Il potente Norvegese ed il folletto Eritreo si affrontano in una sfida da sogno. Ma Il Vertical dei Record porta sulla scena anche Boscacci e Dematteis, con Aymo pronto a colpire. Donne: la grande occasione del talento Heidi Davies.
La chiamano “strada dei morti di Pianazzola” la irta via di collegamento che da Loreto porta in quota, ad ergersi sull’abitato di Chiavenna ed a spaziare lo sguardo verso la Val Bregaglia da una parte ed il lago dall’altra. Da qui in passato si portavano a valle i defunti per officiare le funzioni religiose funebri.
Domenica invece si salirà “a tutta”, per andare ad agganciarsi al sentiero che prosegue e gradino dopo gradino, impennata dopo impennata, porta alle baite di Lagunc.
Per la 20^ volta sarà KM VERTICALE, vero, ufficiale ed omologato, il primo in Italia, l’erede e continuatore del Trofeo Amici della Neve Lagunc, che festeggia invece in contemporanea il 34esimo anniversario.
Così mentre in centro a Chiavenna impazzerà il “Di’ de la Brisaola” la mattinata di domenica 6 ottobre proporrà lo spettacolo del KM Verticale più veloce del mondo, quello sul quale in tecnica classica e senza bastoni si sono stabiliti a più riprese i primati mondiali.
Nella festa di un pubblico che accorre sempre numeroso per godersi la gara è poi la magia del centro storico Chiavennasco, ed in mezzo a tanti appassionati che indosseranno un pettorale ed affronteranno i 1000 metri only-up col cuore in gola, ci sarà come consuetudine lo spettacolo della sfida dei campioni, ed anche questa volta “Nic” Del Curto e tutto il team KV Chiavenna-Lagunc si sono superati !
Il record della Mayr come icona, Heidi corre per un sogno.
Questa volta non ci sarà probabilmente bisogno della foto ricordo vicino al cronometro, come avvenuto nelle ultime due stagioni. Andrea Mayr non sarà a Chiavenna questa volta, problemi legati al lavoro e ad una condizione non ottimale non permetteranno alla fenomenale Austriaca di migliorare ancora il suo incredibile primato.
Siamo oggi a 35’40” con buona pace di quelli che sostengono che con lo spostamento ad ottobre dalla tradizionale data di luglio si sia reso impossibile l’assalto al primato (teoremi rispettabili sul picco di forma dei big, che l’austriaca ha sconfessato ma che visto il valore unico del soggetto rimangono comunque validi)
È la grande occasione della giovanissima gallese Heidi Davies, reduce da un’estate sontuosa in cui non ha sbagliato nulla (vinti mini Giir di Mont e FlettaTRAIL, solo per gradire) e culminata una settimana fa con il terzo posto ai trials britannici che le è valso la chiamata in nazionale per il mondiale di novembre in Patagonia Argentina.
Se Heidi è la favorita sarà come sempre agguerrita la pattuglia delle italiane dove a farla da padrone ci sono le ragazze dell’atletica Alta Valtellina di Adriano Greco con Elisa Sortini (ancora in forte dubbio) ed Elisa Compagnoni.
Il vichingo e bum-bum, che sfida!
Impossibile non partire da loro, detentore del titolo e super star mondiale a confronto.
Johan e Petro, il vichingo norvegese Johan Bugge contro il piccolo eritreo dai garretti esplosivi e dalla corsa vellutata Petro Mamu.
Le vedettes saranno loro, ma sullo sfondo si stagliano i muscoli debordanti di Michele Boscacci, la fame di Berny Dematteis e l’appeal unico con questa gara di Henri Aymonod.
C’è tutto per seguire col fiato sospeso il cronometro che emetterà il verdetto di una delle edizioni più incerte ad appassionati degli ultimi anni.
Bugge aveva vinto nel 2018 sbaragliando una concorrenza italiana, vista la concomitanza con i titoli tricolori. Questa volta deve battere Petro Mamu, tornato alla grande dopo i due anni di stop ed autore quest’estate di imprese spettacolari come la sfida di Zinal con Kilian (anche petro ampiamente sotto il record di Wyatt e autore di prova memorabile) e le vittorie prestigiose sui palcoscenici di Thyon, Telfes, Kitzbuhel, Bergen, Drei Zinnen. Un solo passaggio a vuoto, quello della Jungfrau Marathon, dove ha forse confermato di non essere così efficace sul lungo (fino ai 30 km aveva invece dominato anche ad Interlaken).
Il “clash” tra i due come detto non è scontato perché Boscacci, Aymo e Dematteis hanno i numeri e la conoscenza del tracciato per fare bene, soprattutto “il bosca” ha qualche conto in sospeso di troppo con questa gara, e questa potrebbe essere la volta buona per avere indietro il saldo con gli interessi.
Ma non è certo finita: è bella ed interessante nel suo complesso la starting list, con un mix di classe, esperienza e talento.
Emanuele Manzi è il veterano della pattuglia élite mentre Micheal Galassi si candida per il ruolo di mina vagante. Poi il falco Luca Del Pero, in costante miglioramento su questo tipo di gare, il malonnese Luca Malgarida, il premanese Dionigi Gianola, lo svizzero Micha Steiner…
Altri due atleti internazionali per chiudere il lotto: dalla Slovenia arriva Luka Mihelič mentre con Bugge dalla Norvegia ci sarà anche Torstein Tangsareid.
Insieme per la vita.
Molti di questi atleti saranno in piazza Bertacchi già sabato pomeriggio alle 16:30 per la tradizionale iniziativa promossa dal comitato organizzatore del Km Verticale con le associazioni Donne in Rosa e Gianluigi Nonini.
“una corsa con i campioni – insieme per la vita” è il nome della manifestazione che raccoglierà fondi per la ricerca contro il cancro ed in sostegno dell’AIDO Samolaco-Valchiavenna.
L’evento sarà il preambolo per la presentazione dei protagonisti della gara, che sfileranno sul palco di Chiavenna.
Tutte le info su programma, liste iscritti, logistica della manifestazione e altro sono disponibili sul sito ufficiale: www.kilometroverticalelagunc.it
I primati “mondiali” della Chiavenna-Lagunc:
Andrea Mayr – Austria – 35’40” – stabilito nel 2018
Bernard Dematteis – Italia – 30’27” – stabilito nel 2013
Migliori Prestazioni al mondo sul km verticale senza bastoni e su percorso omologato.
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FOTO by Alexis Courthoud & Marco Gulberti