11 aprile 2021- La maratona più veloce di sempre in Italia: 13 uomini sotto le 2h08′ (in 29 meglio di 2h11′), 8 donne sotto le 2h26′  (in 19 meglio di 2h30′). Numeri e profondità di livello rivedibili in sintesi su RaiSport tra poco, a partire dalle 23.10, e che solo in parte riassumono lo spettacolo tecnico andato in scena questa mattina all’aeroporto di Siena Ampugnano, in occasione della Tuscany Camp Marathon – “European Olympic Marathon Qualification Race – Xiamen Marathon & Tuscany Camp Global Elite Race”. Nove gradi al via, pioggia fina, un po’ di vento e un contesto quasi surreale, con pochi addetti ai lavori presenti e un circuito di 5km ad ospitare una densità di sfide mai viste in maratona sul suolo italiano.

Con un calendario internazionale della corsa su strada praticamente azzerato dalla pandemia e con le Olimpiadi in arrivo, d’altro canto, tutti a prendere al volo una delle rarissime occasioni di poter agguantare lo standard di partecipazione per Tokyo 2020…più uno.

Vola Angela Tanui al femminile: uno spettacolo i chilometri finali della keniana. Sul suolo italiano, mai nessuna meglio del suo 2h20’08”, frutto di una seconda mezza corsa sul piede dei 3.16 al Km. La connazionale Changwony è seconda in 2h22’46’, l’etiope Gedamu terza in 2h23’23”. Sfuma nel finale la caccia al pass olimpico dell’azzurra Valeria Straneo, con l’alessandrina a chiudere ventesima in 2h30’33” dopo un passaggio in 1h14.30 a metà gara. Si migliora l’altra piemontese al via, Sara Brogiato, che pur soffrendo nel finale, scende sino a 2h34.24.

Alla mezza maratona maschile sono ancora in 26 a transitare insieme in 62.45. Nei km successivi il ritmo un poco cala, e solo nel finale la sfida si risolve a favore del keniano Erik Kiptanui, che chiude in 2h05’47” sull’etiope Abdifufa Nigassa (2h05’57”) e sul marocchino Othmane El Goumri (2h06’18”). Dietro si chiude alla spicciolata, ma lo fanno in tanti per davvero, con l’ugandese Fred Musobo, iridato 2015 di corsa in montagna, quindicesimo in 2h08’24” e con il tedesco Richard Ringer primo europeo e diciassettesimo in 2h08’49”. In tanti corrono veloce, con l’azzurro Stefano La Rosa a fermarsi a soli 12 secondi dallo standard olimpico di 2h11’30”: il carabiniere è trentesimo, in prova che segnala anche i nuovi primati personali di Said El Otmani (2h13.23, velocissima la sua prima parte di gara), Giovanni Grano (2h13.40) e Daniele D’Onofrio (2h14.07).

Una sfida nella sfida, quella di Francesco Puppi, volto azzurro del mountain running italiano. Un’emozione forte correre in questo contesto di gara, coronata da un miglioramento netto del suo primato personale. La prima vera maratona preparata con lungo percorso dedicato regala al comasco un tempo di 2h16.18, perfettamente in linea con le attese della vigilia e frutto di gara corsa con molta solidità e in grande equilibrio. Condotto sul piede dei 3.12/Km per i primi 28 Km dall’altro azzurro Xavi Chevrier, la maratona di Francesco mette a registro passaggi di 1h07.54 alla mezza e di 1h36.43 al trentesimo Km. Dicono molto i tempi, dice di più, forse, la sostanza di altro tangibile tassello nella sua personale e costante ricerca di ulteriore miglioramento in ogni contesto di gara.

Foto: Francesca Grana / Tuscany Camp