C’è un ponte, quello che unisce Paratico e Sarnico, che idealmente fa da collegamento tra la cittadina bresciana e l’intera atletica lombarda.
A meno di tre settimane dalla trentaduesima edizione del Gran Prix del Sebino, quella che per la seconda volta nella storia assegnerà i titoli italiani individuali e a squadre master su strada sulla distanza dei 10 km, Ezio Tengattini, presidente dell’Atletica Paratico, parte da qui: «Stiamo ultimando i preparativi, seguendo alla lettera i protocolli, perché la salute è prioritaria e al centro di tutto. Una kermesse tricolore fuori dall’uscio di casa non capita però tutti i giorni: sarebbe un peccato non esserci».
Non solo perché le iscrizioni (10 o 15 euro con o senza pacco gara) sono decisamente alla portata di tutte le tasche, ma anche perché tutti i finisher torneranno a casa con una nuova medaglia disegnata ad hoc per l’occasione e il ricordo di una bella gara che resterà impressa nella mente per molto tempo. L’evento, slittato in avanti di un anno causa Covid-19, può confermare che sport e responsabilità possono fare staffetta.
Seguendo nemmeno troppo idealmente la scia tracciata da Fidal e comitato organizzatore, che sulla base degli iscritti al 18 maggio (ultimo giorno per iscriversi online sul sito www.fidal.it dedicato alle società o all’indirizzo di posta elettronica ezioten@alice.it) programmeranno il numero di partenza e il loro scaglionamento evitando quindi gli assembramenti: «Sarà anche fondamentale che ogni atleta, stavolta come in futuro, faccia la propria parte. La mascherina sarà obbligatoria per i primi 500 metri. In palio ci saranno 26 titoli (13 al maschile e altrettanti al femminile, ndr), ma la vera sfida di ciascun partecipante sarà quella di essere il meglio che può essere».
Per tutti, dai “tapascioni” a chi andrà a caccia dei primati italiani delle categorie over 35 in su, ci sarà da sgambettare su tracciato di 3,3 km da ripetere tre volte fresco di omologazione datata 24 aprile. Oltre che veloce, la storia insegna, è suggestivo, vedi gli scorci sul Lago d’Iseo che si intravedono tra un allungo e un altro, ben visibili nel parco dove avverranno le premiazioni: «I runner, nei loro passaggi, vedranno anche il castello Lanieri, dove si dice che Dante Alighieri (di cui quest’anno ricorrono i 700 anni della morte, ndr) soggiornò – chiude svelando un aneddoto -. La tradizione popolare vuole che il Sommo Poeta sia stato ospite nel castello Lantieri durante le sue peregrinazioni da esule, e che proprio lì abbia ideato una parte del Purgatorio della sua Divina Commedia».
Nello speciale libro dei tricolori sulla 10 km, Paratico Tricolore (con contributo dell’amministrazione comunale) avrà un capitolo speciale dopo quelli delle edizioni di Dalmine (2017), Alberobello (2018) e Genova (2019): la speranza è che, a tutti gli effetti, rappresenti un ponte in direzione della normalità.