Pochi giorni al grande appuntamento di Zinal, la corsa dei cinque 4000 e’ per l’ennesima volta la gara dell’anno grazie ad un parterre elite irraggiungibile per qualsiasi altra manifestazione di corsa in montagna. Sulle alture anniviarde si daranno battaglia tutti i migliori con i fari puntati come al solito su Kilian Jornet Burgada. Ma questa volta al catalano non mancheranno i grattacapi, dalla fenomenale rivelazione Patrick Kipngeno, all’avversario di sempre Petro Mamu, agli Italiani Magnini e Maestri fino al maratoneta francese da 2h08’ Hassan Chahdi. Gara femminile orfana di Nienke Brienkmann, e con Maude Mathys stra favorita per un altro trionfo.La gara sarà tappa della VALSIR Mountain Running World Cup
Un pò di Storia
https://www.rts.ch/play/tv/redirect/detail/5099434
ZINAL (CH) – Passano decisamente in secondo piano tutte le label e le series quando si parla di Sierre Zinal. Che sia prova delle golden Trail series e della World Cup wmra è, diciamocelo, un ornamento bello e luccicante, ma ben lontano dai contenuti centrali su cui anche questa edizione , la 49esima, baserà i propri pilastri: livello, competizione ed incontro.
Incontro tra tutte le specialità della corsa off road e non solo, l’unica gara dove questo accade veramente, chi si definisce skyrunner, chi Trail runner chi mountain runner , chi mezzofondista, chi maratoneta. Lo scorso anno in una intervista uno dei protagonisti la sintetizzo’ perfettamente : il percorso della Sierre Zinal non va bene per le caratteristiche di nessuno di noi, ma proprio per questo è perfetto per confrontarci.
31 km e 2200 metri di dislivello positivo, con 800 metri di discesa concentrati alla fine, in quei 7 km che dopo Il gpm di NAVA, tetto della gara a 2424 metri, portano al traguardo di Zinal e che più di una volta sono stati fatali e decisivi. Un tema su cui si dibatte molto tra chi al contrario reputa assolutamente più incisiva la crudele salita iniziale, dove tra Niouc e Ponchette si soffrono le pene dell’inferno scalando pendenze spesso da km verticale.
In mezzo c’è la veloce e spettacolare parte centrale con i passaggi a Chandolin, Tignouzas ed il mitico Hotel Weisshorn, solcando alpeggi verdeggianti ed incoronati dalla vista incredibile dei 5 quattromila : Weisshorn (4506 m), Zinalrothorn (4221 m), Obergabelhorn (4073 m), Cervino (4478 m) e Dent Blanche (4357 m).
Sfoglia il nostro album dell’edizione 2021 (Marco Gulberti):
Gara Donne, Maude per sbrigare la pratica in vista del mondiale.
Vogliamo essere piuttosto disillusi presentandovi la Sierre-Zinal femminile 2022: si corre per il secondo posto. Rispetto al passato non c’è davvero molto spazio per immaginare delle sorprese, lo scorso anno l’olandese Nienke Brinkmann animo’ la sfida, e ciò che ha fatto da quell exploit in poi la renderebbe la vera favorita, ma è talmente forte in maratona che per lei gli impegni di calendario hanno assunto ben altre priorità. Discorso simile ma particolare per la Svizzera Maude Mathys , che qui è imbattuta dal 2018 e detiene il surreale record del percorso : 2h49’21”.
Zinal non è l’obiettivo dell anno per la fortissima mountain runner di Ollon, e non lo sono nemmeno le Golden Trail Series. È chiaro dall’inizio che sia invece la Thailandia il vero goal per un atleta che ha davvero vinto tutto a livello di classiche e di titolo europei (doppietta anche di recente al El Paso dove è stata oro sia nell Uphill che nell’up&down) e che cerca con insistenza in titolo mondiale, sfuggitole inopinatamente nel 2019 in Argentina quando crollò nel long distance sotto il peso di una giornata storta e di tante pressioni dettate dall’essere la super favorita proprio sulla scorta di quanto aveva appena fatto a Zinal.
