America’s Mountain, la montagna simbolo degli Stati Uniti d’America, ma anche “the ultimate challenge”, la grande sfida di affrontare la canonica distanza di Maratona ma di farlo partendo dalla cittadina di Manitou Springs, nello stato del Colorado, e salire per 2300 metri (!!!) fino a raggiungere la sommità alla quota impressionante di 4302 metri sul livello del mare !

La gara prese vita per un esperimento medico, nell’agosto del 1956 il Dottor Arne Suominen sfidò alcuni fumatori a sostenere questa incredibile prova per mostrare le negative influenze del tabacco sulla salute umana.

La Pikes Peak Marathon è oggi un mito del running offroad, la 3^ maratona più antica d’America, la prima ad aprire alle donne fin dalla sua primissima edizione e che vide nel 1959 la prima donna terminare la distanza classica sul suolo americano: era il 1959 ed il nome di Arlene Pieper venne consegnato agli almanacchi del running per sempre.

La Colorado Gazette del 1959 documenta l’impresa di Arlene Pieper

Il tradizionale programma di gara si divide in due giorni: al sabato la Pikes Peak Ascent, con la sola salita al monte, una classicissima dell’Uphill che negli anni è stata anche due volte valida per il mondiale lunghe distanze di Corsa in Montagna (l’ultima nel 2014).

Alla domenica il piatto forte, si parte e si torna a Manitou Springs, la MARATONA, la sfida più grande, con un albo d’oro che è semplicemente STORIA.

Ed allora nella storia e nel mito della Pikes Peak c’è naturalmente il nome di Matt Carpenter, il maratoneta d’altura che ha scritto pagine e pagine di leggenda in questo tipo di competizioni, che qui ha vinto qualcosa come 12 volte, che detiene uno dei record più folli ed incredibili del Mountain Running: alla Pikes Peak Marathon del 1993 fermò le lancette a 3h16’39” !!! La cosa che fa più impressione è che un solo essere umano prima di lui aveva corso sotto le 3h30′ , l’anno prima il messicano Ricardo Mejia fece un ottimo 3h24’25” e sempre Mejia dopo il record 1993 di Carpenter vinse altre 3 volte la Pikes Peak andando due volte sotto quella soglia psicologica: 3h21’32” nel 1995 e 3h29’22” nel 1996. Ma poi più nulla, sotto le 3h20′ solo Carpenter l’anno del record poi tempi ben oltre le 3h30′ o 3h’35”, giusto per darvi un’idea la vittoria di Kilian nel 2012 arrivo con un 3h40’26” che non impressiona di certo.

MATT CARPENTER sul percorso della Pikes Peak(fonte: Wikipedia)

La questione è anche dettata dalle condizioni ambientali. Una gara di difficoltà terrificante, che spesso tra gli amatori ha registrato problemi cardiaci di un certo peso, che dipende molto se non moltissimo dalle condizioni meteo, perché quando a 4000 metri fa freddo o tira vento, per utilizzare un eufemismo, diventa difficile sopravvivere, altro che correre.

Carpenter è anche il recordman di vittorie maschile, per ben 12 volte ha scritto il proprio nome nell’albo d’oro della Marathon (e 6 volte la Ascent), un filotto che gli è valso l’introduzione come primissimo atleta assoluto nella Hall of Fame di Colorado Springs.

2019 – Arrivano Mathys e Jornet….

L’edizione 2018 ha registrato il nuovo record femminile con l’americana Megan Kimmel che ha stampato un eccezionale 4h15’06”, ma sarà l’edizione 2019 probabilmente a stravolgere subito il ranking all time per le donne. Si perchè Golden Trail Series a parte la grande attesa è soprattutto per la gara in se, e per il probabile attacco ai record da parte dei due eroi di Zinal 2019.

Dopo Wyatt e Pichrtova tocca dunque a Carpenter e Kimmel veder capitolare i loro primati a favore dei fenomenali Kilian Jornet e Maude Mathys ?

Se per la Mathys potremmo dire che solo una bufera sul Peak potrebbe impedirle un’impresa che riteniamo molto probabile, per il catalano è davvero una sfida ai limiti, perchè quel 3h16’39” è tanta, forse troppa, roba… se c’è uno capace di farlo è comunque e decisamente lui.
Lasciando da parte valutazioni sulla capacità polmonare e la Vo2 che si stanno sprecando in questi giorni sui social, serviranno condizioni ottimali del meteo e molta convinzione.

Appuntamento 24 e 25 agosto a Manitou Spring, Colorado

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