Per lo scozzese e la svizzera nessun patema e vittoria come da pronostico nella superlativa Maratona Alpina che arriva sotto l’Eiger.

Fantastica come sempre, affascinante come poche, con un finale che nessuna maratona o corsa in montagna può vantare con le vette dell’Eiger, della Jungfrau e del Monch che osservano maestose. La Jungfrau Marathon regala allo scozzese Robbie Simpson ed alla svizzera Matina Straehl il poster indimenticabile dell’edizione 2018.

Robbie Simpson aveva puntato decisamente su questa gara e sulla Sierre-Zinal le maggiori attenzioni. Chiude la sua sua “campagna di Svizzera” con un bilancio fortemente in attivo essendosi imposto anche in altre gare di prestigio del circuito montano elvetico come la Zermatt Marathon, la Montreux-Les Rochers de Naye, la Neirivue-Le Moleson ed avendo centrato soprattutto un 2° posto a Zinal ed oggi la grande vittoria a Kleine Scheidegg dove già era stato incoronato campione nel 2016. La gara ha avuto uno spartito molto simile a quello di altre edizioni con gli stradisti ad allungare nella prima parte fino a Lauterbrunnen (Km21). Li a comandare erano Birhanu Mekonnen, Haile Feleke, ma Simpson era vicino, a meno di 1′ in compagnia di Tariq Baamaruf e di Tefera Mekonen.

INTERLAKEN, 8SEP18 – Imposante Bergkulisse: Robbie Simpson (Grossbritannien) unterwegs im alpinen Streckenteil des 26. Jungfrau-Marathon mit Eiger, Moench und Jungfrau am 8. September 2018.
Impression of the 26th Jungfrau Marathon in Interlaken, Switzerland, September 8, 2018.
swiss-image.ch/Photo Remy Steinegger

Con la strada che si impennava verso Wengen per lo scozzese è stato naturale riportarsi sotto ed involarsi verso la vittoria che è giunta puntuale  in 2h56’31”.

2° posto per altro britannico, Andrew Davies, anche lui autore di rimonta nella seconda parte di gara, quella più montana, ed un crono finale di 3h01’37”.

Alla fine è comunque podio per Birhanu Mekonnen in 3h03’48”.

INTERLAKEN, 8SEP18 – Blumen fuer die Sieger: Der Erste Robbie Simpson (M, Grossbritannien), der Zweite Andrew Davies (Grossbritannien) und der Dritte Birhanu Mekonnen (R, Aethiopien) freuen sich ueber ihren Erfolg. Impression von der ‘Flower Ceremony’ des 26. Jungfrau-Marathon am 8. September 2018 auf der Kleinen Scheidegg.
Impression of the 26th Jungfrau Marathon in Interlaken, Switzerland, September 8, 2018.
swiss-image.ch/Photo Remy Steinegger

Nella gara femminile un assolo prepotente di Martina Straehl, che ha comandato dall’inizio ed ha via via dilatato il gap. Nessun duello con Michelle Maier che di fatto è giunta seconda (lontanissima) solo grazie ad una solida ultima parte quando le avversarie le sono crollate di fronte una per una. In realtà la gara ha provato più a farla l’azzurra Ivana Iozzia, al 2° posto fino a Wengen e poi entrata un pò in crisi nel finale. Per la maratoneta comasca un 6° posto finale, ma molto molto lontana da una Strahel formidabile.

Sul podio alle spalle di Straehl (3h14’36”) e Maier (3h29’25”) ci sale la svizzera Michela Segalada in 3h33’11”. Da segnalare il 4° posto per Simone Troxler che già aveva sorpreso tutti a Zinal con il 3° posto.

INTERLAKEN, 8SEP18 – Eine alte Tradition am Jungfrau-Marathon: Ein Dudelsackspieler empfaengt die Marathonlaeufer – hier Martina Straehl (Schweiz) – am oberen Ende der Moraene mit schottischen Klaengen. Impression vom 26. Jungfrau-Marathon am 8. September 2018.
Impression of the 26th Jungfrau Marathon in Interlaken, Switzerland, September 8, 2018.
swiss-image.ch/Photo Andy Mettler

A livello meramente statistico i record rimangono intatti, sia gli storici, appartenenti a Jono Wyatt (2h49’02”) ed a Martina Straehl (3h19’16”) sia quelli conseguiti lo scorso anno a seguito della leggera “ottimizzazione” del percorso negli ultimi 2 km che avevano generato il 2h56’21” del colombiano JD Cardona ed il 3h12’56” dell’elvetica Maude Mathys. Simpson ci è andato vicino (una decina di secondi), la Straehl è stata sopra il minuto abbondante dal crono dell’attuale campionessa europea di Mountain Running.

foto credit: Swiss-Image per concessione di Jungfrau Marathon Media Press Office

 

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