Europei di cross: le sfide al maschile
Freddo, fango, fatica, il cross che piace ai puristi: ecco le gare maschili degli Europei di corsa campestre che andranno in scena al Parco La Mandria di Venaria Reale (Torino) nella mattinata di domenica 11 dicembre. La stella? Il norvegese Jakob Ingebrigtsen.
SENIOR (10 km) – L’ultima medaglia azzurra è l’argento di Yeman Crippa del 2019 (bronzo sul campo, poi diventato secondo dopo la squalifica per doping dello svedese Fsiha), l’ultimo podio a squadre il bronzo di Tilburg del 2018. Il Team Italia si presenta con nomi ‘pesanti’ all’appuntamento casalingo: il campione europeo dei 10.000 Crippa è certamente l’uomo più atteso, la carta più concreta da medaglia, opposto alla nobiltà d’Europa, Jakob Ingebrigtsen su tutti. Ma la squadra azzurra può contare anche su un Iliass Aouani in grande spolvero nei cross autunnali (secondo ad Amorebieta, quarto a Soria, vincitore al J Medical Cross sullo stesso percorso degli Europei), sul bronzo europeo delle siepi Osama Zoghlami che si è allenato nella Rift Valley con Crippa, sul primatista italiano dei 10 km su strada Yohanes Chiappinelli che vanta una lunga tradizione giovanile agli EuroCross, su Neka Crippa e Pasquale Selvarolo. Quando in gara c’è Jakob Ingebrigtsen, il favorito n. 1 è sempre lui. Il norvegese campione olimpico dei 1500 e oro mondiale dei 5000 è imbattuto agli Europei di cross, in virtù di quattro successi da under 20 (dal 2016 al 2019) e della vittoria dello scorso anno a Dublino tra i big. Sui saliscendi del Parco La Mandria farà squadra con i fratelli maggiori Filip ed Henrik per completare una stagione magica. Qualcuno può batterlo? Oltre a Crippa, tra le maggiori insidie c’è lo spagnolo Mohamed Katir, al debutto agli Europei di cross, quest’anno già a medaglia ai Mondiali (bronzo nei 1500) e agli Europei (argento nei 5000): è il leader di una Spagna che può puntare al bottino grosso per team, forte anche di Carlos Mayo, Abdessamad Oukhelfen e Nassim Hassaous. La Francia detentrice del titolo a squadre non ha Gressier e Hay: il faro è il bronzo europeo dei 10.000 Yann Schrub, affiancato da Morhad Amdouni. Tra gli ex vincitori, mai sottovalutare il turco Aras Kaya, argento in carica e due volte campione (2016-2019). Belgio sempre interessante con Isaac Kimeli e Michael Somers, Gran Bretagna con Emile Cairess e Marc Scott, Germania con Sam Parsons, Olanda con Mike Foppen.
UNDER 23 (8 km) – aggiornato 8 dicembre – Sette dei primi nove dello scorso anno, e soprattutto i primi due: il britannico Charles Hicks che riparte in pole e l’irlandese Darragh McElhinney, mentre ha rinunciato in extremis il lussemburghese Ruben Querinjean. L’atleta da battere è senza dubbio Hicks, studente alla Stanford University, primo europeo in grado di laurearsi campione della NCAA dal 2000: tre settimane fa ha conquistato il prestigioso titolo universitario a Stillwater. In corsa per una medaglia anche i vari Magnus Tuv Myhre(Norvegia), Keelan Kilrehill (Irlanda), Antoine Senard (Francia), Aaron Las Heras (Spagna), Zakariya Mahamed (Gran Bretagna), tutti in top ten nella passata edizione. L’Italia schiera Luca Alfieri, il migliore degli azzurri a Dublino con il suo diciottesimo posto, insieme a Francesco Guerra, Alain Cavagna, Marco Fontana Granotto, Enrico Vecchi e Riccardo Martellato.
UNDER 20 (6 km) – Quanto talento sui prati di Venaria Reale. Difende il titolo il danese Axel Vang Christensen (del 2004) che lo scorso anno impressionò per il distacco rifilato al secondo classificato (25 secondi), il norvegese Abdullahi Dahir Rabi, di nuovo in azione per provare a contrastarlo. Lo stesso si può dire per Joel Ibler Lillesø, ancora Danimarca, bronzo dodici mesi fa. I tre si sono già fatti notare anche in pista: Christensen ha partecipato agli Europei di Monaco nelle siepi dopo aver siglato il record europeo U20 (8:29.18); da primato anche Rabi (28:11.71 nei 10.000) e Lillesø che nei 3000 indoor (7:48.34) l’ha sfilato a Jakob Ingebrigtsen. Fuori dai giochi il formidabile diciassettenne olandese Niels Laros, campione europeo dei 1500 e 3000, che ha rinunciato a causa di un problema fisico. Chance anche per l’irlandese Nick Griggs, campione europeo U20 dei 3000, da outsider l’altro norvegese Andreas Fjeld Halvorsen e il britannico Edward Bird. Italia per fare esperienza: al via i 2003 Nicolò Cornali, Matteo Bardea, Konjoneh Maggi ed Elia Mattio, il 2004 Federico Sammartino, il 2005 Francesco Ropelato.
Europei di cross: le sfide al femminile
Quante star sui prati di Venaria Reale. Ecco le protagoniste delle gare femminili agli Europei di cross del Parco La Mandria, alle porte di Torino, in programma per domenica 11 dicembre.
