Erano di certo tra i favoriti della vigilia, ma tutto meno che scontate le belle vittorie di Vivien Bonzi (La Recastello Radici Group) e Andrea Rostan (Atl. Saluzzo) nella sesta edizione del Vertical Fenis. Sui sentieri di una Valle d’Aosta bagnata, con pioggia torrenziale ad accompagnare vigilia e giornata di gare, è un I° Maggio dal profumo iridato tanto per la bergamasca quanto per il torinese: entrambi ipotecano una maglia azzurra per i Mondiali di Innsbruck nel format di gara della sola salita, volando verso la vittoria con decisione nei rispettivi finali di gara.
Su di un tracciato reso viscido e più difficile da quella pioggia che il Nord Ovest attendeva da mesi – proprio oggi, poi chissà.. -, arriva poco oltre la metà gara l’allungo vincente di Andrea Rostan, già azzurro nel 2022 in Thailandia nella squadra medaglia d’oro iridata. Sino a quel momento, con lui, era rimasto il solo Henry Aymonod (Us Malonno), con i protagonisti più attesi comunque in scia e poco lontani. Il finale è ricco di sorprese: non in testa alla gara, però, con Rostan che in 38.41 sigla il nuovo record della gara, chiudendo con grande autorità. Alle sue spalle invece succede un poco di tutto.
Ha i contorni del clamoroso la rimonta del lecchese Andrea Elia (Osa Valmadrera), vera sorpresa di giornata, che nella seconda parte di gara scavalca gli altri principali pretendenti ad una maglia azzurra iridata. Il ventinovenne lombardo, buon protagonista nel mezzofondo prolungato qualche anno fa, chiude in 39.01, a 20″ da Rostan: l’ultimo a cedere alla sua rimonta, è il vincitore dello scorso anno, il friulano Tiziano Moia (Gemonatletica) che questa volta finisce terzo in 39.10. Ai piedi del podio chiudono altri azzurri, con Alex Baldaccini (Gs Orobie) quarto in 39.36 e Henry Aymonod quinto in 39.42. Poi Marcello Ugazio (Sport Project Vco), sesto in 39.56, e Martin Dematteis (Sportification), settimo in 40.08. Con distacchi maggiori la top ten si completa grazie a Michael Galassi (Us Aldo Moro/41.03), Dennis Brunod (Atl. Monterosa /41.22 ) e Damiano Pedretti (Us Malonno / 41.34).
Gara donne – Si decide nell’ultimo muro, a 100 metri dal traguardo, il lungo tira e molla tra Vivien Bonzi (La Recastello) e Francesca Ghelfi (Podistica Valle Varaita). Pur con le avverse condizioni meteo a rallentare un poco la loro azione, entrambe sfiorano il record del percorso dell’irlandese Sarah Mc Cormack. Reduce da un’ottima stagione nei cross e su strada, la non ancora ventiduenne Bonzi chiude in 46.42, con la campionessa italiana in carica distanziata di soli sei secondi, dopo una lunga assenza dalle gare per infortunio.
Un duello, il loro, che potrebbe ripetersi già nel prossimo weekend, in occasione della prima prova di Campionato Italiano a Limana (BL). A completare il podio di giornata, ci pensa ancora una volta Valentina Belotti (Us Malonno), distaccata di 1’30” dalla testa della gara, ma con margine ampio sulla quarta classificata, l’ottima Maddalena Somà (Atl. Roata Chiusani), che termina la sua fatica a 2’58” dalla vincitrice. Quinta Luisa Rocchia (Apd Point Saint Martin / 49’56”), poi Benedetta Broggi (Sport Project Vco / 50.17) e Dimitra Theocaris (Us Malonno /50.22)2. Nona, all’esordio nella specialità, Michela Cesarò (Cs Carabinieri /51.30), preceduta da Nadia Re (Atl. Saluzzo / 51.06)) e seguita da Ilaria Bianchi (la Recastello /52.36).
Nel complesso, nonostante la giornata da tregenda, è un grande successo per il Vertical Fenis: un’autentica fiumana in gara, con la prima onda a riempire di tifo appassionato il muro finale per i protagonisti della seconda batteria, quella riservata agli atleti più veloci. Una formula, questa, che merita sicuramente una replica baciata dal sole, fin dalla prossima edizione.
Intanto molte le ragioni di soddisfazione e orgoglio per il Comitato Organizzatore dedicato alla memoria di Battista Piellier, oggi più volte ricordato durante l’edizione di maggiore livello della sua creatura. Da lassù avrà avuto modo di commuoversi e sorridere pure lui.
Foto: Davide Verthuy / Comitato Organizzatore