“Freddo ed Africa”, una volta ancora lo strano connubio si concretizza e l’imperioso Grossglockner assiste ed applaude l’impresa degli atleti Kenyani ed Eritrei. Kipngeno bissa il successo del Monte Muro Vertical, 2° Kiriago, 3° Mamu. Buona prova per Cesare Maestri, stanco ed appagato dall’Europeo è 4° ed ha corso più forte di un anno fa. Al Femminile è ancora Njeru, la detentrice della world cup si ripete mettendo in fila Murigi ed una sorprendente Stranska. Magliano 5^, punti importanti per la classifica generale.

  • Foto : Marco Gulberti

Heiligenblut (Austria) – Anche nell’estate della siccità e del caldo anomalo le immagini che sono giunte da Heiligenblut ritraevano atleti infreddoliti, nebbioni e pioggia. Termometro ai 6 gradi in partenza, il che significa che all’arrivo si potevano sfiorare ben altre temperature. Come accaduto molte volte la grande classica della Carinzia si è corsa con un meteo a dir poco inclemente.

Atleti suddivisi nei vari blocchi, con la batteria “Hero” posizionata alle 11:30, in coda a tutti, per offrire il massimo dello spettacolo agli oltre 800 partecipanti della mass-race.

Il resto lo hanno fatto loro, le gazzelle africane che confermano il filo invisibile che li unisce a questa gara ed a queste montagne, dove da qualche anno risultano difficilmente battibili.

Era la prova gold numero 2 della VALSIR Mountain Running Wprld Cup e la numero 4 del calendario generale, in palio punti già importanti, che stanno gradualmente indirizzando e svelando le dinamiche ed i refrains che animeranno il resto della stagione.

Un anno dopo Lolkurraru e Njeru il Club Run2Gether si ripete, coglie di nuovo due primi posti e se per Njeru il dominio appare senza fine, al maschile, perso il trionfatore del 2021 che è nel frattempo passato all’Atletica Saluzzo, il team Austriaco/Kenyano può contare quest’anno sul nome nuovo del circuito iridato: Patrick Kipngeno.

Cesare Maestri agli ultimi metri di gara, 4° posto finale ma il migliore degli europei anche oggi

Patrick imprendibile, è nata una stella ?

Dopo l’exploit del Monte Muro questa volta la concorrenza appariva più agguerrita ma per il classe ’93 scoperto da Rampi & C. è stata un’altra vittoria netta e nessuno ha saputo davvero insidiarlo visto che all’approssimarsi dell’ultima rampa prima del traguardo il suo vantaggio era già tale da garantirgli la vittoria. Più “suspense” per il 2° posto, con una bella battaglia tra la leggenda del Team SCARPA, Petro Mamu Shaku, ed un’altra new-entry di Run2gether, il giovane (classe 2002) Philemon Ombogo Kiriago, alla sua primissima apparizione di livello nel mountain running europeo dopo aver ben figurato recentemente alla Corsa del Monte Faudo di Imperia.

Kiriago e Mamu battagliano per il 2° posto

La gara nella gara, come spesso accade quando il dominio africano è cosi netto, ha regalato la prestazione più che convincente di un Cesare Maestri che si è confermato il migliore degli atleti del vecchio continente presenti al via oggi in Austria. Per il portacolori dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe e di Nike Trail un buon 4° posto mettendo in fila nell’ordine Manuel Innerhofer, Timotej Becan, Christof Hochenwarter (inattesa sorpresa di giornata) ed Hans Peter Innerhofer. Top ten chiusa da altri due atleti degli altopiani, ambedue in casacca Saluzzo: Lengen Lolkurraru ed Eric Muthoni Riungu.

Delusi

Giornata difficile per Zak

Fuori dalla top10 sia Geoffrey Gikuni Ndungu che Zak Hanna, per l’irlandese una prova sotto tono ed un passaggio a vuoto per la graduatoria generale di world cup, a cui si presentava fiducioso dopo il 2° posto alla Monte Muro Vertical. In generale l’analisi cronometrica dei top 20 racconta chiaramente di una gara per il podio, di un’altra capeggiata da Maestri su tempi di tutto rispetto e qualità e poi di un salto abbastanza importante dopo il 9° posto di Lolkurraru.