SENIOR (8 km) – È la sfida fra tre campionesse europee (e non solo). Il titolo al femminile se lo contendono soprattutto la norvegese Grøvdal, la tedesca Klosterhalfen e la turca Can, tre delle principali interpreti del mezzofondo d’Europa. Karoline Bjerkeli Grøvdal arriva al Parco La Mandria da campionessa uscente: dodici mesi fa a Dublino è riuscita finalmente a coronare il suo sogno d’oro dopo cinque podi consecutivi, dimostrazione di una costanza di rendimento che ha pochi eguali. La norvegese primeggia per numero di medaglie nell’evento al femminile: otto, nessuna come lei nella storia degli EuroCross. Chi invece detiene il record di ori è Yasemin Can, 26 candeline da spegnere il giorno dell’evento, a segno consecutivamente dal 2016 al 2019, e quest’anno più forte di tutte nei 10.000 degli Europei di Monaco (nonché seconda nei 5000). Si presenta con un oro continentale al collo anche Konstanze Klosterhalfen, sulle ali del trionfo casalingo di Monaco nei 5000 metri. Nel Team Germania non va sottovalutata nemmeno Alina Reh, migliore delle tedesche nella scorsa edizione con la medaglia di bronzo, mentre il parterre di possibili protagoniste ha visto la rinuncia dell’irlandese Ciara Mageean, non in perfette condizioni fisiche. Svezia con la vicecampionessa in carica Meraf Bahta, da seguire anche l’israeliana Selamawit Teferi, la britannica Jessica Judd, la finlandese Camilla Richardsson. La tradizione in questo evento non premia l’Italia al femminile, mai a medaglia tra le senior: cercano una prova dignitosa le azzurre Gaia Colli, Federica Zanne e Nicole Reina, insieme alle debuttanti in Nazionale assoluta Michela Moretton, Cristina Molteni e Maria Gorette Subano. Quest’ultima, nata e cresciuta in Kenya, si è trasferita a Milano per gli studi e ha cominciato seriamente con l’atletica da poco più di un anno.
UNDER 23 (6 km) – Tutti gli occhi su Nadia Battocletti. Alla sua meravigliosa collezione d’oro, vuole aggiungere il quarto anello consecutivo, dopo i titoli U20 di Tilburg 2018 e Lisbona 2019 e il trionfo U23 di Dublino 2021. In una stagione travagliata per l’azzurra (periostite tibiale in primavera, mononucleosi dopo Monaco) la gara del Parco La Mandria è l’occasione per chiudere al meglio, in casa, davanti al pubblico italiano che sosterrà lei e tutti gli azzurri. L’avvicinamento all’evento è confortante, con due buoni piazzamenti ad Atapuerca (sesta) e Alcobendas (seconda). La squadra italiana è decisamente competitiva e parte con ambizioni di conferma, a un anno dalla vittoria a squadre di Dublino: è cambiato poco in termini di nomi e sono aumentate le potenzialità di Anna Arnaudo, già sesta lo scorso anno e convincente al J Medical Cross sullo stesso percorso degli Europei, e di Ludovica Cavalli, in netta ascesa nei 1500 e 3000 su pista in questa stagione. A completare il team l’altra 2000 Giovanna Selva, la 2001 Sara Nestola, la 2002 Aurora Bado. Dal fronte delle avversarie, questa volta non ci sarà la slovena Lukan, rivale di mille battaglie per Nadia: le rivali più quotate sembrano essere di nuovo la portoghese Mariana Machado, terza nella passata edizione, la francese Manon Trapp (quarta), l’irlandese Sarah Healy (quinta). Da valutare anche l’impatto al ‘piano di sopra’ per la campionessa d’Europa U20 di Dublino Megan Keith (Gran Bretagna) e il bronzo Emma Heckel (Germania).
UNDER 20 (4 km) – Piccole mezzofondiste crescono. La Mandria Park è il palcoscenico per un ampio gruppo di atlete vincitrici di medaglie nelle ultime due stagioni in pista. La danese Sofia Thøgersen ha lasciato il segno agli Europei U18 di Gerusalemme con una doppia medaglia nella stessa giornata di gara, bronzo di mattina nei 2000 siepi e oro di pomeriggio nei 3000 metri. A Venaria Reale si confronterà con avversarie anche di due anni più grandi, a partire dalla vice campionessa di Dublino 2021 Ingeborg Østgard (Norvegia) che nonostante la giovane età ha già debuttato in estate agli Europei di Monaco di Baviera nei 1500 metri. Chance anche per la finlandese Ilona Mononene l’ungherese Greta Varga, da tenere d’occhio diverse 2006 (allieve primo anno) tra cui le turche Ayca Fidanoglu ed Edibe Yagiz, la svizzera Shirin Kerber, la britannica Innes Fitzgerald. Italia pronta a combattere con Sofia Sidenius (2006), le altre allieve Lucia Arnoldo e Laura Ribigini, le junior Beatrice Casagrande, Adele Roatta, Nicole Coppa.
IL PROGRAMMA GARE
9:35 – U20 uomini (6 km)
10:03 – U20 donne (4 km)
10:30 – Staffetta mista (4 x 1,5 km)
11:30 – U23 uomini (8 km)
12:03 – U23 donne (6 km)
12:33 – Senior donne (8 km)
13:10 – Senior uomini (10 km)
Foto di copertina (Colombo/FIDAL):
Mohamed Katir, Jakob Ingebrigtsen, Yeman Crippa sul podio dei 5000 di Monaco