Antivigilia di un Europeo Macedone dalle interessantissime prospettive e foriero di grandi novità, un anno dopo una Kamnik dai contrastanti sentimenti (si Xavi Campione ma anche sculacciati dai Francesi nella coppa più importante e donne lontane dal podio individualmente) c’è grande voglia di tornare a mostrare i muscoli e provare a riprendersi il titolo a squadre maschile e perchè no a sfatare un taboo tra le categoria Juniores.

Con ordine e rapidità, ecco le resources per seguire al meglio la rassegna continentale del Mountain Running 2018:

Alcune importanti info e novità di questa edizione:

28 nazioni al via con  la massiccia presenza delle federazioni balcaniche ma anche la chicca di Norvegia sull’up&down, di solito i nordici si presentano solo all’only up, o della Spagna che continua la sua faida con WMRA ma che quando l’evento è marcato EA risponde presente e da movimento di traino quale è nell’offroad rappresenta sempre una aggiunta di super qualità.

Lo svolgimento delle gare ricalca le novità introdotte negli ultimi anni a livello mondiale e per la prima volta anche ad un Europeo si avranno uguali percorsi per maschi e femmine: 5,9 Km per le categorie Junior  e 10,9 Km per le categorie Senior.

Il percorso è stato ricavato nel parco della collina cittadina della Capitale, Skopje, parliamo quindi di fatto di una gara “in citta” con gli annessi di seguito e pubblico del caso.

La collina del parco Vodno sarà lo scenario di gara, si partirà da quota 580 mt. per arrivare a 950 mt. una salita unica a giro di ca 2300 mt. (2 giri i Senior). Non vi sono al momento troppe info disponibili, ma dalle confidenze che abbiamo raccolto pare di buona tecnicità.

Fatte le premesse del caso, come nostro (scostumato) costume ci divertiamo a leggere per voi le gare in anticipo, provando ad individuare dinamiche e protagonisti potenziali

Senior Women: Mathys, fortemente Mathys…

Tutti contro la svizzera Maude Matys, la campionessa d’Europa in carica ma anche titolare di un 2h31′ in maratona che le potrebbe addirittura aprire la strada per i mondiali di Berlino. Lo scorso anno non ha sbagliato nulla e ci ha anche aggiunto una vittoria scintillante e con record alla Jungfrau Marathon. E’ diventata professionista a tempo pieno e crediamo abbia poca voglia di riporre lo scettro. A nostro avviso è più questione di chi possa provare a prendersi le altre due medaglie. Sicuramente in gran spolvero c’è la francese Christelle Dewalle  che ha dimostrato di stare molto bene nelle vittorie a ripetizione sui vertical primaverili ed alla Neirevue – Le Moleson, permane però il dubbio discesa.

La nostra Alice Gaggi si gioca belle carte, non possiamo nasconderlo. La condizione palesata in qualifica è stata stellare ed il 2017 le ha fatto capire che quel gap da Mayer, Tunstall, Murigi e Mathys andava colmato col lavoro ed i kilometri. In chiave azzurra confidiamo tanto nella squadra per sognare la medaglia lucente. Serve la grande prova da Emma Quaglia attorno alla quale c’è davvero tanta curiosità più che attesa. Ha avuto un avvicinamento all’evento tribolato per qualche problema personale ma numeri e talento sono certificati.  Le outsider più pericolose sono a nostro avviso la slovacca Silvia Schwaiger e la ceka Pavla Schorna, forse la vera mina vagante dell’evento con la norvegese Dvergsal .

Maude Mathys (Gulberti)

Manca la squadra favorita in assoluto soprattutto a causa di tante assenze in casa Great Britain che presenta squadra senza big conclamate e fa esordire Heidi Davies che speriamo davvero possa crescere e diventare un nuovo punto di riferimento per gli amici britannici. Sarà una mischia e si sa che nella mischia può succedere di tutto, Gloria Giudici ha dimostrato di avere numeri e carattere per far fronte a qualsiasi sfida e si è fatta trovare pronta per la Freezone quando serviva, speriamo la magia continui. Discorso diverso per Galassi, ha bucato, secondo noi, Kamnik, ora serve una prova internazionale convincente, per la “Recastello-girl” Skopje è un esame.