Detto dell’assenza di Brienkmann certamente la nostra favorita numero due diviene la keniana Joyce Muthoni Njeru, su cui anche alcuni allineamenti dei recenti giorni potrebbero aver giocato un ruolo importante. Partiamo col dire che Joyce ha vinto la world cup 2021 sbaragliando la concorrenza ed anche in questo 2022 è partita fortissimo mettendo in fila le vittorie a Monte Muro, Grossglockner, Nid d’sigle (con record) e Premana Uphill. Un filotto perfetto che l’ha vista poi fermarsi al 2° posto della Thyon Dixence nel week end appena trascorso, corsa comunque su un ottimo 1h21’10”. L’allineamento di cui vi parliamo sta nel fatto che il programma originario la voleva in gara alla tappa norvegese delle GTWS, dove abbiamo assistito ad una battaglia su percorso tecnico e meteo terribile che per lei sarebbe stato crediamo troppo severo. L’aver preservato almeno quella sofferenza le potrebbe dare ancora una speranza. E’ un dato di fatto che comunque TUTTI gli atleti africani più attesi abbiamo corso Thyon, mentre ne Mathys ne Jornet lo hanno fatto, una scelta che molte volte è passata in secondo piano ma che noi continuiamo a sostenere come molto più lungimirante, come i fatti hanno anche dimostrato.
Con Joyce a Thyon c’era anche altra keniana da tenere d’occhio, Philaries Chesang, classe 1996 che ha stampato 1h20’41” e vinto la gara. Come sempre Thyon è l’anticamera di Zinal, infatti la top 5 vede un en plein Kenya con atlete che domenica saranno di nuovo in pista, vittime sacrificali dell’uragano Mathys: Teresiah Omosa, Lucy Murigi, Sally Jepkosgei.
La vera sopresa potrebbe venire dalla statunitense Sophia Laukli, che ha vinto la Stranda Fjord Trail Race battendo nettamente atlete di livello come la francese Elise Poncet. Se vogliamo rimanere in terra transalpina per Zinal però dobbiamo lasciare Elise, che non è inserita nelle start List, ma stare con Mathilde Sagnes e soprattutto Anais Sabrie. La Sagnes lo scorso anno fece una prima parte di gara molto coraggiosa ed aggressiva, prima di accusare il colpo e finire comunque con un decente 12° posto (ma con 3h09’ sul crono). Per Anais invece Zinal rimane senza dubbio l’appuntamento con la A maiuscola, negli ultimi 3 anni qui tante beffe per lei in senso assoluto, come la famosa volata del 2019 contro Croft, ma anche un 3° posto lo scorso anno in 2h55’23” che ne certifica il talento e la classe.
C’è tanto livello medio/alto, come sempre a Zinal, e prenderci è davvero come gettare la moneta, in senso assoluto per un buon piazzamento stiamo con le atlete che abbiamo citato a cui aggiungiamo Simone Troxler (CH), Dany Moreno (USA), la rivelazione dell’anno in GTWS Sarah Alonso (ESP), l’elvetica Therese Leboeuf (diventa davvero molto continua e solida) e la messicana Karina Carsolio. Poi ci sono le italiane, che meritano da noi un commento a parte.
Italian Ladies, Gaggi ultima chiamata, Magliano da vedere.
Le speranze Italiche in questa Zinal sono affidate ad Alice Gaggi, la portacolori della Recastello e del team Brooks arriva alla sua 2^ apparizione in Val d’Anniviers non nel miglior momento di forma della propria carriera, e siamo generosi. Il 9° posto dello scorso anno in 3h07’53” non rende giustizia alla storia di un’atleta seria e continua che dal 2010 ad oggi è sempre rimasta un punto di riferimento in Italia. Forse l’appuntamento con Sierre e con questo tipo di distanze è stato rimandato troppe volte ma davvero sarebbe bello poter salutare una Alice Gaggi sotto le 3 ore. Diverso il discorso per l’altra connazionale osservata speciale: Camilla Magliano sta correndo con regolarità di risultati ma dovrà fare i conti con lo scotto dell’esordio, non ci sono eccessive attese su di lei.
Altre italiane in gara: Cecilia Basso e Caterina Stenta, mentre non sarà al via, seppur annunciata, la campionessa italiana in carica Francesca Ghelfi.
