Tutto da copione o quasi, ai trials britannici di scena sabato 21 settembre sulle fells intorno a Llanberis i grandi favoriti non hanno tradito le attese.
Alle loro spalle però grandissima battaglia e qualche sorpresa, mentre paese sia ufficiale la richiesta da parte di due assenti (giustificati) come Jacob Adkin e Sarah Tunstall, di essere presi in considerazione per la convocazione.
Le gare
Le gare si svolgevano alla mitica Llanberis, la cittadina gemellata con Morbegno, quella della Snowdon Race per intenderci.
Si correva dall’altro versante del lago, verso il monte “Moel Eilio”, su tracciati up&down disegnati per riprodurre lo scenario tecnico che gli atleti troveranno a Villa la Angostura il prossimo Novembre.
Questi i dati tecnici e gli orari delle gare di qualificazione disputate oggi:
- 10:30am: Under 17 & Under 20 Women’s Race. 7.0km /447m ascent/554m descent.
- 11:15am: Under 17 & Under 20 Men’s Race. 7.0km /447m ascent/554m descent.
- 12:30pm: Senior Men & Senior Women’s Race. 12.5km/710m ascent/descent.
Gare Juniores, Joseph the king
Tutti in fila dietro Joseph Dugdale. Il Campione europeo di Zermatt si conferma sempre più uomo da battere in patria, domina al sua prova, alle sue spalle i distacchi tra gli avversari sono risicatissimi ma lui al 2° rifila 45″ e non viene mi realmente impensierito. Al mondiale deve crederci, soprattutto se ci sarà poca africa come pare probabile.
I top five:
- Joseph Dugdale 30’27”
- Joe Hudson 31’12”
- Matty Mackay 31’19”
- Matt Knowles 31’22”
- Hamish Hickey 31’46”
Nella gara femminile vittoria di Lauren Dickson.
Le top five:
- Luren Dickson 37’22”
- Eden O’Dea 38’00”
- Anna Hedley 38’57”
- Alexandra Whitaker 39’21”
- Emily Field 39’30”
Gare Seniores, Andy & Emmie di logica, dietro però è bagarre.
Era lecito attenderselo e cosi è andata, Andrew Douglas vince senza troppi patemi mentre alle sue spalle infuria una bellissima battaglia sportiva con una gara corsa alla morte da tutti i protagonisti, che in pieno ardore anglosassone non hanno fato alcun ricorso alla tattica, correndo a tutta dal primo metro.
Il 2° posto è per Steward che cosi si candida per la chiamata. Distacchi alla mano e sapendo che i criteri di selezione in UK dipendono dalle reali potenzialità di vincere la medaglia a squadre per convincere i tecnici a formare un quartetto, pensiamo che i nomi di due assenti come Jacob Adkin e Robbie Simpson possano tornare di attualità.
Tuttavia non possiamo non notare i messaggi di speranza colti sui social negli account di atleti come Priestley, 4° oggi e che come tanti altri “britons” sogna sempre in modo speciale di vestire la maglia della propria nazionale.
I top Six:
- Andrew Douglas 52’32”
- Joe Steward 55’21”
- Tom Adams 55’30”
- Gary Priestley 56’46”
- Chris Holdswoth 57’00”
- James Espie 57’03”
Nella gara donne molto più equilibrio alla fine, la Collinge vince ma non seppellisce le avversarie sotto minuti, tutt’altro.
Pippa Williams è solo 10″ dietro ed altri 15″ dopo è arrivata al traguardo Heidi Davies, vittima di una caduta e di un leggero errore di percorso che le ha tolto forse la chance di lottare fino in fondo per la piazza d’onore dopo una bella rimonta in discesa che le ha permesso di superare e staccare Emma Gould, 4^.
Anche qui c’è qualche “wild-card” possibile, e notamente quella per Sarah Tunstall che appare abbastanza comprensibile.
Se la Collinge c’è, una possibile squadra con Williams e Davies appare davvero interessante, ma come sempre bisognerà attendere le decisioni del board capitanato da Ann Buckley per sapere chi davvero volerà in Argentina per il Mundial 2019.

La sfida feroce tra Davies (prima volta in maglia US Malonno) e Gould
le top Six oggi a Llanberis:
- Emmie Collinge 1h02’32”
- Philippa Williams 1h02’42”
- Heidi Davies 1h02’55”
- Emma Gould 1h03’33”
- Kate Maltby 1h05’18”
- Emma Clayton 1h05’42”
foto: twitter @scotathletics e Anthony Paul Davies