La collina di Santa Maria di Lubiana ospiterà nuovamente la grande finale della corsa in montagna
Tutto è pronto a Lubiana per la Smarna Gora Race.
Ancora una volta sarà il grande classico della corsa in montagna slovena, che ora celebra la sua 40a edizione, ad ospitare la finale della coppa del mondo.
Un’edizione da sogno, come la volevamo e come da anni attendevamo, Pur in mezzo a mille difficoltà economiche e politiche la WMRA del nuovo presidente Wyatt ha dimostrato di avere idee ed energia per rilanciare questa manifestazione che è di fatto l’unico circuito open di corsa in montagna riconosciuto dalla IAAF, capace di permettere a tutti gli appassionati di sognare, correndo in location suggestive, in gare storiche, a fianco dei grandi campioni.
Se la vittoria finale è già assegnata aritmeticamente allo scozzese Andrew Douglas ed all’irlandese Sarah McCormack, rimangono ancora da definire le prime posizioni della classifica finale, con il podio che è ancora un grande obiettivo per molti atleti che arrivano a Lubiana per il fine settimana .

La rivista Irish Runner ha messo Sarah McCormack in copertina. Un bel messaggio per la world cup 2019!
La Storia della Smarna Gora
La gara Smarna Gora Race è nata nel 1979, guidata dalla popolarità dei percorsi che salgono sulla splendida collina di Santa Maria, che domina la capitale slovena.
La gara è divenuta subito molto prestigiosa, cambiando tracciato nel corso degli anni per raggiungere il formato di oggi con 10 km di sviluppo, 700 metri di dislivello positivo e 350 di discesa.
I record del corso appartengono all’austriaco Andrea Mayr con 47’40 “(stabilito nel 2017) e all’italiano Alex Baldaccini con 41’32” (stabilito nel 2012 alla fine di uno sprint storico contro l’Eritreo Azeria Teklai Weldemariam, immortalato in una foto che è tra le più famose del classic mountain running mondiale).

“the sprint”
Andy, Sarah & the stars
Andy Douglas e Sarah McCormack saranno presenti alla gara, pronti a sollevare l’ambito trofeo di cristallo della coppa del mondo che verrà loro assegnato dopo la gara. Ma prima ci sarà una battaglia per decidere chi sarà il vincitore della 40a edizione della Smarna Gora Race.
Tra i favoriti per la vittoria della gara ci sono sicuramente gli eritrei Petro Mamu e Filimon Abraham, che sono anche alla ricerca di punti per avvicinarsi al podio finale della coppa del mondo. Non ci dilunghiamo qui sulle diverse storie di due atleti che anche umanamente hanno portato molto a questa edizione della coppa ed in generale alla stagione ed al movimento della corsa in montagna. Filimon e soprattutto Petro meriteranno uno speciale a fine stagione da parte nostra, perché sono l’Africa della montagna vera, e non solo i “prestiti” ugandesi che vengono ad arraffare il malloppo ai mondiali e poi si dileguano.
Abraham ha 265 punti ed è al 2 ° posto nella classifica generale, inseguito dai gemelli italiani Martin e Bernard Dematteis, annunciati a Lubiana ma con Martin che ha già dovuto ufficializzare il forfait per una tendinite che lo ha colpito nelle ultime settimane.
Anche il giovane irlandese Zak Hannah non mancherà, è oggi 5 ° in classifica e rappresenta una delle rivelazioni più belle di questa edizione della coppa del mondo cosi come lo sloveno Timotej Beçan, è in ottava posizione ma con una buona prestazione può aspirare a uno dei primi 5 posti nella classifica finale.

Zak Hanna e Sara McCormack
Sarà gara vera anche al di fuori dei ranking: Alex Baldaccini risponde presente in questo finale di stagione che lo ha rilanciato pienamente ai livelli che gli competono. Arriva in Slovenia accompagnato dal compagno di club Matteo Bonzi. Sempre per l’italia super atteso Albertino Vender, un atleta sempre più di profilo internazionale, futuro protagonista di questa coppa.
Il giapponese Fujio Miachi, l’ungherese Sandor Szabo ed i fratelli austriaci Manuel ed Hans-Peter Innerhofer completano un parterre maschile di ottimo livello.
Lucy is back
Nella gara donne la grande notizia è la presenza della keniana due volte campione del mondo in carica Lucy Wambui Murigi, tornata in competizione dopo lo stop subita ad agosto alla Sierre-Zinal dove si è fatta male. Per la verità i guai per lei non si sono limitati a quello, si mormora nell’ambiente che sia reduce da un virus da cui si è riabilitata da poco.
La vittoria finale della coppa è fuori portata per Lucy ma con una vittoria può prendere punti che la proiettano molto avanti in un ranking molto molto incerto alle spalle della McCormack.
La britannica Emma Clayton e la scozzese Louise Mercer cercheranno di raggiungere il podio finale, oggi sono rispettivamente al 4 ° e 5 ° posto in classifica, mentre Sarah Tunstall (GBR) ed Alexandra Hauser (AUSTRIA), attualmente 2 ° e 3 ° dietro a Sarah McCormack, non sono ancora sicure di gareggiare Sabato.
Note di curiosità la presenza della belga Charlotte Cotton, recente campione del mondo master 35 a Galliano del Capo e come sempre la ceka Lucie Marsanova che ben si è distinta alla Drei Zinnen ed avrebbe potuto ottenere di più nella world cup se avesse disputato tutte le prove.
Di contorno, ma pronte a colpire, le britanniche Catriona Buchnan e Lauren Dickinson.