Le start list donne : https://www.datasport.com/live/startlist?racenr=24138&kat=16
Sfoglia il nostro album della mitica edizione 2019 (Marco Gulberti):
Gara uomini, la guerra dei mondi. Rebus Kipngeno, certezza Kilian, Mamu e Chahdi le incognite, Magnini e Maestri speranze italiane
Come sempre di tutti i colori, se ne scrivono e se ne sentono. Ogni anno sembra che debba accadere l’imponderabile e poi vince lui, Kilian Jornet.
Lo fa a prescindere da avversari, meteo, condizioni, preparazione. Sembra troppo semplicistico ma è cosi e lo dice una storia lunga 9 vittorie che si perpetua da ormai 12 anni, dopo che arrivò il primo sigillo nel 2009. Di lui si diceva che vincesse con crono troppo elevati rispetto all’allora incredibile record di Wyatt, la risposta è arrivata nel 2019 in cui ha personalmente riemesso le cose a posto fermando le lancette a 2h25’35”. Che sia lui il solo ed unico capace di interpretare sempre al meglio questo mostro è ormai una certezza.
I sentieri tra sierre e zinal, oltre che la storia della gara, sono lastricate dalle lapidi di chi è partito con grandi ambizioni ma si è dovuto scontrare con un percorso che non è nulla di che, se lo si analizza dal punto di vista tecnico, ma che nasconde insidie dettate dall’attrarre gli atleti ad azzardare azioni di forcing o di alti ritmi per poi ritrovarsi improvvisamente nel pieno di crisi muscolari o di fame nel bel mezzo di una gara da 31 km e corsa per lunghi tratti sopra i 2000 metri. Interpretare e seguire il proprio piano di gara divengono le uniche abilità tattiche che possono fare la differenza, ed in questo nessuno è meglio di Kilian.
Sfoglia il nostro album dell’edizione 2018 (Justin Britton):
Ci sono dei però, e sono grandi come le prestazioni che Patrick Kipngeno ha offerto fino ad oggi in stagione. Solo vittorie e due record storici stracciati ed incisi col fuoco. Ultima prestazione roboante proprio pochi giorni fa alla Thyon Dixence, in cui ha polverizzato lo storico record di Jairo Correa, 1h08’28”, che perdurava dal 1990 ! Il nuovo bomber di Run2Gether Kenya ha scritto 1h06’57” lasciando più di una bozza aperta dinanzi ad una prestazione del genere. Interrogativi fin troppo facili: è cascato nella facile tentazione di fare il botto a Thyon ed ora è cotto per affrontare Zinal ? Oppure ancora: le sussurrate difficoltà fisiche alle ginocchia lo limiteranno nella discesa finale dopo Balma ? Non scordiamoci infine che per Kipngeno è l’esordio a Zinal, e la prima volta non è mai facile per nessuno.
Se Thyon deve impressionare e dettare qualcosa però non bisogna dimenticarsi di Mark Kangogo, anche lui su stempi stellari, ne del piccolo Petro Mamu, il folletto eritreo che piano piano si è riportato sugli standard che poi gli hanno sempre permesso di performare forte a Zinal. Dietro a questa griglia di favoriti si accomoda una seconda fila tutta da scoprire : il maratoneta francese Hassan Chadhi ha corso 1h12’ a thyon, nulla di impressionante, ma cosa possiamo sapere della tattica di uno che in maratona ha un pb di 2h08’11” sulla distanza regina oltre ad un palmares nel cross di tutto rispetto ?
Altro super nome cerchiato in rosso è quello di Johnathan Albon, il britannico d’acciaio già campione mondiale di Trail nel 2019 ed ora in testa alle GTWS grazie alle due (nette) vittorie tra Mont Blanc e Fjord. Scommetteremmo qualche cent anche sul Kenyano Phil Kiriago, classe 2002 e tanta sana sfacciataggine sportiva, a Malonno nel week end ha dominato con un secondo posto nel Vertical su tempi da record e con un FlettaTRAIL vinto con la pipa in bocca correndo meno di 1h27’. La nutrita start list non farà mancare poi le stelle piu avvezze a questo tipo di palcoscenico, gente come , Thibaut Baronian , Julien Rancon , Manuel Innerhofer, Dominik Rolli, Maximilian Zeus, Andy Wacker, Elousine El Hazzoui, Fred Tranchand, Max King, Gikuni Ndungu. Parliamo di gente che può tutto ed il contrario di tutto, dipende dalla giornata, ma lo status è di assoluti elites.
