Epilogo fotocopia sul 2019. Maude Mathys e Kilian Jornet stanno su un pianeta alieno, tutti gli altri sulla terra.
La “Sierre-Zinal dans un mois“ giunge cosi al proprio epilogo ed oggi pomeriggio su iniziativa di Salomon è stato organizzato una sorta di meeting elite con alcuni dei super campioni del circuito mondiale della corsa off-road che si sono dati appuntamento per affrontare insieme i 31 km della Course des cinq 4000, il mito mondiale della corsa sui sentieri.
La Val d’Anniviers ha visto cosi sfilare, in un bel pomeriggio settembrino di sole e colori, i vari Magnini, Bonnet, Puppi, Egli, Wenk, Croft, Murigi, Mathys, Sabrie e via dicendo.
L’obiettivo era regalare spettacolo e lottare per strappare il golden-ticket che vale il viaggio alle Azzorre per la finalissima di questa edizione delle Golden Trail Series.
La corsa è stata molto bella e ricca di spunti anche se come detto l’epilogo non si è scostato molto da quello di circa 13 mesi fa.
Maude, l’extraterrestre
Nella gara femminile infatti una tiratissima Maude Mathys (vista davvero poche volte cosi magra e nervosa) ha salutato subito la compagnia e si è involata per fare gara a se. Il 2h48’48” finale aveva lasciato tutti interdetti anche se va detto che non è possibile parlare di record perché alla partenza di questa virtual è stato tagliato un pezzo (circa 1km) del tracciato originale per ragioni logistiche (di fatto per permettere un organizzazione delle partenze scaglionate che si sono succedute durante questo mese).
Dietro c’è stato solo da inseguirla, col binocolo. . .
Disastro Murigi, bene Anais Sabrie
La Murigi, ennesimo tonfo deludente della due volte iridata che davvero è l’ombra di se stessa, è sprofondata subito e non è arrivata a Zinal, mentre le uniche a tenere sono state Anais Sabrie e la britannica Emma Pooley.
A Zinal Sabrie 2^ con 2h59’11 di tempo finale, poi Pooley, Bleasdale, Croft e McCormack.
I quattro gringos e un super Wenk
Più equilibrata la gara maschile dove non sono mancate un paio di colpi di scena. Gruppetto di attaccanti compatto a Chandolin dove gli italiani Puppi e Magnini sembravano davvero i più in palla di una compagnia che comprendeva anche, sornioni, Remi Bonnet e Kilian Jornet.
I quattro continuano senza particolari sussulti a darsi il cambio in testa ma tra Tignousa ed il Weisshorn Kilian e Bonnet guadagnano quasi 10” a Magnini e 15” a Puppi che nel frattempo lamenta problemi intestinali molto forti e viene ripreso anche da un ottimo Stephane Wenk, autore di una bella rimonta.
Kilian stacca Bonnet verso Barneuza e nella discesa finale gli rifila un minuto per andare a posizionarsi al primo posto del segmento in 2h33’15”, Bonnet è 2° oggi ma solo 3° nel segmento perché, udite udite, il francese Frederic Tranchand che il 27 agosto aveva fermato il crono a 2h33’45” resiste in 2^ posizione. Per Bonnet finale in 2h34’17”, poi Magnini in 2h36’05 e Wenk in 2h36’49”.
Qui le classifiche complete in pdf (by Data Sport) : SIERRE ZINAL 2020 – VIRTUAL RACE
Foto credit: TT