WMRA World Cup 2018 – stage 3: Sierre-Zinal 2018 Preview , Star-Wars

Si avvicina a grande velocità il “Jour-J”, come amano definirlo gli organizzatori ed i media ufficiali vicini all’organizzazione. Domenica la Sierre-Zinal scriverà il 45° capitolo della propria eccezionale storia fatta di grandissime storie, campioni, ma anche di numeri impressionanti per un evento che a buona ragione ha fatto più volte definire la “Course des cinq 4000” come la Maratona di New York della Montagna.

IAAF-WMRA Mountain Running World Cup e Salomon Golden Trail Series: ambedue alla tappa numero 3 del proprio calendario, sono il motivo fondante per cui tutti i tifosi e gli addetti ai lavori dell’off-road running non stiano più nella pelle e vogliano conoscere nomi e previsioni di quelli che potrebbero essere i temi dell’edizione 2018. Noi ci proviamo, anche se la lunga ed impegnativa strada che porta a Zinal ci ha insegnato che su quei 31 km tra Chandolin, il Weisshorn e Barneuza tutto o quasi può accadere.

Start List Elites Men 2018 : https://services.datasport.com/2018/lauf/zinal/start001.htm

Start List Elites Women 2018 : https://services.datasport.com/2018/lauf/zinal/start011.htm

Start List Veteran I Men 2018 : https://services.datasport.com/2018/lauf/zinal/start002.htm

Start List Veteran I Women 2018 : https://services.datasport.com/2018/lauf/zinal/start012.htm

Partiamo col sottolineare che le liste compilate da DataSport, per quanto ufficiali, portano in gran parte dei casi delle informazioni che potrebbero trovare dei cambiamenti all’immediata vigilia della competizione, questo perché alcuni atleti stanno in queste ore decidendo se effettivamente prendere il via di una gara che è molto impegnativa da un punto di vista fisico, tecnico ed agonistico e non tutti sono oggi nelle stesse condizioni di qualche settimana fa quando hanno confermato la propria eleggibilità per la starting-list elite.

Al netto di questo, e delle informazioni che siamo riusciti a raccogliere fino ad oggi grazie ai nostri contatti, riusciamo oggi a sostenere che poche volte nella storia della grande corsa in montagna si è assistito ad una concentrazione tale di talenti e campioni, chi sarà in alta Val d’Anniviers domenica 12 agosto avrà di che divertirsi e fin oltre il 30° o 40° classificato potrà vedere all’opera runners di altissimo livello tagliare il traguardo.

Kilian vince nel 2015 – foto Courthoud

Il tema centrale, il proscenio e la “maillot jaune” virtuale vanno obbligatoriamente sulle spalle del catalano Kilian Jornet Burgada, 5 volte vincitore e reduce dall’ennesimo incredibile come-back. Questa volta non torna dall’everest ma da un infortunio serio come la doppia frattura patita sugli sci.

Ciò non gli ha impedito di vincere la Marathon du Mont Blanc (2^ prova delle SGTS) e di ripresentarsi qui coi favori del pronostico. L’altro vero big in gara per la vittoria finale però, a nostro avviso, non è oggi inferiore nella considerazione tecnica della vigilia: Robbie Simpson a Zinal c’è arrivato 2° e 3°, mai 1°, ma quest’anno lo scozzese di stanza in terra Elvetica si è lui stesso definito come “a single SZ brain” perfezionando la preparazione e la scelta delle gare tra maggio ed agosto solo ed unicamente in funzione di questo appuntamento, sul quale pare poggiare la chiave di volta dell’intera stagione di un autentico fenomeno cui manca davvero questa vittoria per poter esibire un palmares spaventosamente completo.

Il terzo nome che ci sentiamo di fare è quello dell’americano Joe Gray, anche lui già protagonista ma mai vincitore a Zinal, anche lui determinato a puntare forte su questa gara per lanciare la fase decisiva della propria agenda agonistica che mira forse al mondiale di Canillo.

Joe Gray alla Zinal 2015 che gettò alle ortiche con una tattica di gara forse troppo spregiudicata (Courthoud)

Ancora in primissimo piano nella griglia di partenza ci mettiamo sicuramente il norvegese Stian Angermund, ottimo a Zegama e vincitore a Canazei quest’anno, cosi come i britannici Andrew Douglas e Jacob Adkin, quest’ultimo a sorpresa neo campione nazionale di mountain running solo una settimana fa e già in evidenza alla Neirivue Le Moleson.

Molto ricca la lista elite degli atleti battenti bandiera svizzera tra cui spiccano Pascal Egli, Stephan Wenk (5° nel ranking Salomon GTS), Daniel Lustenberger e François Leboeuf. Super corazzate l’equipe de France e la squadra Italiana: Thibault Baronian (oggi 3° nelle golden trail series), Julien Rancon, Arnaud Bonin, Adrien Michaud, Raymond Fontaine ed Alexis Savennec sono di certo i nomi più in vista, mentre tra gli italiani la punta di diamante è Francesco Puppi, leader di coppa del mondo WMRA dopo due grandi prove al Grossglockner ed al PizTriVERTIKAL. Oltre al campione del mondo 2017 di lunghe distanze ci saranno anche Hannes Perkmann, Luca Cagnati ed il torinese Manuel Bortolas.

