Grande sfida in Puglia, il mountain running al mare ma soprattutto il momento decisivo per i destini della world cup 2021.

Quando la WMRA ha varato lo scorso inverno l’attuale calendario di world cup forse aveva questo in animo, fare emergere i valori con una lunga ed a tratti estenuante stagione che portasse i maggiori interpreti alle ultime prove con il risultato finale in gran parte ancora da definire.

Certamente non sono mancati e non mancano le perplessità intorno ad un formato che ha strizzato a nostro avviso un po’ troppo l’occhio a formati di gare più riconducibili al trail che alla disciplina classica, con annesso un dispendio di risorse logistiche non indifferenti. Le prove polacche e slovacche , cosi come la recente doppia prova spagnola a Canfranc sembravano avulse dal contesto, rileggendo la classifica si scopre invece come chi abbia avuto la coerenza ed il coraggio di andare a correrle oggi raccoglie dividendi, e si presenta alla stretta finale con ambizioni che sarebbero state altrimenti impensabili.

Si può arrivare a discutere in maniera furibonda sul peso che la costanza di presenza abbia avuto in questa edizione, ma dato per assodato che chi se ne è avvalso ha sfruttato correttamente il regolamento della serie, ed ha messo i km nelle proprie gambe, il verdetto delle attuali classifiche generali e delle prospettive che si aprono appare inoppugnabile.

Un altro elemento di grandissimo peso sarà rappresentato dal week end dopo Gagliano del Capo. Tra Zumaia e la Broken Arrow ci sarà l’occasione per un ultimo rimescolio di Carte prima della sfida finale alla Chiavenna-Lagunc

Gagliano Women Files –  Alice, Joyce e Lucy, con Charlotte che gioca in difesa!

Partiamo dalla gara femminile, dopo una stagione di grandi sfide in rosa la gara di Gagliano presenta un parterre meno pesante ma non per questo meno accattivante. Non ci sono pesi massimi come Mayr o Murphy ma in chiave world cup si confrontano 4 delle prime 5 della generale ed allora la certezza che sarà gara vera e gara intensa c’è tutta. Chi oggi comanda la graduatoria, la scozzese Charlotte Morgan, sa di avere qualcosa di meno delle avversarie su un percorso del genere, d’altro canto rispetto ad altre prove “veloci” dove ha rimediato sonore batoste, questa volta può avere dalla sua una start list meno densa e con una prova “difensiva, leggi prendersi una top 5 o top 7 di giornata, potrebbe limutare di molto i danni in vista chissà di un rilancio alla Zumaia Maraton, più nelle sue corde e che potrebbe ridarle nuovo slancio verso la finale. Per lei banco di prova importante al Ciolo, tutto quello che porta a casa sarà un guadagno.

Charlotte Morgan

Diverso il discorso per Joyce Njeru, per i motivi di cui sopra alla pantera kenyana di Run2Gether serve la vittoria, senza alcuna alternativa, per mettere punti tra se e le altre che a Chiavenna potrebbero insidiarla maggiormente. La Joiyce del Nasego iniziava a mostrare segni di fatica dopo una stagione esaltante, ricordiamo che ha corso davvero a tutta Grossglockner, PizTri, Fletta, Krknonoski e doppio Nasego. Se queste settimane le avranno permesso un recupero le sue quotazioni per la vittoria finale della coppa si rilanciano decisamente. Rilancio che serve anche a Lucy Murigi, oggi 5^ nella generale ma forse tra le contendenti la più adatta al percorso del Ciolo, lei che ama l’up&down breve qui potrebbe rinverdire i fasti di Premana Classic 2017, il giorno della sua apoteosi. Un discorso questo che calza a pennello anche per Alice Gaggi, la migliore delle italiane in graduatoria (oggi è 3^ e molto vicina a Joyce Njeru), teoricamente siamo nello scenario ideale per impostare quei cambi di ritmo che l’hanno resa famosa e che le hanno consegnato il mondiale 2013, non scordiamolo.

Men, un Ciolo di passione per Aymo, la sfida con Petro entra nel vivo.

Una partita a schacchi, di alto profilo, quella che attende da qui alla fine della serie l’italiano Henri Aymonod. L’hombre vertical dell’US Malonno e del team The North Face continua a guidare la classifica generale di coppa, un primato costruito con un inizio di stagione solido e con gli acuti decisivi nei vertical, dove è stato fin qui imbattibile. Da dietro si fanno avanti soprattutto l’eritreo Petro Mamu, il kenyano Gikuni Ndungu e l’ungherese Sandor Szabo,ma è fuori di dubbio che sia Petro il grande spauracchio per Henri.

Henri Aymonod (Ph. Marco Gulberti)

Gagliano sarà importante, ma peseranno immensamente sia Zumaia, dove Mamu vorrebbe correre la 22k, che la finalissima.

Il fattore Bonus, fare massima attenzione !

Dalla sua Aymo ha i bonus del punto 5.8 del regolamentio di coppa, punti pesanti dati dal fatto di aver corso almeno 5 gare tra le due categorie classic e long o di aver corso almeno una gara in ogni categoria (long, classic, short up) o ancora di aver corso almeno 8 gare totali. Tutti requisiti che Aymo può centrare mentre a Petro mancheranno. Questo potrebbe sancire la vittoria del valdostano, ma il condizionale al momento rimane ancora d’obbligo. Anche Szabo è messo molto bene con i Bonus come lo sarà lo spagnolo Criado.

Al femminile Charlotte Morgan ha corso la stagione con intelligenza, e potrà anche lei ambire a punti extra. Il taccuino per i conti sarà a portata di mano di tutti gli addetti ai lavori, per un finale davvero appassionante.

Nota – la regola 5.8 dell’attuale world cup (extract):

Bonuses: The bonus points will be added to apply to an athletes overall World Cup points tally and NOT to their Category points score.

– a) Bonus participation at the World Cup final race to be held in Chiavenna, Italy. Each scoring athlete receives a 15 points bonus to add to their score: for 2021 this final race will be: The Short Uphill (SU) category race on the 10 October 2021.

– b) There will be a bonus for participation for athletes that complete 5 races (in classic mountain and long mountain categories only) of 40 points and a further 24 points added for athletes that complete 8 races (regardless of category).

– c) There will be a bonus Participation for an athlete completing in at least one race in every category = 24 points. d) Bonuses can be accrued together provided athletes meet the criteria