Sul percorso di 6 chilometri con mille metri di dislivello i tempi da battere sono 43’54” al maschile e 56’10” al femminile. Una prima edizione intitolata alla memoria di Dario Balduzzi. Indossando la divisa del team Scott, Sergio Bonaldi ha affrontato la salita sempre al comando, fino a tagliare in solitaria il traguardo posto in uno dei luoghi più incantevoli della bergamasca: le rive del lago del Barbellino, su cui si affaccia il rifugio Curò.

Con un ritardo di 1’23” ha concluso la prova Alessandro Noris del team Scais 3038 (45’17” il suo tempo). Sul terzo gradino del podio è salito il grimpeur Giovanni Zamboni, finisher in 45’24”. Buona la prestazione dell’ex ciclista pro’ Gianfranco Zilioli, alle prime armi nella corsa a piedi, quarto classificato in 46’27”. Nella top ten l’atleta di casa Luca Zenoni, poi Davide Mazzocchi, Mattia Tanara, Simone Fornoni, Matteo Sostizzo e Marco Tiraboschi.

BONALDI ph credit Andrea Ferri

Gara al femminile nel segno di Maria Eugenia Rossi, fresca vincitrice della Val del Riso Trail. La portacolori dell’Erock Team ha stoppato le lancette su 56’10” Dietro di lei, nell’ordine, l’ultra runner Melissa Paganelli (1h03’25”) e Gisella Zuccarotto (1h05’27”). Un podio, dunque, interamente giallofluo.

Il presidente di Fly-Up Mario Poletti: «Da molto pensavamo a una gara che arrivasse al rifugio Curò e quest’anno i tempi erano maturi per organizzarla. Il percorso è piaciuto, la formula anche, per cui non possiamo che ritenerci soddisfatti, per noi valorizzare il territorio e i rifugi è una priorità».

Chiuso il sipario sulla gara del Curò, domani – domenica 26 maggio – il paese di Valbondione tornerà protagonista. Alle ore 9.15 prenderà infatti il via la nona edizione della gara only-up fino al rifugio Coca, mille metri di dislivello in soli 4,3 chilometri. La gara regina di questa due giorni di gare in salita racchiuse sotto il nome di Orobie Vertical.

Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale www.fly-up.it.