Portogallo, distretto di Coimbra, scenari che ricordano il nostro appennino Tosco Emiliano, con le montagne della Catena del Louzan, i villaggi di scisto e le foreste di quercia di sughero, castagni e pini tra cui vivono liberi cinghiali e cervi. Altitudine massima 1000 metri circa, il perfetto ambiente per un trail che promette velocità e selezione data dalla qualità di corsa, più che dalla quantità o dalla difficoltà.
E’ l’anno dispari, e come il protocollo impone si corre il trail “corto”, sarà sulla distanza di 45 km che sabato mattina dalle nove oltre 50 nazioni (54 in totale) manderanno i loro migliori trail runners a caccia dei titoli dello spagnolo Luis Alberto Hernando e dell’Olandese Ragna Debats, i campioni del mondo in carica dopo la rassegna iridata di Penyagolosa 2018.
Si corre su un percorso di 44 km con 2200 D+, caratterizzati da difficoltà tecniche non rilevanti. Tra il km 13 ed il 30 di concentrano le ascese principali, con una ultima asperità al 34° prima di un finale che sulla carta sembra tutto da spingere al massimo. Non mancano alcuni tratti comunque impegnativi, tra il km 12 ed il km 22, con vegetazione molto pronunciata che rende precari appoggi e rompe i ritmi.
La prima nota di interesse l’abbiamo già data: più di 50 nazioni al via, alcune di loro letteralmente un rebus.
Per noi che siamo più avvezzi al Classic Mountain Running leggere i nomi di Capoverde, Mongolia, Chinese Taipei, di tutte le baltiche o quasi, financo della Sierra Leone e delle Mauritius, è una sbornia di esotismo a cui non siamo francamente abituati, i punti ITRA indicati vicino ad ogni atleta al via dovrebbero però indirizzare i pronostici su favoriti più “tradizionali”. Condizionale d’obbligo, perchè qui la bomba a sorpresa può deflagrare con estrema facilità.
Sui nostri taccuini vanno il già citato campione uscente Luis Hernando con i connazionali Zaid Ait Malek e Cristofer Clemente, poi occhio ed attenzioni per il cileno Samuel Morales ed i francesi Nico Martin, Julien Rancon, Alexandre Fine, Ludovic Pommaret e Manuel Meyssat. Super corazzata la squadra britannica con Andy Symonds, Riky Lightfoot e Jonathan Albon, insidiosa la romania di Goergy Szabolcs e Ionut Alin Zinca, anche se i nipotini di Dracula puntano forse più forte al titolo femminile.
La gara donne ha come stars annunciate ed attesissime appunto la rumena Denisa Dragomir, la campionessa uscente Ragna Debats e la neozelandese Ruth Croft, lo scorso anno vincitrice delle Salomon Golden Trail Series. Il nostro rispetto va sempre al nome di Kasie Enman, indicata nelle liste per la squadra USA (da cui sono misteriosamente spariti in serie tutti i top maschili), ed ugualmente alle britanniche Holly Page e Charlotte Morgan (world champion long distance mountain running in carica).
Se dobbiamo dare lo scomodo fardello di favorite scegliamo la francese Adeline Roche (world champion a Badia Prataglia nel 2017) e le spagnole Sheila Aviles ed Azara Garcia de Los Salmones.
Mine vaganti: non conosciamo gli atleti ma per esperienza non ce la sentiamo di escludere una sorpresa celata nelle squadre del Nepal, del Perù, della Polonia e della Rep. Ceka.
E l’Italia? bhé, l’Italian Trail Team 2019 è fantastico! non lo avevamo nascosto il nostro entusiasmo, già ai tempi della prova di selezione (Maremontana Loano n.d.r.). E’ stato però quando abbiamo visto con i nostri occhi Marco De Gasperi salire le scalette dell’Aereo che il sogno di tanti tifosi si è realizzato. Dopo qualche edizione (di troppo) in cui abbiamo recitato il ruolo della comparsa, ad esclusione della grande prestazione di Silvia Rampazzo nel 2017, ecco che ci troviamo una squadra che può davvero fare incetta di medaglie.
Oltre al Bormino 6 volte campione del mondo c’è il bresciano Alessandro Rambaldini, iridato in carica di Long Distance Mountain Running, c’è la classe sconfinata di Francesco Puppi, atleta che il mondo dell’off-road ci invidia per le grandi prospettive ed il magnetismo che sprigiona, ci sono Luca Cagnati, Davide Cheraz ed Andreas Reiterer che completano alla grande la squadra che deve essere quella di una vera riscossa.
Al femminile tornano in azzurro trail Gloria Giudici, Barbara Bani, Lidia Mongelli e Silvia Rampazzo, cui si aggiungono la fortissima maratoneta Emma Linda Quaglia e la valtellinese Sarah Palfrader per una squadra, anche qui, solida, equilibrata e con la giusta esperienza.
Lo start come detto alle ore 9.00 di sabato mattina 8 giugno, la gara sarà monitorabile grazie al live predisposto sul sito ufficiale: https://trilhos.abutres.net/en/live-results/
Vi lasciamo con un ricco album che racconta il Viaggio azzurro verso il Portogallo e la prima ricognizione del percorso gara!!!
foto di Marco Gulberti per FIDAL