La grande classica norvegese dell’uphill zavorrato si conferma in tutto il suo fascino e durezza. Gara massacrante con dislivello da 1800 D+ in solo 8 km e che anche in questa edizione ha avuto la zona d’arrivo funestata da pessime condizioni meteo che però non hanno impedito il regolare svolgimento della gara. Ricordiamo che lo scorso anno la gara fu accorciata di parecchio proprio a causa delle condizioni del tempo proibitive.
Si conferma per il 2° anno consecutivo il norvegese di Salomon Stian Angermund Vik che mette in fila un ricco parterre di avversari internazionali. 1h09’57” per l’atleta di Bergen che rivince la Skaala un anno dopo e sul podio si porta i connazionali Stian Overgaard Aarvik (1h11’32”) e Johan Bugge (1h11’50”)
Tutta la top 5 è norvegese in realtà, il migliore degli “ospiti” è il solito Andrew Douglas, che nemmeno una settimana dopo la Sierre-Zinal conclusa con un crono stratosferico sotto le 2h35′ è stato capace di chiudere con un bel 6° posto davanti a gente come il turco Ahmet Arslan (recordman del percorso) ed al nepalese Bhim Gurung.
Al femminile tutto facile per Karoline Holsen Kyte, anche lei norvegese, che chiude in 1h23’29” e rifila oltre 5′ alla seconda classificata, la svedese Johanna Astrom, ed addirittura 8′ alla connazionale May Britt Buer che lo scorso anno l’aveva invece battuta (erano state rispettivamente 5^ e 4^ nel 2018)
Karline Kyte (credit Rune Holen)
Il nostro commento rapido: Bugge non vince più, il vikingo elettricista che gonfia il bicipite stenta a trovare la via del bersaglio grosso in questa stagione. La sua prestazione (comunque buona) a Zinal potrebbe aver inciso molto oggi visto che Angermund in Svizzera non si è visto. Overgaard Aarvik si riprende bene dopo la scoppola di domenica scorsa. Molto buona fin qui la sua stagione, ricordiamoci che è stato argento europeo a Zermatt.
Nota a margine: zero italiani importanti al via, intanto Douglas continua a gareggiare ed a ben figurare… si chiama status da atleta internazionale, take notes.
La Classifica: Skaal Uphill 2019 ranking
Foto: profilo FB organizzazione/Rune Holen
