28 novembre 2019 – Dal successo all’esordio della stagione, sulle nevi amiche di Beitostoelen, ai prati verdi di Lisbona. E lì nel mezzo ci sarebbe anche la prima tappa della Coppa del Mondo, con il weekend lungo di Ruka, in Finlandia, che scatterà nella giornata di domani. Didrik Toenseth, ovvero quello sciatore norvegese con propensione talmente spiccata al correre veloce da aprire ora scenario inedito nell’ambito della programmazione agonistica dello sport ad altissimo livello.
Intendiamoci, tanto più nei Paesi nordici, spesso e volentieri i fondisti hanno saputo esprimersi ad ottimo livello anche in altri sport, e nella corsa prolungata in particolare. La stessa Therese Johaug, per restare in casa “norge” e citare anzi nome dal curriculum ancor più altisonante, nei mesi scorsi aveva suscitato grande impressione, dominando i campionati nazionali dei 10000 metri in un notevole 32:20.86.
Ora tocca a Toenseth andare oltre, fornendo alle cronache sportive la possibilità di raccontare un tentativo di condivisione di obbiettivi agonistici che per la sua ravvicinata successione temporale non trova precedenti nello sport di elite. Forte del secondo posto ottenuto un mese fa nei Campionati norvegesi, alle spalle di un certo Henrik Ingebrigsten, Toenseth pare ora davvero intenzionato a correre i Campionati Europei di cross a Lisbona, rinunciando alla tappa di Coppa del Mondo in programma a Lillehammer, nella sua Norvegia. Domani a Ruka (Fin), inizia inizia il mini tour che apre ufficialmente la Coppa del Mondo 2019-2020 dello sci di nordico e Didrik risulta regolarmente tra gli iscritti. Anzi, di diritto nel ruolo di uno degli osservati speciali, a pochi giorni dal successo ottenuto a Beitostoelen nella 15Km a tecnica classica, davanti a tutti i migliori connazionali, Johannes Klaebo in testa.
Nel passato agonistico giovanile di Toenseth anche una presenza nella nazionale juniores di corsa in montagna, datata 2009, quando chiuse al sesto posto la prova valida per i Campionati Europei disputata a Telfes, in Austria. I quattro azzurri che incrociarono la sua strada quel giorno erano Marco Leoni (16°), Kelemu Crippa (10°), Luca Cagnati, che gli finì in scia all’ottavo posto e Xavi Chevrier, che conquistò la medaglia d’argento.
Nello sci di fondo, invece, in carriera arricchita anche da quattro vittorie in CdM, spiccano soprattutto l’oro olimpico ottenuto in staffetta a Pyeonchang 2018 e due successi iridati, sempre in staffetta, a Falun 2015 e Lathi 2017.