Per i comuni mortali, il “Tor Des Geants” , il trail considerato il più duro al mondo, è una di quelle imprese ritenute ai limiti delle umane possibilità.

La prova si svolge a settembre in una sola tappa – la distanza è di 330 Km, il dislivello di 24 mila metri – a velocità libera e in un tempo limite di 150 ore, in regime di semi-autosufficienza con l’atleta che deve portare con sé l’indispensabile per la sussistenza e può rifornirsi unicamente presso dei punti di assistenza prestabiliti. 

Basta questo per capire che il Giro dei Giganti della Valle d’Aosta (Gran Paradiso, Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino), che si sviluppa sui sentieri delle Alte Vie con partenza e arrivo da Courmayeur, è un’impresa titanica, sia sotto l’aspetto fisico che mentale.

Luca Dalmasso, classe 1981, residente a Piasco in provincia di Cuneo, tesserato per la Podistica Valle Varaita, ha raccontato in un libro edito da Fusta e fresco di stampa, la sua avventura da protagonista al Tor nel 2018. Un’avventura che lo ha visto piazzarsi all’81esima posizione su oltre 800 partecipanti.

“La grande passione, il “furore lucido” che Luca ha messo nella preparazione prima e nell’interminabile traversata poi – scrive nella prefazione Dario Viale, l’uomo che rappresenta la storia della corsa in montagna – è riuscito a trasmetterlo perfettamente e questa è certamente cosa rara!”

Ma ciò che si evince in filigrana dalla lettura del racconto, descrittivo ma anche emozionale, non è tanto l’ossessivo desiderio di cimentarsi in una specialità estrema, quanto la passione per la corsa unita al grande amore per la montagna.

Certo la soddisfazione del risultato non si può trascurare, tuttavia si percepisce che per Luca la soddisfazione più genuina e più autentica è la condivisione del percorso con i competitor (che diventano tutti amici), la gratitudine per famigliari e amici che hanno condiviso con lui la grande fatica.

Emblematico, al riguardo, il messaggio che l’autore vuole lasciare al lettore al termine del racconto.

“Sono fermamente convinto, per esperienza personale e per le tante persone che conosco, che uno che ha finito il Tor – scrive Luca – è più forte emotivamente, e supera meglio le difficoltà che la vita gli presenta ogni giorno; o meglio, le affronta in maniera più consapevole. Perché sappiamo – annota ancora l’autore – cosa vuol dire affrontare la difficoltà più grande: quello che noi stessi, il nostro inconscio più profondo, vuole farci fare contro la nostra ambizione, volontà”.

Un libro, dunque, che piacerà sicuramente ai runner e agli appassionati di endurance trail, ma non solo a loro.

Luca Dalmasso

Nato a Saluzzo nel 1981, vive a Piasco, in provincia di Cuneo. Corre ed è tesserato per la Podistica Valle Varaita dal 1995. Ha maturato vent’anni di esperienza in montagna, su vari livelli, compresi alcuni anni da istruttore sezionale CAI di arrampicata, alpinismo e scialpinismo.

Istruttore tecnico di trail running dal 2016, istruttore di atletica leggera dal 2020, dopo aver partecipato a quasi 500 gare di corsa di ogni tipologia e distanza, nel 2018 ha corso e portato a termine – conseguendone il titolo di finisher – il Tor des Geants: una delle più prestigiose gare di corsa in montagna al mondo.