La passione del popolo del Mountain Running corre sul filo invisibile che unisce Lienz ed Interlaken, o se preferite la Kühbodentörl con la Kleine Scheidegg.

Inizio settembre significa coda dell’estate, stagione che ha messo in fila i valori ed i nomi del momento ed ecco che per la Red Bull Dolomitenmann e la Jungfrau Marathon si schiudono le porte dell’Olimpo.

Per la verità se lo costruiscono in gran parte loro, soprattutto la gara di Lienz mette in campo un attenzione e una moltitudine di risorse per assicurarsi i migliori del mondo al via che davvero rimane solo da levarsi il cappello. Un po’ decaduta al contrario la regina dell’Oberalp, che non appare più così mitica come qualche anno fa, ma stiamo sempre parlando di un super blasone.

L’incredibile week end non finisce però qui, in altre news del nostro sito vi raccontiamo della doppia prova di Valsir Mountain Running World Cup alla Canfranc e della sempre prestigiosa e scenica classica delle tre cime, la Drei Zinnen con arrivo al Locatelli, che regalerà anche quest anno uno dei più bei poster della stagione.

Jungfrau: Kangogo is back

Da Interlaken alla Kleine Scheidegg. 21 km di mezza maratona sulle ciclabili e le sterrate del fondovalle, poi da Lauterbrunnen inizia l’inferno. Per salire a Wengen bisogna sapersi amministrare, quanti ne abbiamo visti rompersi i denti su quella salita…

Il dislivello totale up sono 1800 metri ma 1300 sono negli ultimi 20, dove ci si mette anche l’altitudine (si sfora sopra 2000 nel finale e se è brutto tempo le condizioni divengono davvero severe).

3h12 per Mathys Maude nel 2017 e tanti anni fa 2h49 per Jono Wyatt. Hanno anche modificato leggermente percorso nel finale, il che ha creato confusione nell omologa dei record, pare che ora sia più veloce, ma al maschile la classe di Jono mette ancora tutti d’accordo perché nessuno riesce nemmeno ad andarci vicino.

E qui casca il punto in sede di preview di questa edizione 2022 che ha nel nome di Mark Kangogo il super atteso. Il Kenyano di Millimani Runners, già vincitore di Sierre Zinal quest’anno, è il super atteso. Potrebbe davvero essere la sua gara, e potremmo assistere ad un primato storico cadere. A Zinal evidenti limiti tecnici nella seconda parte gli sono costati cari, qui questo problema non dovrebbe davvero esserci. Servono in questi casi gli avversari giusti per spingere il favorito verso la grande prestazione, e questi sembrano rispondere ai nomi di Petro Mamu Shaku (Eritrea, Team Scarpa), Rober Pkemboi e Matheew Kiptanui (Kenya), Steve Vernon (GBR), Elousine Elhazzoui (Marocco), Vitalis Kwemoi (Uganda) e J.D. Cardona (Colombia) oltre ad un nutrito gruppo di specialisti provenienti da oltre 60 nazioni (!!!!).

Qui la start list maschile:

https://www.datasport.com/live/startlist?racenr=24106&kat=40

Al femminile il nome poi seguito dai radar è quello di Esther Chesang, anche lei incoronata a Zinal lo scorso agosto ed anche lei chiaramente donna da battere in una start list che vive soprattutto sui ritorni delle protagoniste dell edizione 2021 Laura Hottenrott, Nina Hegger, Caroline Rizzi, Therese Leboeuf e sulla suggestione dell’Irlandese Sarah McCormack, una delle protagoniste silenziose di questa stagione in cui ha colto pochi ma significativi risultati (2a al Piz Tri Vertical dietro solo alla Mayr, 5a a Zinal).

La start list femminile:

https://www.datasport.com/live/startlist?racenr=24106&kat=40

Esther Chesang

DOLOMITENMANN madness

Le accuse di misoginia, la collocazione borderline dal punto di vista dell’inquadramento istituzionale, tutte le sterili speculazioni al solito messe in ombra dalla start list delle squadre PROFI che mettono insieme , unica gara che lo garantisce ogni anno senza che gli tremi un capello, I MIGLIORI DEL MONDO sull’only up.

In Thailandia faranno (forse) il mondiale di specialità , ma lo sanno anche i sassi che il piu forte probabilmente è chi vince a Lienz la sezione Berglauf che in 12 km e 2000 metri D+ porta dalla cittadina della Carinzia fino al Kühbodentörl (2441 metri  s.l.m !) passando per la Amlach Church, il Waldschen Goggsteig, la Gogghütte, il sentiero Franz-Lerch-Weg, e poi ancora Klammbrückl, il Kerschbaumer-Alm-Weg, L’ Hallebachtal ed il Mitterkopf , ultimo rifornimento prima dell’arrivo.

The King Patrick

Le squadre professionistiche hanno tutte mosso le proprie pedine da tempo, ci sono Patrick Kipngeno, Remi Bonnet, Manuel Innerhofer, Francesco Puppi, Davide Magnini, Henri Aymonod, Andrea Rostan, Tiziano Moia, Hannes Perkmann.

Forse sulla densità siamo un pelo sotto gli standard di altri anni, ma il podio sarà affare tra grandissimi, una sfida tutta da gustare.

La start list :

https://www.redbulldolomitenmann.com/wp-content/uploads/2022/09/RBDM-2022-Startliste.pdf

 

Foto: Marco Gulberti