Il record di Carpenter rimane incredibilmente al suo posto, Kilian Jornet corre forte e vince l’edizione 2019 della grande classica del Colorado, ma il crono si ferma a 3h27′, 11 minuti sopra l’incredibile primato. Tutt’altra storia nella gara donne, come previsto la svizzera Maude Mathys travolge avversarie e record, lo abbassa di 12 minuti regalando l’ennesima prova di potenza disarmante.

Manitou Spring, Colorado, 25 agosto 2019 – Ci ha provato ed ha onorato fino in fondo il monumento Americano della corsa in montagna, ma il nome di Kilian Jornet nell’albo d’oro della Pikes Peak Marathon entra solo per la vittoria dell’edizione 2019.

Non è certo ridurre la grandezza del catalano constatarlo, ma il libro dei record continuerà, almeno per un anno ancora, a riportare l’impossibile 3h16’39” di Matt Carpenter.

La super star del Team Salomon ha dominato la competizione odierna, da Manitou Spring alla vetta del Pikes Peak e ritorno, senza alcun patema. Il suo rivale non erano gli atleti che hanno provato a stare con lui ma solo il cronometro.

In vetta Kilian aveva 8 minuti di ritardo dal record, e malgrado una buona discesa il gap virtuale da Carpenter si è ulteriormente dilatato. Chiude con 3h27’28” che è il 3° tempo di sempre e con il quale avrebbe vinto praticamente sempre negli ultimi 10 anni.

Alle sue spalle la gara degli umani l’ha vinta con grande merito (e lasciateci dire che l’avevamo previsto) lo statunitense Sage Canaday. Il crono recita però 3h39’02”, ogni commento appare superfluo sul gap di livello tra Kiki e gli altri, in una gara che porta a misurarsi con una natura severa e condizioni ai limiti a causa dell’altitudine (si scollina a 4300 metri, ricordiamolo…).

Sul podio con Burgada e Canaday anche lo svizzero Marc Launstein che di puro mestiere e dando fondo alla classe che lo ha sempre contraddistinto porta a casa un 3h40’28”.

Aritz Egea da appalusi al 4° posto con gran remuntada finale, mentre Sinclair chiude la top-5 , la top 10 invece la sigilla un Italiano ed è il nostro Francesco Puppi che con 3h50’03” mette il segno + nel voto a questa trasferta statunitense. Al netto di una condizione precipitata dopo il mondiale di trail a giugno le ultime gare (Zinal ed oggi) lo hanno visto in leggerissima ripresa.

Francesco Puppi

Dietro a Puppi sono finiti nomi pesantucci nel panorama Golden Trail Series ed in generale dell’offroad mondiale, da Remi Bonnet a Jacob Adkin, da Max King ad Andy Wacker  ma soprattutto fa impressione, non ci viene altro termine, dovervi raccontare che al 16° posto assoluto oggi alla Pikes Peak si è classificata Maude Mathys, ossia la prima donna, la vincitrice della gara e la nuova padrona del record, che temiamo avrà destino analogo a quello di Matt Carpenter.

La svizzera Campionessa d’Europa di Mountain Running nel 2017, 2018 e 2019 ha semplicemente trionfato, il vecchio primato (Megan Kimmel 2018) era di 4h15’06”, la Mathys oggi ha corso in 4h02’41” !!!

A “lasciarci le penne” oggi tanti maschietti: Remi Bonnet le è arrivato 3′ dietro, Max King ne ha presi una decina, e poi ancora: Tim Frericks, gli italiani Borgialli e Cheraz, semplicemente impressionante questa Mathys !!!

Maude Mathys.. impressionante

Podio donne che è completato dalla norvegese Yngvild Kaspersen e dalla sud africana Mag MacKenzie…. nell’ordine dei 25/30 minuti Il distacco dalla vincitrice.

Classifiche (in progress) : Pikes Peak Marathon Rankings 2019

Foto Credit Peter Maksimow