10 Ottobre 2020 Fonte: Citysport.news Autore: Maurizio Ciani

Nel pomeriggio, nonostante le difficoltà organizzative legate alle disposizioni di legge, si è regolarmente disputata l’EuroMarathon. L’Evinrude aveva posizionato in zona partenza dei bollini adesivi sui quali i quasi 200 atleti, partiti a gruppi di 50, si sono dovuti collocare per garantire il distanziamento sociale, come richiesto anche dalle norme Fidal. Come ha ricordato il presidente Graziano Ferlora, la kermesse non si sarebbe potuta svolgere senza la logistica offerta dal centro commerciale Montedoro, punto di partenza e arrivo delle due gare, l’Eco Trail di 20 km (D+ 800 m) e l’ “Easy” di 13 (D+ 400), che qualcuno ha fatto notare che non era poi tanto “facile” in quanto la distanza indicata inizialmente era di 10.

I più forti della gara lunga sono partiti tutti assieme, anche se Caterina Stenta, campionessa di sup (stand-up paddle) che il mese prossimo difenderà a Taranto il titolo italiano assoluto, è andata lunga con la fase di riscaldamento – peccando forse di inesperienza nelle corse – e quindi si accodata al gruppo perdendo presto di vista la favorita Nicol Guidolin. In testa si è creato un blocco con i migliori 6 atleti, ma ben presto i favoriti Daniel Antoniolidell’Esercito/La Sportiva e Luca Del Pero del Team Scarpa hanno rotto gli indugi. Entrambi vivono nel lecchese e sky race ed eventi simili li ha presto fatti diventare buoni amici; non è un caso infatti che tra 15 giorni parteciperanno assieme a Lorenzo Beltrami al campionato italiano di corsa in montagna a staffetta che si terrà a Morbegno (Sondrio).

Dopo la prima metà di percorso – che toccava Crociata, Ospo, Kastelec, San Servolo, Prebenico e Caresana – a ritmo sostenuto, i due hanno optato per limitarsi a controllare la situazione ed hanno tagliato il traguardo mano nella mano, come si nota nella foto di Massimo “Macio” Tommasini; il loro crono: 1h32’15”. Alle loro spalle un po’ di bagarre con l’etiope Damte Taye del team di Cesare Ballaben, specialista della mezza maratona dove vanta un personale di un ora e due minuti, che è riuscito ad accomodarsi sul terzo gradino del podio in 1h33’40”.

Il forte sloveno over 50 Miran Cvet, vincitore del Kokos Trail 2019 ha agguantato il 4° posto in 1h34’49”. Alessio Milani della Fincantieri Monfalcone, 5° in 1h35”07”, ha dovuto combattere ma è riuscito ad avere la meglio sul burundiano Celestin Nihorimbere che solo un anno fa si era imposto proprio al Montedoro. In 7ª piazza il primo degli atleti locali, con Matteo Vecchiet della Sportiamo (1h43’32”) che si è difeso egregiamente per non competere dallo scorso febbraio. A seguire un trio che si è reso protagonista di un bel duello con la prima donna di giornata; Enrico Pausin e Alessandro Naimi della Trieste Atletica sono giunti 8° (1h44’28”) e 10° (1h47’17”). In mezzo Andrea Mauridell’Evinrude (1h44’48”).

In campo femminile, com’era immaginabile, non c’è stato storia, con Nicol Guidolin del Cai Cim che quindi si è messa alcuni dei migliori 10 uomini. Con ritmi simili c’erano i summenzionati Naimi, Mauri, Pausin, e per due terzi è uscita vittoriosa, avendo concluso col 9° crono della generale in 1h44’45”. L’unica altra concorrente ad attestarsi entro le due ore, esatte nel suo caso, è stata Caterina Stenta degli Amici Nuoto Riva, che ha corso con orgoglio da testimonial della Salomon. 3ª in 2h09’13” l’orientista Elena Snidero dell’Ssd Gaja, che dopo un passato da mezzofondista solo recentemente ha ripreso a cimentarsi in competizioni come questa, rigorosamente in mezzo alla natura; nell’orienteering, intrapreso in origine per accompagnare le figlie Luna, Gaia e Maria Henry, si è tolta qualche soddisfazione come un titolo nazionale nella “sprint” per la categoria W45. 4ª l’SF55 Alessandra Gratton (Teenager Staranzano) e 5ª Francesca Morsut (Jalmicco Corse).

Franco Bloccari, coordinatore dell’EuroMarathon che coadiuva ormai da anni l’Evinrude per la gestione della porzione di tracciato d’oltreconfine, ci ha tenuto a ringraziare “Gigi” Gec del club sportivo Katarina di Ancarano per il supporto.