Simpson all’arrivo della Sierre-Zinal 2016, 2° posto per lui – FOTO SKOLA

Ma non finisce qui: il messicano Juan Carlos Carera, lo spagnolo Oriol Cardona, il basco Aritz Egea (re del Giir di Mont e di Livigno), il finlandese Henry Ansio (8° in SGTS), il colombiano William Rodriguez (epico il suo 2° posto qui nel 2015 quando sfiorò l’impresa su Kilian), gli americani Andy Wacker e Max King, il polacco Bart Przedwojewski ed il keniano naturalizzato austriaco Isaac Toroitich Kosgei sono tutti atleti da segnare con il circoletto rosso e capaci della grande impresa.

Senza dubbio ricchi di esperienza ad alto livello e conoscitori di questo tipo di gare sono anche l’etiope Tefera Mekonen ed i keniani Francis Maina e Japhet Mutwiri, o i super veterani che davvero meritano un capitolo a parte per il carico di gloria che si portano appresso e per la pericolosità ancora attualissima: Marco De Gasperi, Cesar Costa, Robert Krupicka sono parte stessa del mito di Zinal e finiranno irrimediabilmente davanti a gran parte degli atleti già citati, su questo potremmo scommettere.

Scorrendo le liste emergono anche nomi di alcuni giovani campioni di cui non abbiamo certezza assoluta circa l’effettiva presenza ma che se saranno al via potrebbero rubare il centro della scena con facilità. Parliamo in primis dello spagnolo Jan Margarit e dell’italiano Davide Magnini ma anche del keniano Timothy Kimutai Kirui, alla prima campagna europea della sua carriera.

In campo femminile fari puntatissimi su Lucy Wambui Murigi, due volte regina di Zinal (l’ultima lo scorso anno), campione del mondo in carica di mountain running e recentemente vincitrice della Thyon-Dixence dove ha sbaragliato la concorrenza e spazzato via i dubbi sulla ripresa dall’infortunio che l’aveva fermata in primavera. La keniana è atleta capace di insidiare il mitico record della Pichrtova (che sarà al via anche lei tra le veteran femmes). La principale outsider potrebbe essere nuovamente quella Michelle Maier che vinse qui nel 2016 ma che sta faticando a trovare continuità ad altissimo livello in questa stagione. Molto più pericolose a prima vista l’Italiana Silvia Rampazzo, iridata long distance 2017 e bronzo 2018 oltre che trionfatrice dell’ultimo Giir di Mont, o la stellare Ida Nilsson, protagonista incontrastata della scena sky running 2018 e saldamente in testa alle golden series. Se la svedese sia atleta “da Zinal” lo sapremo solo domenica sera, di certo sarà tra le protagoniste al pari della neozelandese Ruth Croft, delle spagnole Eli Gordon e Laura Orgue e della statunitense Megan Kimmel, altra grande affezionata della corsa Vallese dove più volte si è distinta.

Lucy Murigi all’arrivo trionfale di Premana (Ph. Courthoud)

In ottica World Cup Wmra sicuramente il risultato di Zinal potrebbe rilanciare le chances di parecchie atlete, in primis l’irlandese Sarah McCormack che ha guadagnato punti pesanti a Malonno, o Gloria Giudici che correrà la sua 3^ prova di coppa consecutiva ed in caso di clamoroso risultato potrebbe proiettarsi nei piani altissimi del ranking (ha ora 145 punti contro i 210 della capolista Andrea Mayr che non sarà in Svizzera questo week end). L’italia punta fortissimo anche su Elisa Desco, vincitrice dell’edizione 2013 e poi ancora sul podio nel 2015 e nel 2016. Grande attenzione per la britannica Sarah Tunstall, focalizzata da mesi su questo obiettivo e sulla francese Adeline Roche, campione mondiale di Trail 2017 ed atleta di altissima versatilità. Nelle liste compaiono poi anche l’americana Stevie Kremer, la sud africana Megan McKenzie, la spagnola Sheila Aviles e la francese Celyne Lafaye, tutte atlete che per classe, tecnica ed esperienza possono ambire ad un risultato importante.

Gloria Giudici (Ph. D. Benedetto)

Come per gli uomini vale anche qui la necessità di non trascurare la start-list della categoria Veteran I, laddove spiccano i nomi di Ivana Iozzia (4^ al Grossglockner, prima prova di world cup), di Victoria Wilkinson e di autentiche leggende come Angela Mudge, Anna Strakova Pichrtova ed Aline Coumboulives.

Il risultato della SIERRE-ZINAL 2018 potrebbe indirizzare la stagione di alcuni atleti sui due importanti circuiti in svolgimento, la dove un buon risultato potrebbe indicare la possibilità di inserirsi nella lotta al vertice della Coppa del Mondo o delle Golden Series che prevederanno dopo questa gara rispettivamente la Hochfelln di Bergen e la Smarna Gora Race per WMRA-IAAF e Pikes Peak e Ring of Steall per le serie Salomon (con la finalissima alla The Otter Trail).