Dopo le interlocutorie ed inedite due tappe iniziali la IAAF WMRA Mountain Running World Cup 2019 approda alla grande classica di Heiligenblut, una gara icona e simbolo della tradizione della corsa in montagna.

Domenica sarà Grossglockner Berglauf ! e sarà anche il round iniziale del mini tour che prevede poi la settimana prossima la Snowdon Race di Llanberis, in Galles. Due gare che rappresentano il momento “pivot” della world cup, perchè da qui usciremo con qualche consapevolezza in più rispetto allo scenario possibile quando le gare al termine saranno a quel punto solo 3: la Sierre-Zinal alla metà di agosto, la Drei Zinnen a settembre ed il gran finale alla Smarna Gora ad inizio ottobre.

Il percorso e la storia della Grossglockner Berglauf sono di grande fascino e simbologia.

Un tracciato selettivo con 1500 metri di dislivello in 13 km, scenari di eccezionale bellezza e tutta la varietà dei paesaggi alpini: dalla verde vallata del villaggio di Heiligenblut al maestoso ghiacciaio Pasterze, il più esteso delle Alpi orientali, fino all’arrivo iconico ed altamente simbolico come quello rappresentato dalla Kaiser Franz-Josefs-Höhe.

Un grande evento, con la possibilità per gli appassionati di abbinare il sabato la salita in bici e poi la domenica la gara di corsa, numero chiuso a 1200 partecipanti che viene polverizzando ormai regolarmente.

I temi della world cup 2019 non mancano, resi ancora più succulenti dal recente Europeo di Zermatt che ha rilanciato ambizioni ed aggiornato sullo stato di forma di alcuni favoriti.

Naturalmente fari spianati sul leader di coppa e dominatore delle prime due prove: Andrew Douglas (Scozia) cerca il tris ed ha già annunciato che volerà subito in Galles anche per la Snowdon, la sua intenzione è chiara, mettersi al sicuro in vista di Zinal, ma dovrà guardarsi con attenzione soprattutto dal detentore della world cup 2018, il kenyano Geoffrey Gikuni Ndungu e del connazionale Robert Panin Surum.

La truppa Italiana è ricca di livello e di motivazioni: Hannes Perkmann è uno degli osservati speciali, poi Francesco Puppi in cerca risposte dopo la debacle alla Mont Blanc Marathon, Martin Dematteis reduce dal 10° posto a Zermatt, in una gara di folle livello, proprio alle spalle di Douglas che all’europeo è stato 9°. Il Gemello di Rore Sampeyre è stato 5° ad Annecy e con un buon risultato si può proiettare in alto nel ranking generale di coppa per poi divenire la classica mina vagante. Ci sarà anche Alberto Vender e con lui Luca Cagnati, reduce però quest’ultimo dall’infortunio alla caviglia patito al mondiale di Trail.

Altri molto attesi sono l’americano Sam Sahli, 2° alla Broken Arrow, il ceko Jan Janu, il kenyano Timothy Kimutai Kirui e l’eritreo Filimon Abraham. Grande attesa poi per gli austriaci Isaac Kosgei e Manuel Innerhofer, quest’ultimo uno dei crack di Zermatt dove ha sorpreso tutti chiudendo ottavo.

Al femminile con l’assenza di Andrea Mayr i giochi si riaprono completamente, Pavla Schorna (cze) non è certo quella degli anni scorsi (solo 23^ a Zermatt) ma qui ha sempre fatto bene, nelle liste troviamo poi la 2^ classificata dello scorso anno Purity Gitonga, la neozelandese Sabrina Grogan, la nostra Gloria Giudici e la britannica campionessa iridata lunghe distanze in carica Charlotte Morgan. Alla voce super favorite però sono i nomi di Sarah Tunstall e Sarah McCormack a riempire la casella, la Tunstall se confermata al via potrebbe davvero sbaragliare il campo.

I ranking di coppa dopo le prime due prove (top 10)

WOMEN

  1. Lucy Murigi (Ken) pti. 100
  2. Lindsey Webster (Can) pti. 100
  3. Sarah Mc Cormack (Irl) pti. 90
  4. Morgan Arritola (USA) pti. 90
  5. Iris Pessey (Fra) pti. 85
  6. Kasie Enman (USA) pti. 85
  7. Lucille Germanin (Fra) pti. 80
  8. Nicole Mericle (USA) pti. 80
  9. Emma Clayton (GBR) pti. 75
  10. Denali Strabel (USA) pti. 75

 

MEN

  1. Andrew Douglas (GBR) pti. 200
  2. Andy Wacker (USA) pti. 90
  3. Sam Sahli (USA) pti. 90
  4. Robert Surum (Ken) pti. 95
  5. Henri Aymonod (Ita) pti. 85
  6. Sandor Szabo (Hun) pti. 85
  7. Filimon Abraham (Eri) pti. 80
  8. Christian Gering (USA) pti. 80
  9. Martin Dematteis (Ita) pti. 75
  10. Gus Gibbs (USA) pti. 75