Alla sua quinta edizione, dopo il duplice stop per la pandemia, riparte all’insegna dei grandi numeri il Vertical Fenis. Ottocentonove iscritti, suddivisi su tre gare (K1.5, K1 e Mini trail) : segno tangibile di una corsa che dimostra di essere entrata sempre più nel cuore degli appassionati del mountain running, valicando decisamente i confini della Valle d’Aosta.
A dimostrarlo in modo netto, anche il livello dei partenti, che domenica saranno richiamati al via anche dall’atmosfera di convivialità e amicizia costruita sin dalla prima edizione da un gruppo di organizzatori affiatato, di cui fa parte anche uno dei campionissimi della specialità, ovvero Xavier Chevrier.

Il 1 maggio il “fenisan” d’adozione non sarà in gara, ma potrà chiamare con orgoglio sulla linea di partenza molti dei suoi amici e compagni di nazionale. Prime vere sfide di una stagione fitta come raramente mai, con la prova maschile del K1,5 a detenere probabilmente lo scettro in quanto a densità di livello. Verso quota 1961 metri dell’arrivo di Bren, tutti contro Henri Aymonod: sorte obbligata per l’hombre vertical dell’Us Malonno, che in casa o quasi rinnoverà soprattutto la sfida con il friulano Tiziano Moia (Gemonatletica), l’uomo che più di ogni altro, in questi ultimi tre anni, ha insidiato la sua supremazia sui Vertical, tricolori o di World Cup che fossero. Aymonod contro Moia, ma certamente non solo, perché al via ci sarà anche la terza forza dell’ultima rassegna tricolore, ovvero Andrea Rostan (Atl. Saluzzo), insieme al detentore del record della gara, Martin Dematteis (Sportification), capace di chiudere la prova in 55’10” nel 2019, e a Francesco Puppi (Valle Brembana), al rientro dopo un lungo stop e un doppio intervento al gomito destro. Due medaglie iridate in gara dunque sui sentieri di Fenis, senza però dimenticare anche altri due nomi squisitamente valdostani: Massimo Farcoz, quarto lo scorso anno nel tricolore di Vertical e Mathieu Brunod, al primo vero confronto con i migliori interpreti delle salite.

Nella prova femminile del k1,5, tornerà in gara nel ruolo di favorita, la milanese Fabiola Conti, protagonista vincente di moltissime gare in questa prima parte di stagione. Oltre ad una specialista delle medie distanze come Barbara Bani, la Conti dovrà vedersela con la francese Elise Poncet, già argento iridato nel 2019 in Patagonia. Palmares alla mano, la favorita della vigilia dovrebbe essere proprio la ventiseienne di Saint Gervais, ma dopo un inverno trascorso più sulla neve che con le scarpette ai piedi, forte è l’incognita sulla sua condizione di forma in apertura di stagione. La classe, in ogni caso, non è acqua, mentre il riferimento cronometrico da battere rimane l’1h09’19” realizzato da Charlotte Bonin nel 2019.

Ad aprire le danze della mattinata valdostana, con ben 381 atleti al via, sarà però il classico K1, con l’arrivo di Località Des Druges (quota 1567 metri) pronto a trasformarsi anche in tribuna votata alla torcida al successivo passaggio del K1,5.

Anche su questo tracciato il record della prova maschile appartiene a Martin Dematteis, che nel 2018 s’impose in 39’55”, salvo poi transitare di qui più velocemente ancora l’anno successivo, quando impegnato nella prova più lunga. In questa edizione, fari puntati sui rientranti Andrea Prandi e Luca Cagnati, ma anche su Dennis Brunod e su Renè Cuneaz. Per quest’ultimo, la curiosità di un’uscita sui sentieri, in attesa di scoprire se la sua estate potrà colorarsi d’azzurro per la maratona dei Campionati Europei di Monaco.

Al femminile, la cuneese Lorenza Beccaria, già seconda nel 2019 dietro la detentrice del record Sarah Mc Cormack (Irlanda / 46’58”), dovrà vedersela invece soprattutto con Charlotte Bonin, Chiara Giovando e Dimitra Theocharis.

Grazie ad un felice accordo tra il Comitato Organizzatore e FIDAL Valle d’Aosta, per la prima volta il Vertical Fenis assegnerà anche i titoli valdostani del Km Verticale: un esordio con il botto per la corsa in montagna valdostana che nel 2022 tornerà a proporre un ricco e prestigioso calendario di gare istituzionali.

A partire dalle ore 9.30, e poi in successione, tutte le partenze saranno date dall’area verde di Tsanté de Buova, laddove poi proseguirà la festa al rientro a valle dalle gare.