La top 10 uomini : (qui le classifiche complete >> Link)

1. Patrick Kipngeno (KEN) Run2Gether – 1:08:22
2. Philemon Ombogo Kiriago (KEN) Run2Gether – 1:10:03
3. Petro Mamu Shaku (ERI) SCARPA / DenDen Club – 1:10:05
4. Cesare Maestri (ITA) Nike Trail / Atletica Valli Bergamasche Leffe – 1:13:47
5. Manuel Innerhofer (AUT) Salomon Running Team / LC Oberpinzgau – 1:14:06
6. Timotej Becan (SLO) KGT Papez – 1:14:26
7. Christof Hochenwarter (AUT) Laufsport Hermagor – 1:14:33
8. Hans Peter Innerhofer (AUT) LC Oberpinzgau – 1:14:48
9. Lengen Lolkurraru (KEN) On Running / Atletica Saluzzo – 1:14:52
10. Eric Muthomi Riungu (KEN) On Running / Atletica Saluzzo – 1:16:55

Il trionfatore Patrick Kipngeno, e l’italiano Cesare Maestri ai nostri microfoni dopo la gara:

Joyce in totale controllo

Non la cosidetta “pipa in bocca” come amano scherzare i telecronisti del ciclismo quando un big controlla il gruppo in salita, ma poco ci manca. I nostri inviati confermano Joyce Njeru addirittura al passo sugli ultimi tratti di salita dura prima del rettilineo finale. Visto questo e visto il crono alto ed il distacco altrettanto siderale rifilato alle inseguitrici è lecito pensare ad una tattica molto parsimoniosa adottata dalla dominatrice della scorsa e di questa world cup. Oggi non si vede nessuno all’orizzonte capace di poterne mettere in discussione il dominio. Nel 2021 l’hanno battuta solo nomi del calibro di Murphy e Mayr, il segnale è chiaro.

imbattibile Joyce Njeru

La gara femminile, a differenza di quella maschile si è corsa su rilievi cronometrici decisamente alti, il 2° posto della Murigi, pur deludente rispetto alla storia della grande campionessa Kenyana, è manifesta superiorità su un pacchetto elite francamente non di altissima levatura, per quanto meritino un applauso i piazzamenti della ceka Adela Stranska, dell’etiope Amena e della nostra Camilla Magliano, la cui missione è perfettamente riuscita visto che questi 20 punti e l’assenza della Finlandese Saapunki le consentono di balzare al 2° posto della generale.

Camilla Magliano chiude in 5^ posizione

Il trionfo di Joyce ed i punti preziosi raccolti dalla torinese sono l’unico movimento degno di nota di una gara che per il resto registra la slovena Koligar al 6° posto, ancora lontana dalla sua migliore condizione, le tedesche Seefeld e Fischl in 7^ e 8^ piazza, la britannica Scarlet Dale al 9° posto e l’austriaca Schuster a chiudere una top 10 cosi disposta:

1. Joyce Muthoni Njeru (KEN) Run2Gether – 1:25:56
2. Lucy Wambui Murigi (KEN) On Running / Atletica Saluzzo – 1:28:28
3. Adela Stranska (CZE) Inov8 – 1:30:21
4. Worke Amena (ETH) Federal Prison Athletics Club – 1:32:12
5. Camilla Magliano (ITA) Salomon Italia / Podistica Torino – 1:32:18
6. Mojca Koligar (SLO) SCARPA/KGT Papez – 1:33:15
7. Annika Seefeld (GER) Sparda-Team Rechberghausen – 1:35:51
8. Tina Fischl (GER) WSV Otterskirchen – 1:37:24
9. Scarlet Dale (GBR) – 1:39:03
10. Bernadette Schuster (AUT) SK Voest – 1:40:15

Ecco Njeru e Magliano ai nostri microfoni:

Sguardo al futuro

Giusto il tempo di ristorarsi dopo il freddo austriaco ed è gia tempo tra una settimana di Nid d’Aigle. Altra grande classica della tradizione alpina, con l’ascesa da Saint Gervais alle pendici del Monte Bianco. La Francia, che con l’Italia ha dominato il medagliere dei recenti europei, è pronta ad accogliere il grande show della VALSIR Mountain Running World Cup 2022 nel proprio salotto buono, tra panorami di stordente bellezza, una competizione che ha regalato lo scorso anno il nuovo record maschile e sfiorato quello femminile (ma scommettiamo che se Joyce Njeru sarà al via anche questo cadrà), ed una location da urlo con Saint Gervais che può offrire servizi e cornice davvero di qualità e prestigio.

L’album Fotografico del Grossglockner 2022 by Marco Gulberti (in aggiornamento):

Valsir Mountain Running World Cup 2022 - Race 4 - Grossglockner Berglauf