Si gonfia ancora il bicipite di Johan Bugge, la sua “posa” sotto l’arco di arrivo delle gare è divenuta ormai una icona ed il Norvegese oggi ha potuto esibirla nuovamente alla Smarna Gora di Lubiana.
La finale della coppa del mondo di mountain running non ha tradito le attese ed ha regalato un grande spettacolo questa mattina sulla collina di Santa Maria a nord di Lubiana.
Oltre 160 atleti si sono sfidati sul percorso di quasi 10 km che presenta due impegnative salite intervallate da una corta ma ripida e tecnica discesa che ancora una volta ha fatto da spartiacque decisivo alla competizione.
L’attacco iniziale ha visto protagonisti l’eritreo Filimon Abraham e l’italiano Bernard Dematteis, con un’azione di grande potenza i due si portavano in testa con qualche secondo di vantaggio su Johan Bugge e sul Kenyano Geoffrey Gikuni Ndungu.
Nel tratto di discesa Bernard Dematteis riusciva nel proprio intento di mettere in difficoltà gli avversari anche se Gikuni Ndungu rimaneva incredibilmente incollato al capitano italiano, ed al nuovi checkpint le posizioni vedevano Filimon all’inseguimento del duo di testa con 4″, il ceco Ian Janu con 12″ e Bugge con 20”.
Finale incandescente, con Johan Bugge autore di una rimonta entusiasmante che lo portava trionfante all’interno del castello medioevale che domina la collina di Lubiana, per il campione norvegese è la seconda vittoria consecutiva alla Smarna Gora e la conferma di uno stato di forma invidiabile che lo ha portato negli ultimi 40 giorni alla vittoria nel Memorial Stellina di Susa a fine agosto, al 5° posto (primo atleta bianco) ai mondiali di Canillo (And) ed oggi a cogliere questo prestigioso successo nella finale di world cup.
Il suo tempo finale è stato di 42’33”
2° posto per un eccellente Bernard Dematteis, 42’43” ed molti segnali positivi dal Campione d’Europa in carica che si conferma in tutto il suo splendore atletico. Il 3° posti di Geoffrey Gikuni Ndungu (42’47”) diviene fondamentale per l’epilogo della world cup 2018. Ai piedi del podio ecco Jan Janu, l’atleta della rep. Ceka replica la buona prova di una settimana fa alla Adelholzen Hochfelln Berglauf.
Nella gara femminile una grande sorpresa per il risultato finale, anche se l’andamento di gara ha rispecchiato esattamente quelle che erano le previsioni della vigilia.
L’austriaca Andrea Mayr ha iniziato alla grande, addirittura portandosi nelle primissime posizioni assolute insieme ai ragazzi, ancora una volta è stata la discesa della Smarna Gora ad esserle fatale la dove la kenyana Lucy Wambui Murigi è stata capace di rientrare su di lei e di non abbandonarla più fino al rush finale dove l’atleta africana è stata più esplosiva ed riuscita a strappare la vittoria in 47’51”, prendendosi 11 secondi di margine sull’avversaria che concludeva in 48’02”. Terzo posto per l’Irlandese Sarah McCormack, che chiude in 51’48”.
In attesa delle graduatorie ufficiali che saranno pubblicate dalla WMRA si profilano le vittorie di Andrea Mayr al femminile e di Geoffrey Gikuni Ndungu al maschile. Per la Mayr l’ennesima coppa del mondo a riprova di una classe e di una tenuta invidiabili, anche quest’anno è stata lei la più continua ad alto livello per tutto il corso della stagione. Per l’esperto maratoneta keniano del team Run2Gether è invece la prima vittoria in world cup di mountain running, l’assenza dell’Italiano Puppi oggi è stata un grosso regalo che però Ndungu è stato capace di capitalizzare al meglio correndo una gara da assoluto protagonista.
Nelle posizioni finali di vertice al femminile 2° posto per Lucy Murigi che con la vittoria di oggi stacca di una manciata di punti Sarah McCormack. Nel ranking maschile dietro a Ndungu ci sono Francesco Puppi e lo scozzese Andrew Douglas, che con il 6° posto di oggi mantiene il suo posto nella top 3.
Le classifiche complete della Smarna Gora 2018: ranking_SMARNA_GORA_2018
Photo: Damiano Benedetto