Per tornare invece alle certezze per chi si può giocare il podio spendiamo altri tre nomi pesanti, prima di passare al discorso italiani: Robbie Simpson, Remi Bonnet e Sylvain Cachard. L’inglese la conosce più di tutti ed ha una serie di risultati solidissima quassù. Lo svizzero è il più forte in salita, anche questa volta la selezione arriverà da lui all’inizio. Il francese finalmente ci arriva in pompa fisica e carico di fiducia dopo il trionfo europeo ed una buona gara a Premana Uphill, tutti e tre possono essere grandi protagonisti.
Il Magno e Cesare , top class
Non saranno solo loro ma certamente alla vigilia sono i due nomi più spendibili in chiave italiana per un posto al sole nella classifica finale. Davide Magnini sta disputando una eccellente stagione ed ha maturato esperienza che ora può venire utile. Zinal rimane un suo grande sogno. Cesare ha fatto il botto all esordio lo scorso anno, prendendosi un podio stellare, in stagione ha fino ad oggi gareggiato poco ma molto bene, con un Europeo perfetto che gli ha fruttato un oro ed un argento. Se ne facciamo una questione di talento dopo Kilian e I Kenyani c’è lui, period.
Come dicevamo i due trentini non saranno da soli, in gara anche Francesco Puppi, che la zinal la sbaglia raramente anche se quest’anno azzarda un rientro lampo dall’operazione al gomito che rappresenta comunque un’incognita. Riccardo Borgialli, Cristian Minoggio, Fabio Ruga. Esperienza e kilometri non saranno un problema per loro, ma serve la giornata giusta. In gara anche Hannes Perkmann, uno che soprattutto nella prima parte qualcosa può inventarsi per entrare almeno per un frangente nella sceneggiatura della gara. D’altronde Zinal è così, talmente importante, talmente partecipata, talmente dura dal meritate dei paragoni che si fanno per una Sanremo, una Roubaix, un Fiandre. Vorremmo che tutti i tifosi di Mountain Running se lo ricordassero quando vedremo, per quelle 2 ore e mezza , alternarsi storie di attacchi, rimonte, ritiri, forcing, crisi , fughe e finali testa a testa, magari per una decima posizione, o per un sub 2h40’ o 2h35’ che ve lo garantiamo , vale una carriera.
Sangue fango e passione, sulla strada verso zinal !
Start list elite Uomini: https://www.datasport.com/live/startlist?racenr=24138&kat=15
Sfoglia il nostro album dell’edizione 2015 (Alexis Courthoud)
CI SAREMO
Cercheremo di portarvi il nostro racconto della grande gara del Canton Vallese. Da venerdì saremo a Zinal per seguire la conferenza stampa e al Sabato la gara. Le foto di Marco Gulberti per immortalare un altro capitolo di questo appuntamento imperdibile nel Mountain Running mondiale e tutte le news e le interviste ai protagonisti più attesi.
Il programma :
SATURDAY AUGUST 13th: Sierre Zinal’s 49TH edition
- From 4:45 am to 6:10 am: “Tourist” Category Race Start
- 10:15 am: Junior Runners’ Race Start from Chandolin
- 11:00 am: “Runner” Category Race Start
- 11:30 am: Beginning of live broadcast
- As of 1:30 pm: The first elite runners cross the finish line at Zinal
- 3:00 pm: Gathering in Zinal’s Tent Hall for Sierre-Zinal Coktail party
- 4:45 pm: Awards ceremony, musical and visual show,
- 6:30 pm: Great Prize draw, participants who do attend cannot take part in the draw
- 7:00 pm: Musical ambience with DJ
- 8:30 pm: Time Machine concert and show (free entry)
- 10:30 pm: Dance Party with DJ