Favorita secca a squadre: la Francia, con Italia a giocarsela, poi comunque GB e la Cekia.

Senior Men: Bugge vuole la medaglia, Italia a 4 punte

I gemelli qundo vedono la bandiera blu con le stelline dell’Europa salgono di 3 livelli, è ormai tradizione, ma occhio davvero a Cesare Mestri, il signore del Mount Washington ha faticato a recuperare da primavera tormentata ma poi è esploso. Puppi appare come il trequartista dietro i tre bomber, e questo a causa soprattutto di una vigilia difficile e vissuta assurdamente a recuperare da quella caduta patita nella gara che lo ha portato qui in azzurro, ma chissà mai…se Martin, Bernard e Cesare sono tutti e tre favoriti lui è pur sempre l’unico capace di non sbagliare mai gara. A squadre non ci si può nascondere: Italia per riprendersi la medaglia di campioni d’Europa e zittire i francesi, anche Kamnik insegna che basta una giornata non straordinaria di qualcuno per finire dietro…

La Francia Campione d’Europa, guidata da Julien Rancon (credit Gulberti)

Gli altri: il norvegese Bugge, campione nel 2015, sta bene e alla Smarna Gora 2017 ha dimostrato che corre forte anche in discesa senza problemi, si parla un gran bene del pilota di aerei svizzero Mathys, ma il nostro favorito, perché questa suona come la sua occasione, potrebbe essere lo scozzese Andy Douglas. Bisogna poi sempre fare i conti con la Turchia, piena di ragazzi che fanno a gara per dimostrare chi potrebbe essere una buona volta l’erede vero del sultano Ahmet Arslan. Non ci facciamo ingolosire questa volta dal ceko Jan Janu, troppe volte ci ha deluso recentemente, quindi per una volta diciamo che andrà piano… preparate la medaglia !! 😉

Et la France ??? Oh oui, je n’ai pas oublié… i “cuggini” ci hanno fatto lo sfregio 12 mesi fa e si presentano con squadra senza particolari nomi pericolosi: cosa possono fare individualmente Rancon, Meyssat e Zago pensiamo (erroneamente) di saperlo solo perché forse nessuno di loro è veramente da medaglia.Peccato che a livello di talento medio ed esperienza non siano secondi a nessuno e per noi sono ancora i più pericolosi.

A squadre diciamo: ITA, FRA; GB, NOR  e Turchia a scassare tutto….

JUNIORES: Bularda ed Hecico, con la mina Turca sempre minacciosa

La nostra squadra femminile ha davvero belle speranze, quella maschile forse parte con meno aspettative. Può far bene Giovanni Rossi, che in raduno ci è stato segnalato davvero in gran forma, così come la Mattevi al femminile.

Invertire la tendenza e vincere una medaglia di squadra al femminile è una speranza, perché mai come quest’anno il livello medio italiano è a nostro avviso molto buono (anche per chi è rimasta a casa).

Gabriel “bullo” Bularda spaventa ancora (credit Gulberti)

In generale occhio al brtannico Mc Kay, che ha già vinto Lanzada, al rumeno e detentore del titolo Gabriel Bularda ed al compagno di squadra Adrian Garcea (Rom), Francia sempre sinonimo di compattezza della Francia e i Turchi con le loro “barbe” strane sono sempre da prendere con le molle, non sarebbe la prima volta che si compilano i pronostici e poi loro fanno 1°, 2° e 3°…

Al femminile individuale salta sempre fuori la sorpresa, noi però andiamo con la rumena Alexiz Hecico che ha gia corso e da protagonista assoluta nel 2017 gli europei + Premana + Gagliano del Capo.

Come sempre “noi ci saremo” , domani maggiori dettagli su come seguire attraverso il nostro sito web ed i nostri canali social questa edizione dell’Euro Mountain Running

Il nostro team 2017, oggi rinnovato, ma ci saremo ancora!