24 novembre 2019 – Ultimi verdetti in questa parte di stagione per la corsa campestre nazionale al 7° Cross Valmusone. Sui prati di Osimo, in provincia di Ancona, festeggiano la vittoria Michele Fontana (Aeronautica) e Federica Zanne (Esercito), nella seconda prova indicativa per gli Europei dell’8 dicembre a Lisbona. Nel cross corto sui 2 chilometri, in vista della staffetta mista alla rassegna continentale, si conferma Elisa Bortoli (Esercito, 6:32) che era riuscita a prevalere anche nella prova inaugurale mentre la sfida maschile va a Mohamed Zerrad (Atl. Biotekna Marcon, 5:33). Dominio nelle gare giovanili della trentina Angela Mattevi (Atl. Valle di Cembra), appena una settimana dopo essersi laureata campionessa mondiale under 20 di corsa in montagna, e al maschile del brianzolo Luca Alfieri (Pbm Bovisio Masciago), che recupera dopo una caduta durante l’ultimo giro, nella manifestazione organizzata dall’Atletica Amatori Osimo Bracaccini sugli spazi verdi intorno al rinnovato campo scuola della Vescovara, inaugurato questa mattina.

 

UOMINI – Netta vittoria per il ritrovato Michele Fontana (Aeronautica), che si lascia alle spalle un periodo difficile. Dopo il quarto posto nel Carsolina Cross, dimostra di essere tornato tra i migliori specialisti italiani: a Osimo si invola nell’ultimo giro e arriva a braccia alzate in 30:57 sui 10 chilometri. Il lombardo mantiene un buon vantaggio su un altro alfiere dell’Aeronautica, il siciliano Giuseppe Gerratana, secondo in 31:06 riscattando il ritiro di Sgonico. Poi ben otto under 23 in fila: per il terzo posto, la progressione del friulano Jacopo De Marchi (Trieste Atletica, 31:08) non lascia scampo ai colleghi di categoria Nfamara Njie (Atl. Casone Noceto, 31:09) e Sebastiano Parolini (Ga Vertovese, 31:10), a lungo in terza posizione, quindi Sergiy Polikarpenko (Carabinieri, 31:14) e Riccardo Mugnosso (Dk Runners Milano, 31:24), leader nel giro iniziale, seguiti dal pugliese Pasquale Selvarolo (Atl. Casone Noceto, 31:27), Massimo Guerra (Atl. Vicentina, 31:33) e Pietro Arese (Safatletica Piemonte, 31:48). Non completano la gara tra gli altri il carabiniere toscano Stefano La Rosa, che si ferma mentre era al quinto posto, e Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe): una settimana dopo l’argento ai Mondiali della montagna, il trentino è protagonista in avvio e tenta la fuga, poi si installa nel quintetto che guida la corsa con Fontana, Gerratana, Parolini e Polikarpenko, prima di essere costretto allo stop nell’ultimo giro per un risentimento muscolare al polpaccio destro.

Gara donne (foto Strappato/COL)

DONNE – Davanti a tutte una giovane della categoria under 23, anche in questa edizione. Non parte la vincitrice dell’anno scorso Francesca Tommasi, ma a prendersi il successo nella gara assoluta al Cross Valmusone è la compagna di colori Federica Zanne(Esercito). La 22enne bresciana nell’ultimo giro va al comando, dopo essere rimasta sempre nel gruppo di vertice, e poi sferra l’attacco. Prova a reagire Martina Merlo (Aeronautica), che era stata la prima a fare selezione nella seconda delle quattro tornate. La torinese riesce ad affiancarla, imboccando all’interno la curva finale, per essere poi sconfitta allo sprint: 23:52 contro 23:53 al termine dei 7 chilometri. Stavolta nel derby piemontese viene superata Valeria Roffino (Fiamme Azzurre), la migliore delle italiane al Carsolina Cross, oggi terza in 23:55 dopo aver dettato il ritmo nella fase centrale. Completa il quartetto di testa la siciliana Federica Sugamiele (Caivano Runners), al quarto posto con 23:57. Più lontane le altre, con la varesina Silvia Oggioni (Pro Sesto Atletica, 24:40) a distanziare Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina, 24:49) e Chiara Spagnoli (Atl. Brescia 1950 Ispa Group, 24:56). All’esordio stagionale è ottava la siepista azzurra Isabel Mattuzzi (Us Quercia Trentingrana, 25:00), staccata al secondo giro, mentre la pugliese Maria Chiara Cascavilla (La Fratellanza 1874 Modena) si ferma poco dopo. Nona assoluta e seconda delle under 23 l’azzurra del mountain running Gaia Colli (Atl. Valle Brembana, 25:07), su Isabella Papa (Tirreno Atl. Civitavecchia, 25:12) e l’altra promessa Micol Majori (Pro Sesto Atletica, 25:17).

Il nostro commento: Ad una sola settimana di distanza dai Mondiali in Argentina, subito in gara sui prati più di qualche azzurro reduce dalla lunga trasferta in Patagonia. Non semplicissimo farsi trovare subito pronti e, ancor più, trovare la necessaria carica agonistica per fare bene, dopo l’accumulo di adrenalina conseguente al Mondiale. Ci ha provato Cesare Maestri, e sino a metà gara il trentino ha pure menato le danze, involandosi anche da solo per qualche centinaio di metri. Poi, la sua corsa ha perso di efficacia: nel racconto post gara, svelato l’arcano, sotto forma di un risentimento muscolare al polpaccio destro. Pazienza, ora un po’ di riposo e poi si riparte. Restando in campo assoluto, bella prova di Gaia Colli, seconda al traguardo tra le under23. Davanti a lei, la sola Federica Zanne, altra giovane donna con trascorsi in montagna a livello juniores: le possibilità di vedere Gaia in gara agli Europei di Lisbona sono ora davvero concrete.

Big Joe e Cesare Maestri… Scontro tra titani… Ph. Marco Gulberti

Poi gli juniores, laddove brilla ancora una volta l’assolo di Angela Mattevi. Se qualcuno avesse nutrito qualche dubbio sul suo recupero, ci ha pensato la trentina a mettere le cose in chiaro: allungo deciso a metà gara e appuntamento per tutte al traguardo. Alle sue spalle, bene anche Anna Arnaudo, nona in Argentina una settimana fa. Chiude quarta, ipotecando Lisbona, così come Giada Licandro, oggi terza e prima delle escluse dal Mondiale in Patagonia. Quindicesima invece Giovanna Selva, appena dietro all’argento della Youth Cup U18, Luna Giovannetti. Al maschile gran bella prova di Marco Zoldan: reduce dal decimo posto di Villa La Angostura, porta a casa un quarto posto che dovrebbe valere una maglia azzurra anche per gli Europei, mentre il duo targato Valchiese, Berti e Merli, chiude poco oltre la decima piazza. Nono al traguardo Alain Cavagna, che aveva rinunciato al Mondiale proprio per preparare al meglio queste prove di selezione. Ora, a meno di un non semplice recupero per scelta tecnica, difficile ipotizzare per lui la possibilità di rivederlo in azzurro in Portogallo.