Sarà ufficializzata ad ore la squadra che verrà schierata sul campo gara per la rassegna continentale di scena a Zermatt domenica. Il recente vincitore della Marathon du Mont Blanc ha pienamente centrato i criteri di selezione stravincendo i trials di Cazzaniga, ma ha disatteso gli accordi con lo staff tecnico azzurro. Al posto di Magnini correrà Nadir Cavagna, cui sarebbe oggi ingiusto addossare assurde pressioni da parte della stampa e dei tifosi.
L’Italia per Zermatt era già un bel rebus, su questo ci sentiamo sereni e lo ribadiamo. Non serviva alla compagine azzurra anche questo ulteriore elemento di potenziale destabilizzazione o comunque distrazione.
La decisione non è ancora ufficiale, ergo non è ancora uscita dall’Ufficio Stampa Fidal, ma le fonti da noi interpellate confermano che Davide Magnini non verrà al fine schierato in gara al Campionato Europeo di Corsa in Montagna che si svolge domenica mattina a Zermatt, in Svizzera.
La decisione arriva nel rispetto degli accordi in essere tra lo staff tecnico e gli atleti selezionati, usciti dai criteri pubblicati ad inizio anno dalla FIDAL (https://www.corsainmontagna.it/2019/02/03/definiti-i-criteri-di-partecipazione-ai-campionati-europei-mondiali-classic-e-long-distance-2019/ ).
La gara di selezione aveva dato chiari riferimenti: Davide Magnini ha vinto a Cazzaniga, nella prova only-up che doveva orientare le decisioni di Paolo Germanetto e del suo staff. Da quel momento sono successe tante cose, in primis il forfait annunciato dell’atleta pre-selezionato, Bernard Dematteis, il campione d’Europa in carica, che si è chiamato fuori per problemi personali e mancanza di condizione accettabile.
Dietro a Magnini ai trials c’erano Cesare Maestri, Martin Dematteis e Xavier Chevrier. Dematteis e Maestri sono gli altri due medagliati a Skopje un anno fa, Chevrier è stato campione d’Europa nell’ultima edizione only up prima di Zermatt, fu oro a Kamnik 2017.
Certo due di loro rientrano da un infortunio, certo Martin Dematteis ha acceso e spento in questo avvio di stagione, pur dimostrando in lungo ed in largo di essere competitivo. Per assurdo il migliore del lotto in questo avvio di stagione, Nadir Cavagna, aveva steccato Cazzaniga ed era stato incluso solo come atleta di riserva.
Riserva che è richiamata in causa a questo punto, perché se il criterio principale di selezionabilità, il trial, è stato centrato a pieno da Magnini, altrettanto non si può dire di quello che nella comunicazione di febbraio era indicato come “Partecipazione subordinata alla verifica delle stato di salute dell’atleta e alla condivisione della programmazione tecnico agonistica fra l’allenatore dell’atleta convocato e il responsabile tecnico della Corsa in Montagna.”
A conti fatti la condivisone del programma di avvicinamento prevedeva una condivisone della programmazione tra lo staff tecnico azzurro e ciascun atleta.
L’esclusione di Magnini pare a questo punto collimare con la sua grande impresa alla Mont Blanc Marathon, una cavalcata irresistibile di 42 km che ha regalato al talento di Vermiglio una vittoria di assoluto prestigio ma che ha fatto decadere quello che era di fatto l’accordo con la nazionale.
Abbiamo letto serenità e realismo nelle esternazioni settimanali dell’Alpino in forza al Gruppo Sportivo Militare, forse il primo ad essere sinceramente dispiaciuto per questa decisione è proprio Paolo Germanetto, che ha dovuto in ogni caso fare appello agli accordi presi per preservare l’integrità del proprio ruolo, non contravvenendo a quanto prestabilito.
Tutti a posto quindi, tutto correttamente gestito, rimane il fatto che andiamo a giocarci un Europeo con il tarlo eterno e mai contro-provabile di sapere come sarebbe andata con “il Magno”.
E’ lo sport, e sono le decisioni che in queste occasioni è difficile prendere e che qualcuno deve assumersi la responsabilità di prendere. Non vogliamo alimentare polemiche, soprattutto non vogliamo che il resto della squadra azzurra possa essere intaccato da questa faccenda.
L’Italia di Zermatt arriva all’appuntamento continentale non come la corazzata stra-favorita, uno scenario anomalo per noi che dominiamo nel mondo da mezzo secolo. Squadre sulla carta più forti e con atleti di grande profilo internazionale oggi appaiono insormontabili ma non è giusto ridurre al ruolo di comparse un patrimonio di talento purissimo, di esperienza, di medaglie, di personali cronometrici che parlano da soli, atleti come Valentina Belotti, Angela Mattevi, Martin Dematteis, Cesare Maestri, Nadir Cavagna, Xavier Chevrier, Alessia Scaini… solo per citarne alcuni.
Siamo sicuri che il primo tifoso di questa Italia domenica sarà “il piccolo principe” della Val di Sole e con lui ci sarà tutta l’Italia che ama la corsa in montagna e che ama lo sport.
L’ITALIA IN CAMPO AD EURO ZERMATT 2019
Campionati Europei di corsa in montagna
Zermatt (Svizzera), 7 luglio 2019
I convocati
UOMINI
Seniores
Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche)
Martin Dematteis (Corrintime)
Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche)
Nadir Cavagna (Atl. Valle Brembana)
Under 20
Alain Cavagna (Atl. Valle Brembana)
Alessandro Crippa (Atl. Alta Valtellina)
Luca Merli (Sa Valchiese)
Massimo Zucchi (Freezone)
DONNE
Seniores
Valentina Belotti (Atl. Alta Valtellina)
Erica Ghelfi (Pod. Valle Varaita)
Alessia Scaini (Atl. Saluzzo)
Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina)
Under 20
Angela Mattevi (Atl. Valle di Cembra)
Katia Nana (Pol. Albosaggia)
Elisa Pastorelli (Atl. Lecco-Colombo Costruzioni)
Chiara Sclavo (Asd Dragonero)
NOTE GENERALI SUI CAMPIONATI EUROPEI DI CORSA IN MONTAGNA
I campionati europei di corsa in montagna si alternano ogni anno tra un percorso in sola salita ed uno up&down.
Quest’anno è “only up” con gli atleti delle categorie senior (uomini e donne stesso percorso) che affrontano un percorso di 10 km con 1020 metri di dislivello, e gli junior che affrontano un percorso di 5,9 km con 448 metri di dislivello.
il sito ufficiale di EuroZermatt 2019
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