11 settembre 2021 – Da sempre mese dedicato alle grandi classiche, anche il settembre 2021 riporta al centro della scena l’austriaca Lienz e la svizzera Interlaken. Dalla Dolomitenmann, staffetta multidisciplinare promossa dalla RedBull, alla Jungfrau Marathon, una delle più apprezzate maratone a livello internazionale, con quel suo percorso a salire su cui si sono costruite leggende importanti come quella dei primatisti della gara, Jonathan Wyatt (2h49.01 nel 2003) e Maude Mathys (3h12.56 nel 2017).

Qui Lienz, qui Red Bull Dolomitenmann – Edizione numero 34 per la famosa staffetta a quattro, con il mountain running abbinato a parapendio, mountain bike e canoa kayak. Corsa in montagna come sempre ad aprire la gara e come sempre a fornire cast di partecipazione stellare, grazie ad “unzione pecuniaria” mai peregrina da queste parti. Tra premi per la classifica finale e di specialità, tra ingaggi e bonus aggiuntivi, a vincere a Lienz si esce sempre decisamente in piedi. Lasciando le classifiche finali ai risultati ufficiali, fari per noi puntati sulla salita iniziale, dove la parte del leone, a conti fatti, a recitarla è questa volta l’elvetico Remi Bonnet, alla sua prima uscita agonistica, ad oltre un mese dal difficile finale della sua Sierre Zinal.

Involatosi poco oltre metà gara, Bonnet (1h20.52) vince il duello con lo statunitense Joe Gray (1h22.06), iridato nel 2019, e ancora una volta protagonista di prestazione importante su questo tracciato. Dietro è altro gara, con parecchia Italia e non meno scorie di un’estate vissuta all’insegna di lunga fila di confronti e scontri all’arma bianca. Normale che a questo punto della stagione qualche lampadina di emergenza cominci ad accendersi, ma è comunque ancora una volta molto solida la prestazione di Henri Aymonod, terzo a lasciare via libera al parapendio del rispettivo compagno di squadra dopo 1h26.22. Alle sue spalle, l’austriaco Stephan Knopf, il tedesco Filimon Abrham e lo sloveno Timotei Becan. Finale di gara difficile per Cesare Maestri, settimo in 1h29.12 così come per Francesco Puppi, ottavo in 1h30.43 Ancora Italia nella top ten della prima frazione, grazie al nono posto di Luca Del Pero (1h31.56), mentre cambia in undicesima posizione Lorenzo Cagnati (1h32.29), subito alle spalle del ceco, bronzo iridato 2019, Marek Chrascina.

La partenza da Lienz (RedBull Dolomitenmann official)

Qui Interlaken, qui Jungfrau Marathon – Senza italiani di punta al via, non è giornata da record per la Jungrau 2021, che passa anzi alla storia come una delle edizioni forse meno avvincenti degli ultimi anni.  Da favola, come sempre, lo scenario in cui si corre questa gara disputata per la prima volta nel 1993: da Interlaken si sale sino al valico di Kleine Scheidegg, con Eiger, Mönch e Jungfrau a firmare cartolina di sicuro successo in qualsiasi bacheca. Per conquistare l’edizione 2021, al colombiano Josè David Cardona è sufficiente una prestazione da 3h05.01, che gli permette anzi di conservare margine ampio sull’elvetico Stephan Wenk (3h10.45), sempre piazzato in questa gara, e sull’altro colombiano Andre Ruiz Malaver (3h11.20).

Vittoria tedesca al femminile, grazie a Laura Hottenrott, prima in 3h27.30, con vantaggio netto sulle avversarie con lei salite sul podio: seconda in 3h40.36 è la britannica Georgina Schwening , terza in 3h50.05 è la svizzera Therese Leboeuf .