie Simpson, Manuel Innerhofer, Julien Rancon guidano una foltissima pattuglia di atleti che con la classica giornata di grazia potrebbero segnare l’exploit memorabile. Tanti i nomi della margherita da sfogliare in tal senso: Valentin Marchon, Damian Bogdan, Robert Pkemoi, Roberto De Lorenzi, Joseph Demoor, Eli Hemming, Leonard Mitrica, Andrzej Witek, Sylvain Cachard, Anthony Felber, Elousine Elazzaoui, Petro Mamu Shaku (in dubbio la sua presenza, problemi di visto a quanto sembra), Jacob Adkin, Andrew Douglas…

Mai sottovalutare Robbie a Zinal…..
Italian Job: Xavi, Minoggio, Maestri, Puppi.. e non solo
Valanga di nomi degni di nota per gli Italiani al via della grande classica del Canton Vallese. Maestri, Puppi, Chevrier e Minoggio certamente in grande evidenza nel taccuino dei pronostici. Il Cesare Maestri ammirato per lunghi tratti al Giir di Mont lascia ben sperare, al pari di un Minoggio che si è confermato estremamente solido e continuo. Le ultime danno Francesco Puppi alle prese con qualche guaio fisico, residuo di una preparazione meticolosa ma anche quantomai impegnativa ed importante in termini volumetrici. Per Xavier Chevrier fiato al solito sospeso, il cristallo valdostano può splendere in maniera unica, ma la fragilità è ben nota, aspettiamo di vederlo sulla linea di partenza e solo allora avremo la certezza che il “fenicottero di Nus” può fare sul serio. Nella mischia i tifosi Italiani troveranno anche tanti altri nomi da seguire con interesse: l’attaccante Marco Filosi, Daniel Pattis, Jacopo Brasi, Lorenzo Beltrami, Mattia Gianola e Gianluca Ghiano sono solo alcuni dei più attesi connazionali in gara domenica.
Start list elite Uomini: https://www.datasport.com/live/startlist?racenr=25138&kat=15

il Dega e Xavi Chevrier alla Sierre-Zinal 2015. Credit A.Courthoud
LA SITUAZIONE IN VALSIR WORLD CUP
Qui il ranking generale aggiornato alla vigilia di Zinal: https://wmra.info/files/world_cup/2023_WORLD_CUP/World_Cup_Current_Classification.pdf
Dopo le prime appassionanti 7 prove, di cui già 6 gold label, il circuito iridato sancito da World Athletics e da WMRA sbarca a Sierre come molti verdetti da emettere. La Sierre-Zinal allungherà, come spesso accaduto in passato, il brodo, tanto è l’incrocio tra atleti che seguono differenti circuiti e finiscono per forza con il ridurre l’impatto dei punteggi parziali sui ranking generali. Per inverso, un colpo da podio qui potrebbe lanciare in orbita chi trova la giornata giusta. Al maschile è la grande occasione di Kipngeno e Kiriago, che si presentano al via da annunciati protagonisti e con Andrea Rostan fermo ai box potrebbero prendere la fuga definitiva verso un altro trionfo in coppia nel circuito. Solo l’americano Hemming ed il francese Cachard hanno qualche chance di rimanere in scia dei due keniani di Run2Gether.
Al femminile situazione più aperta, tante le atlete presenti a Zinal e che affollano la top ten attuale del ranking generale di Valsir World Cup. Joyce Njeru appare salda al comando ma Philaries Kisang, Anna Gibson, Lucy Murigi, Monica Florea, Allie MacLaughlin, Susanna Saapunki, Camilla Magliano sono ancora tutte in qualche modo agganciate al treno, e tutte possono fare molto bene a Zinal, rilanciando la propria stagione in coppa.
CI SAREMO !
corsainmontagna.it sarà da venerdì a Zinal. Primo appuntamento il tradizionale pranzo pre-gara con gli atleti a Sorebois dove intervisteremo alcuni dei protagonisti attesi dinanzi al mitico stambecco. Poi discesa su Sierre nel pomeriggio per seguire la conferenza stampa e l’intro degli elites. Al Sabato la gara, che sarà live anche su EUROSPORT con commento tecnico in seconda voce del nostro Alberto Stretti (#askalberto). A corredo di tutto, nei nostri report, troverete naturalmente le foto di Marco Gulberti, per immortalare un altro capitolo di Sierre-Zinal, quello del giubileo.
Il programma : https://www.sierre-zinal.com/fr/programme-126.html

Patrick Kipngeno a Chandoli, il dominatore della VALSIR world cup non ha deluso. 3° all’esordio a Zinal