Era il mitico Grossglockner lo scenario della 3^ tappa di world cup. Il maestoso ghiacciaio Pasterze e la Kaiser Franz-Josefs-Höhe ribollivano di tifosi e di atleti, impegnati al mattino presto nella gara open.
I top entrano in scena alle 11:45, il momento degli “Eroi del Grossglockner” come viene chiamata la batteria elites, frutto di una abile operazione di marketing degli organizzatori che anche quest’anno con il doppio evento Bike & Run hanno portato ad Heiligenblut oltre 1200 partecipanti.
Tutte le nostre attenzioni erano rivolte alla gara valida come 3^ tappa dell’eccitante World Cup 2019, che dopo le tappe inedite ad Annecy ed alla Broken Arrow cercava risposte ed i primi verdetti.
E’ Africa, africa potentissima nella gara maschile, dove l’eritreo Filimon Abraham ed il kenyano Geoffrey Gikuni Ndungu comandano con grande decisione e malgrado una buona resistenza degli atleti europei riescono a portare a termine l’azione che li ha visti involarsi quasi subito ma con i migliori inseguitori sempre nella loro scia: una decina di secondi al primo rilevamento, meno di 40″ al secondo, poi lo strappo decisivo di Abraham che chiudeva vittorioso col tempo di 1h11’56”. Gikuni Ndungu, che deteneva il titolo qui al Grossglockner dopo la vittoria del 2018, chiude 2° in 1h12’19”, fantastico 3° posto per l’eroe locale, l’austriaco Manuel Innerhofer, subito a ridosso di Ndungu con un eloquente 1h12’32”, evidentemente il grande europeo di Zermatt (8° una settimana fa sotto il Cervino) non era un caso.
Zermatt si replica in effetti nelle posizioni a ridosso del podio, perchè come agli europei dietro ad Innerhofer troviamo, ma staccati, Andy Douglas (4° in 1h13’31”) e Martin Dematteis (6° in 1h14’04”) esattamente come a Zermatt (furono 8°, 9° e 10°). Tra Douglas e Martin si inserisce Francesco Puppi (5° in 1h13’50”) che lo scorso anno qui fu 3° con un crono nettamente peggiore (1h14’18” dietro Ndungu e Palzer) a testimonianza di un livello veramente da “Coppa del Mondo” che ha relegato dal 7° al 15° atleti del calibro di Tim Kimutai Kirui (Ken), Timotej Becan (Slo) ed i nostri Alberto Vender, Hannes Perkmann e Luca Cagnati.
Vittime illustri odierne senza dubbio l’americano Sam Sahli, 2° alla Broken Arrow ed oggi naufragato al 24° posto, peggio è andata a Robert Panin Surum, per il bronzo di Zinal 2018 e 3° alla prima prova della world cup 2019 un anonimo e deprimente 27° posto.
Nella gara donne previsioni invece rispettate, almeno per la testa della classifica. La britannica Sarah Tunstall si prende la Grossglockner 2019 con una prestazione determinata che non ha lasciato scampo alle avversarie. Crono finale di 1h26’23” per lei, stacca di oltre 1′ la kenyana Purity Gitonga che bissa il 2° posto del 2018 e si presenta sul palcoscenico della coppa del mondo. Sorpresa al 3° posto, un’altra austriaca per completare il podio, Alexandra Hauser chiude in 1h28’12” precedendo nettamente l’irlandese Sarah McCormack che è 4^ in 1h29’21” .
C’è comunque di che festeggiare per la McCormack, gli 80 punti conquistati oggi fanno il paio con i 90 della prova d’esordio ad Annecy e la proiettano in testa al ranking di coppa, davanti alle vincitrici delle tre prove: Lucy Murigi, Lindsey Webster e Sarah Tunstall (100 pti ciascuna).
Colori italiani difesi da una sola atleta, Gloria Giudici, al rientro da un infortunio la portacolori del Freezone fa gara prudente nelle retrovie ingaggiando duello con l’iridata lunghe distanze Charlotte Morgan, alla fine è 8^ in 1h36’51”.
Detto della McCormack per il ranking femminile andiamo ad aggiornare ufficiosamente anche quello maschile che vede lo scozzese Douglas guadagnare ancora sui diretti avversari, ora i punti complessivi sono 280. Alle sue spalle l’italiano Martin Dematteis con 145 prima del gruppone composto dai vari Abraham, Sahli, Ndungu, Wacker, Surum, Aymonod e compagnia cantante.
Next Stop il Galles, tra solo una settimana si corre la Snowdon Race di Llanberis, un monumento del nostor sport, reso immortale in passato dalle imprese di Fabio Ciaponi, Privato Pezzoli, Fausto Bonzi, Marco De Gasperi, Lele Manzi e più recentemente Davide Magnini ed Alberto Vender.
E’ uno snodo cruciale, con gli africani che probabilmente salteranno un giro è l’occasione per Douglas e Dematteis di incamerare punti che potrebbero risultare vitali. Anche per la McCormack è un vero rigore da non fallire.
Classifiche: Grossglockner Berglauf 2019 – generali M e F