L’Unità di Analisi Comportamentale (UAC) del portale web Corsainmontagna è una squadra speciale di psicocorridori incaricati di elaborare un profilo piscologico e comportamentale degli atleti seriali. La sede centrale della UAC si trova in un luogo molto segreto per evitare problemi e ripercussioni sui professionisti che ci lavorano.
Ogni episodio di MRM cercherà di elaborare un preciso profilo psicologico dell’atleta in questione, osservandone i comportamenti, gli hobby e la routine giornaliera. Difatti per poter conoscere al meglio un atleta seriale è necessario anticiparlo e capire quale sarà la sua prossima mossa, quali le preparazioni atletiche, quali obiettivi ma soprattutto quale serie tv o canzoni ascolterà nel prossimo mese.
Cercheremo perciò di entrare nella mente degli atleti: chi sono in realtà? Hanno una vita al di fuori degli allenamenti? Escono al sabato sera? Sanno ridere, emozionarsi e innamorarsi? Tutto questo e molto altro in Mountain Runner’s Minds rubrica esclusiva della testata giornalistica Corsa in Montagna.
Avvisiamo l’atleta seriale Alberto Vender che la conversazione verrà registrata. Tutto ciò che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale. Ne è consapevole?
Consapevole, ok, va benissimo!
Dirige l’interrogatorio il dottor Matteo Coluccia e l’ispettore Luca Coluccia, detto ciò possiamo iniziare con le domande signor Vender, partiamo da cose semplici: colore preferito?
Verde
Cibo preferito? (anche voi mangiate no?)
Sono di bocca buona e mangio un po’ tutto ma se devo scegliere qualcosa la polenta di patate mi fa impazzire. E’ una polenta fatta principalmente di patate, sono bravo a mangiarla ma meno a cucinarla quind sono fortunato ad aver dei cuochi che me la fanno spesso!
Stagione preferita?
Primavera perché riprende un po’ tutto ad accendersi, si allungano le giornate e mi piace davvero più delle altre. Anche per correre è l’ideale, si arriva dall’inverno dove le giornate sono corte, c’è buio mattina e sera e quindi è una svolta anche per gli allenamenti.
Personaggio esemplare?
Diciamo che dal punto di vista non sportivo, ce l’ho in casa ed è mio papà, fin da piccolo mi ha fatto capire che l’importante è praticare lo sport per divertirsi e l’agonismo viene dopo. Invece dal punto di vista sportivo ho sentito parlare di Kilian e subito ne sono rimasto impressionato e poi ho avuto la fortuna di partecipare ai raduni nazionali con il team azzurro della corsa in montagna e lì ho conosciuto altri campioni paragonabili a Kilian, in tutti loro trovo qualcosa di positivo che mi colpisce e cerco di farlo mio. Mi hanno fatto capire come vivere questa atletica, come affrontare i vari cambiamenti e anche la quotidianità. Gemelli, Xavier, Cesare, Baldaccini, Puppi… insomma ognuno ha la sua caratteristica particolare che ti rimane impresso…
Da quanti anni fa l’atleta seriale?
Ormai sono 5 anni, ho iniziato a correre da primo anno juniores. Ho smesso con il calcio da secondo anno allievo e da giovanetto ho fatto anche tennis. Facevo qualche gara qua e là ma poi ho deciso di iniziare sul serio, passo dopo passo sono 5 anni abbondanti che faccio l’atleta seriale. Non rimpiango neanche un po’ di aver lasciato indietro la palla…
Pensa che continuerà a farlo, nonostante rischi la detenzione?
Ormai penso di sì, dovevano fermarmi prima, è troppo tardi.
Qual è il suo segreto, cosa fa quando non si allena?
Io faccio un corso magistrale in Finanza a Trento e ho iniziato anche a lavorare in un ufficio contabile. Sto cercando appunto un ritmo che mi consenta di fare un po’ tutte le cose, quindi faccio questo. Sono dentro anche in alcune realtà della zona: un gruppo giovani con il quale facciamo un musical e un altro con il quale organizziamo un campeggio d’estate, diciamo che non mi stufo! Finché lo si fa che non pesa, vado avanti.
Che rapporto ha con la musica? La aiuta prima delle gare? (genere preferito)
Non ho un genere preferito, seguo la moda e le canzoni estive… Se devo scegliere un gruppo che mi piace sono i Boomdabash. La musica mi piace in generale, prima delle gare la ascolto poco ma quando capita che c’è, più che volentieri.
Film, serie tv, libri cosa le piace fare quando non aggredisce asfalto e sentieri per gli allenamenti?
Libri non ne leggo tantissimi, sto cominciando a farmi la cultura, meglio spendere il tempo sui libri che alla TV. Però diciamo che se c’è una bella giornata preferisco andare a far due passi mentre la sera se c’è qualcosa di bello in tv mi siedo e mi rilasso.
Sentimentalmente come è messo? (le ricordiamo che ha consentito di registrare il suo interrogatorio)
Sentimentalmente sono fortunato, ho una bella storia che è partita circa 6 anni fa, si è costruito un bel rapporto con Chiara che è una ragazza che abita vicino al mio paese. Lei mi sostiene in tutto, anche nello sport, non mi fa pesare che tanti weekend manco, che gli allenamenti tante volte vengono prima e anzi mi da’ sempre una gran mano, quando poi ci sono i momenti no nello sport come nelle altre cose mi sprona a venirne a capo. Sono davvero fortunato!
Pensa che ci siano altri come lei là fuori? Se sì vi trovate anche nel tempo libero voi atleti seriali? (non sarà facile essere emarginati dalla società)
Altri ce ne sono di sicuro. Oltre al gruppo del mountain running italian team con cui facciamo raduni ed esperienze vedo che nei miei posti rispetto a quando sono partito io c’è sempre più gente che lo fa. E’ bello vedere che c’è sempre più gente che si appassiona a questo mondo. Occhio a chiunque stia leggendo questo articolo che magari parte anche a lui la scintilla, si mette un paio di scarpe, esce e non si ferma più. C’è un contagio in corso!
E’ difficile mantenere il profilo di atleta seriale e svolgere altre attività (lavoro, studi, impegni)?
A me risulta difficile il periodo invernale quando le giornate sono molto corte. E’ un po’ il periodo dove si è lontani dai periodi importanti e quindi mancano un po’ di motivazioni, paradossalmente però è dove si costruiscono le basi per costruire una buona stagione. D’inverno faccio fatica, non lo nego, quando invece le giornate si allungano e si ha tempo anche in tarda serata lì si riesce meglio.
Se fosse di fronte a una giuria, cosa direbbe in sua discolpa: ricordiamo che è accusato di atletismo seriale? Cosa giustifica il suo reato? (aspetti positivi di essere atleta)
In mia discolpa direi poche cose. Quando uno trova una cosa che facendola lo fa stare bene allora è la cosa giusta. Su di me ha fatto questo effetto. Uscendo a correre quando torno a casa mi sento più carico, più rilassato e ho una spinta in più. E anche se prima di partire ho un po’ di pensieri e sono sul chi va là (si dice dalle mie parti) quando poi esco mi metto a correre ritrovo un po’ l’equilibrio. Per concludere, è una cosa che mi fa stare bene quindi sono felice e contento di essere accusato di atletismo seriale!
Matteo Coluccia
@teocoluc
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