Kilian Jornet si riprende il record al Trofeo Kima. Il campione catalano vince per la quarta volta la Grande Corsa sul Sentiero Roma eguagliando il primato di successi di Mario Poletti. Al femminile, l’americana Hilary Gerardi incide per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro. Giacchio in quota, lavoro straordinario per il comitato organizzatore, partenza rinviata di un’ora e mezza, ma poi show time. In Valmasino è andata in scena una 23ª edizione del Trofeo Kima che verrà ricordata tra le più belle di sempre. La quinta tappa Extreme/Ultra del Migu Run Skyrunner® World Series ha stregato i 300 corridori del cielo giunti qui da 43 differenti nazioni…
La pioggia della vigilia, un violente abbassamento delle temperature, un forte vento da nord ed i primi fiocchi di neve in quota hanno messo a serio rischio il regolare svolgimento della Grande Corsa sul Sentiero Roma. Alle prime luci dell’alba il cielo terso portava con se la temutissima insidia ghiaccio sui valichi più alti. Sicurezza, prima di tutto. Il direttore gara Matteo Colzada e il suo staff hanno controllato i vari punti critici posticipando lo start di un’ora e mezza, prima di dare il definitivo “ok”.
Alle 8.30 show time con tantissimo pubblico in quota e gli atleti più forti subito davanti a dettare i tempi al resto della ciurma. Da affrontare 52 tecnicissimi chilometri con 8.400 m di dislivello totale e sette passi alpini tutti sopra i 2500m (quota massima passo Cameraccio 2.950 m). Il fenomeno catalano Kilian Jornet era dato come super favorito dei pronostici. Già vincitore di questa gara e detentore del record prima che il nepalese Bhim Gurung glielo soffiasse (6h10’44”), la stella del Team Salomon ha innestato il turbo portandosi in fuga lo scialpinista transalpino Alexis Sevennec. I due hanno corso spalla, spalla gran sino alla discesa finale, una vera picchiata di 2000 m che da Passo Barbacan li portava sino all’abitato di San Martino.
Qui Jornet ha sferrato un attacco vincente. Un attacco che gli ha permesso di tagliare il traguardo tra due ali di folla con il tempo record 6h09’19”. Alla finish line di Filorera applausi a scena aperta anche per il secondo classificato, uno stratosferico Alexis Sevennec – 6h11’59”-. Sul podio con loro anche lo spagnolo Pere Aurell in 6h20’50”. Hanno trovato un posto nella top ten di giornata anche Andre Jonsson, Leo Viret, Petter Engdahl, Andy Simonds, Cristian Minoggio, Cody Lind e Samuel Equy.
Con il successo odierno Jornet entra di diritto nella storia del Kima riconquistando il record della gara e raggiungendo Mario Poletti nell’albo d’oro con un poker di successi.
Al femminile, nessun record. Il tempo da battere resta il 7h36’21” fatto segnare nel 2016 dalla spagnola Nuria Picas. Con l’attesissima svedese Emelie Forsberg fuori dai giochi per una forma fisica non ottimale che l’ha portata ad alzare bandiera bianca, la gara si è vissuta su continui capovolgimenti di fronti. Sulla prima scesa verso la Bocchetta Roma, Ragna Debats ha provato a afre la differenza. Nella traversata in quota l’italo americana Hilary Gerardi ha però innestato le ridotte . Sul finale la sudafricana Robyn Owen ha provato a insediare la sua leadership, ma Gerardi è rientrata di prepotenza e vinto in 7h37’29”. Secondo posto per Owen in 7h39’01”, mentre terza si è piazzata la nepalese Mira Rai che al termine di una strepitosa rimonta ha chiuso in 7h41’46”. Seguono nell’ordine l’americana Brittany Petterson e l’italiana Martina Valmassoi.
Il Trofeo Kima cala il sipario con il pieno di consensi e migliaia di spettatori che nel tardo pomeriggio hanno affollato il quartiere generale di Filorera per applaudire i loro beniamini. Per la Grande Corsa sul Sentiero Roma, l’appuntamento è fissato per agosto 2020… e ancora una volta sarà “caccia al pettorale”.
Credit foto Moiola/Torri