La “febbre basca” è tornata

Con i suoi paesaggi sontuosi, il suo tempo capriccioso, il suo terreno tecnico e il fervore dei suoi sostenitori, Zegama è certamente una delle corse più amate dagli atleti Va detto che l’atmosfera è unica: proprio come il Tour de France e i suoi passi di montagna, non meno di 30.000 spettatori si accalcano ai bordi dei sentieri il giorno della gara per incitare i runner. Una folla instancabile che ha costruito la leggenda della Zegama-Aizkorri, nota anche come “febbre basca”. All’arrivo, rimane la stessa domanda, anche se condizionata dal tempo: il record verrà battuto quest’anno? La risposta la avremo il 14 maggio.

I tempi da battere

  • Record maschile: 03:36:40 Kilian Jornet nel 2022
  • Record femminile: 04:16:43 Nienke Brinkman nel 2022

Parterre femminile

Campionessa europea e campionessa del mondo di trail in carica, 4ª al GTWS nel 2021, 4ª alla Stranda Fjord Trail Race nel 2022, vincitrice della CCC nello stesso anno, Blandine L’Hirondel (Evadict – Francia) è la favorita per questa edizione 2023 di Zegama. Dovrà vedersela con Caitlin Fielder (Salomon – Nuova Zelanda), seconda alla Marathon du Mont-Blanc e sesta nel GTWS 2022, ma anche con Nuria Gil (Asics – Spagna), recente vincitrice della maratona Transgrancanaria nel 2023, seconda alla OCC nel 2022, ottava alla Sierre-Zinal e sesta nell’edizione 2022 di Zegama. Anche Azara Garcia (Sport HG – Spagna), vincitrice della Transgrancanaria di 85 km nel 2023 e della Mozart 100 nel 2022, sarà da seguire con attenzione. Ottava nella Golden Trail World Series nel 2022 e spesso ben piazzata nelle gare GTWS degli ultimi anni, Marcela Varsinova (Repubblica Ceca) sarà certamente desiderosa di esibirsi in questa prima prova della stagione 2023. Dovremo tenere d’occhio anche ragazze come Mathilde Sagnes (Hoka One One – Francia), Miao Yao (Salomon – Cina), Fabiola Conti (Dynamo – Italia), Theres Leboeuf (Leboeuf/Compressport – Svizzera) o Eli Anne Dvergsdal (Dynafit – Norvegia).

Photo Credit:@GoldenTrailSeries | @zegamaaizkorri | @JordiSaragossa

Parterre maschile

Grande vincitore delle GTWS 2022, imbattuto nelle gare Golden da settembre, Rémi Bonnet (Salomon/Red Bull – Svizzera) è ovviamente il grande favorito per questa prima gara. Ma “Zegama è Zegama”, e nulla si decide prima del traguardo. Dovrà guardarsi da Jonathan Albon (The North Face – Gran Bretagna), vincitore del Grand Trail des Templiers nel 2021, della Marathon du Mont-Blanc e della Stranda Fjord Trail Race nel 2022, o da Manuel Merillas (Scarpa – Spagna), che nel 2022 ha dimostrato di poter fare una grande prestazione su Zegama, arrivando terzo dietro Kilian Jornet e Davide Magnini. Questa nuova stagione permetterà a Bart Przedwojewski (Salomon – Polonia) di tornare al successo, lui che nel 2022 ha avuto qualche battuta d’arresto tra sovrallenamento a inizio stagione, mal di montagna negli Stati Uniti e una grossa caduta in finale? Ricordiamo che ha vinto il Campionato Golden Trail nel 2020 e si è classificato 3° nel GTWS nel 2021. 2° nel GTWS del 2022, 4° a Zegama e alla Marathon du Mont-Blanc, Elhousine Elazzaoui (Pini Mountain Racing – Marocco) sarà uno dei favoriti anche per questa edizione 2023. Poi ci sono ragazzi come Robert Pkemboi Matayengo (Sky Runners Kenya – Kenya), 5° a Zegama nel 2022 e 6° nel GTWS, Thibaut Baronian (Salomon – Francia), 3° nel GTWS nel 2022, Francesco Puppi (Nike Trail – Italia), vincitore della finale nel 2021 ma la cui stagione 2022 è stata interrotta da alcuni infortuni, Ruy Ueda (Mountain Frontier, Giappone), 4° nel GTWS nel 2022 e 3° nella Marathon du Mont-Blanc, o Daniel Osanz (Adidas Terrex, Spagna), autore di un ottimo 2° posto alla Pikes Peak nel 2022.

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Il nostro commento

Immutato fascino per il “mostro basco” sempre sinonimo di spettacolo e leggenda. I riflettori dei fans italiani sono soprattutto su Francesco Puppi che ha da scontare la difficile giornata di un anno fa. Fabiola Conti, Daniel Pattis ed Alice Gaggi sono gli altri nomi più gettonati per un exploit tricolore. Per Gaggi e Pattis si tratta di un esordio, ad un mese dai mondiali la curiosità di vederli all’opera è tantissima. Grande interrogativo la tenuta, ma se ambedue arriveranno con delle energie al trentesimo possiamo concederci qualche sogno vista la tipologia della parte finale del tracciato di Zegama che ben si addice sia a Daniel che ad Alice.

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