L’imperativo è “risalire”, tornare grandi in Europa dopo due Europei abbastanza amari ed un mondiale 2018 fuori dalla top-10 individuale. Un gruppo completamente nuovo che si specchia nelle medaglie di Valentina Belotti, finalmente abile e arruolata per la sua ennesima nazionale, e vede l’orizzonte aprirsi dinanzi alle potenzialità di Alessia Scaini ed Erica Ghelfi, tutte pronte a fare l’assist per il bomber annunciato: Elisa Sortini.
Zero pressioni su questa nazionale Donne. Per la prima volta dopo anni anche “le ragazze” vestono i panni umili delle comprimarie, almeno sulla carta.
Ad Arco nel 2016 centravamo argento e bronzo con Gaggi e Bottarelli, lo stesso anno ai mondiali Valentina Belotti vinceva l’argento dietro ad Andrea Mayr. Poi il buio o quasi. Medaglie a squadra non ne sono mancate, certo, ma più nessuna delle notre atlete è entrata nella top-5, e quando sei l’Italia del Mountain Running la medaglia a squadre diventa il minimo sindacale.
Nell’Italdonne di Zermatt trova posto la leggenda di Valentina Belotti, rediviva dopo due stagioni di disgrazie fisiche e determinata a riscrivere a modo suo l’eventuale crepuscolo in azzurro. La camuna allenata da Renato Gotti ci riprova, per sua stessa ammissione parlare di medaglia individuale è azzardato, con una concorrenza come quest’anno e con il burrascoso avvicinamento (tanti malanni in inverno che le hanno permesso di allenarsi a singhiozzo). La missione è piuttosto pilotare le compagne di squadra nella battaglia contro i mostri sacri, che a Zermatt non mancano ma che a Valentina devono deferenza per le tante batoste che lei ha saputo rifilare a molte di loro in passato. Se domenica poi dovesse presentarsi l’occasione di poter entrare nel vivo della gara auguri… alle altre.
Il nostro goleador in questo Europeo è Elisa Sortini (allenata da Elisa Desco). Dopo aver assaggiato l’azzurro nel 2014 (euro a Gap) pareva aver smarrito lo smalto. Un 2018 entusiasmante ne ha riportato in alto le quotazioni e la sola salita ha dimostrato di essere il terreno giusto per levarsi delle grandi soddisfazioni.
12^ lo scorso settembre a Canillo, nel mondiale dei mostri, da li si è avventata sul Vanoni e sul titolo italiano Vertical vinto alla Chiavenna-Lagunc. Le carte per fare qualcosa di grande ci sono.
Alessia Scaini ed Erica Ghelfi sono le grandi novità. Talento purissimo e fragilità la prima, low profile e concretezza la seconda.
La Scaini (allenata da Mario Roppolo) ha fatto un ottimo europeo a Skopjie (4^) ripetendo la posizione a Canillo, dove però c’erano il mondo e c’era soprattutto l’Africa. Quel “legno” andorrano è stato un segnale molto chiaro del potenziale sconfinato di questo caschetto biondo che sotto un corpo minuto custodisce un motore clamoroso. Nella sua prima stagione da “grande” ha subito regalato il titolo italiano a staffette all’Atletica Saluzzo, sistemando tante veterane che non l’hanno saputa più riprendere. Zermatt è esperienza e punto di partenza, perchè il meglio deve ancora venire, ma mettersi sulla linea dello start con Mayr, Tunstall, Dewalle, Mathys e compagnia ti può solo far crescere.
L’altra Piemontese del gruppo è Erica Ghelfi, Pod. Valle Varaita ed allenatore Giulio Peyracchia. Cavarle un intervista è impresa titanica ma in gara è magnificamente e positivamente cocciuta. Se sente la pressione lo nasconde bene, perché tanto alle staffette di Saluzzo quanto soprattutto agli italiani lunghe distanze del Nasego ha corso con estrema tranquillità ma non sbagliando nulla. Anche per lei la chance di crescere grazie ad una spedizione che complice la location, la cornice ed i presupposti, rischia di rimanere nella storia della disciplina.
Le nostre chances a squadre: Gran Bretagna, Svizzera e Francia spaventano, ma abbiamo tutto per fare l’ennesimo miracolo.
Final Entry List EuroZermatt 2019 : link
La squadra Senior Femminile per Zermatt
- Valentina Belotti (Atl. Alta Valtellina)
- Erica Ghelfi (Pod. Valle Varaita)
- Alessia Scaini (Atl. Saluzzo)
- Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina)