A meno di tre mesi dal via, hanno raggiunto quota 64 le Nazioni per ora iscritte ai Mondiali di Innsbruck. Numeri ancora cresciuti rispetto ai più recenti annunci e che confermano la grande attenzione che il mondo dell’off-road running, in tutte le sue sfaccettature, rivolge sulla seconda edizione dell’evento iridato unificato. A pochi mesi, in fondo, dall’edizione di lancio di Chiang Mai, andata in scena nel novembre scorso dopo la lunga attesa causata dalle restrizioni della pandemia.
Mentre qualche rumors segnala ulteriori movimenti attorno ad una possibile conferma di peso proveniente dalla Cina, è sufficiente per il momento scorrere l’elenco riportato più sotto per prendere coscienza e visione della larga conferma della presenza di tutti e cinque i Continenti: un dato tutt’altro che secondario per il movimento, anche al fine di rivendicare ulteriori attenzioni da parte di World Athletics e, mai fosse, anche da parte del Comitato Olimpico Internazionale.
Rispetto all’edizione thailandese del 2022 la crescita è di oltre 20 Nazioni, ed è evidente che l’incremento non possa essere solamente derubricato a questioni legate alla logistica e ai costi dei viaggi internazionali. Allo stesso modo, fa sicuramente rumore il confronto con i recenti Campionati Mondiali di cross country, disputati a Bathurst, in Australia, con la presenza di 44 Nazioni. Con tutti i distinguo del caso, anche qui le tendenze sono chiare e palesi: si tratta di leggerle e provare a rafforzarle nelle sedi più opportune.
Sempre in tema di numeri, i recenti Mondiali di sci alpinismo di Boi Taull, in Spagna, hanno visto la presenza di 27 Nazioni: numeri record per la disciplina, utili per dar forza al movimento alla vigilia del debutto olimpico di Milano-Cortina nel 2026. In casa CIO, l’inverno non è certamente l’estate, e questo vale da sempre per tutte le discipline, vecchie e nuove, presenti nel programma olimpico. Ma anche questo raffronto, in fondo, finisce per accrescere il valore della proposta sin qui messa in campo dal Comitato Organizzatore di Innsbruck – Stubai 2023.
Nelle prossime settimane, intanto, più di qualche Federazione comincerà a dare forma alle proprie squadre nazionali, partendo inevitabilmente dalle due di prove di Trail, Lungo e Corto, che necessitano di tempi più dilatati per la programmazione della preparazione in ottica iridata. E’ ad esempio il caso della Francia, che nel prossimo weekend, in occasione del Trail de La Cité de Pierres, assegnerà entrambi i suoi titoli nazionali, per andare ad aggiungere altri nomi a quelli degli atleti già preselezionati. Tra questi ultimi, ovviamente, c’è anche la campionessa europea e mondiale, Blandine L’Hirondel, che sarà in gara nel trail corto, ad una sola settimana da prestazione che ha destato grande impressione: lei, la campionessa indiscussa del Trail lungo, di bronzo nei campionati francesi di corsa campestre.
In casa italiana, invece, toccherà alla Vibram Maremontana Trail di Loano, il prossimo 26 marzo, fornire indicazioni utili per le squadre del Trail lungo, mentre per quanto concerne il Trail corto, lo stesso compito sarà riservato al Colmen Trail di Morbegno, in programma qualche settimana dopo, il 16 aprile. Per il comparto mountain running, fari invece puntati sulla Valle D’Aosta e sul Vertical Fenis (1 maggio), così come, la settimana successiva, sulla prima prova di campionato italiano di corsa in montagna, sull’up and down di Limana (BL).
World Mountain and Trail Running Championships
Innsbruck – Stubai 2023
6-10 giugno
Nazioni presenti:
Africa: Algeria, Capo Verde, Guinea Equatoriale, Kenya, Mauritius, Sud Africa, Sierra Leone, Uganda
America: Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Cuba, Ecuador; Messico, Paraguay, Stati Uniti, Uruguay
Asia: Azerbajjan, Cambogia, China Taipei, Hong Kong, India, Indonesia, Giappone, Korea, Libano, Malaysia, Nepal
Europa: Austria, Belgio, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Olanda, Macedonia del Nord, Norvegia, Romania, Polonia, Portogallo, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina
Oceania: Australia, Nuova Zelanda