Lo ha rifatto ! Alessandro Rambaldini (Atletica Valli Bergamasche Leffe) vince il suo 2° Campionato del Mondo di corsa in montagna lunghe distanze dopo quello del 2016 in Slovenia.

Oggi è la polacca Karpacz ad inchinarsi al campione Valsabbino che al termine di una gara condotta col piglio del fuoriclasse e del veterano ha realizzato un’altra delle sue proverbiali rimonte andando ad operare il sorpasso decisivo proprio nel tratto finale.

La gara è stata subito marchiata a fuoco dall’attacco, previsto e prevedibile, degli americani Gray e Wacker con quest’ultimo addirittura scatenato a prendersi un vantaggio di 40” già dopo 6 km ed a mantenerlo sul primo passaggio al GPM, nel vento gelido del monte Sněžka. Dietro ben presto si delinea lo spartito di gara con Gray al costante inseguimento del compagno di squadra e la coppia Rambaldini-Krupicka a circa 1’40” che fanno gara insieme. Bene la svizzera nelle prime battute che piazza 3 atleti nei primi 10 con Egli e Schmid in evidenza, una top-10 dove di vedono anche il polacco Przedowjewski ed il rumeno Zinca. Manzi e De Colò sono intorno alla 14^ e 15^ posizione con un ritardo intorno ai 5′ che però aumenta km dopo km.

lo start

La seconda ascesa al Snezka ribalta completamente la gara, Wacker che aveva iniziato la salita dispensando sicurezza salta improvvisamente e viene ripreso e passato in un amen da Gray.

Andy Wacker

Ma è un fuoco di paglia perchè i due USA sono ambedue poco lucidi e ben presto vengono ripresi da Rambaldini e da Krupicka. Allo scollinamento Rambaldini fa la propria mossa, attacca poco prima di prendere la discesa finale e per gli avversari non c’è scampo. Wacker è l’ombra di se stesso ed a rimontare molto bene sono invece il ceco Jiri Cipa e lo svizzero Jonathan Schmid che rimangono attaccati alle posizioni che contano.

De Colò e Manzi

La picchiata finale su Karpacz avrà ricordato a Rambo il suo recente miracolo al Nasego perchè anche qui il “putel” di Lavenone non si volta più ed aumenta man mano il proprio gap arrivando sul rettilineo finale in trionfo !! Due anni dopo Podbrdo, che gli era un pò piovuta in mano, Alessandro conferma livello e durezza mentale unici, conferma di essere un campione vero ed umile oltre che possedere nervi d’acciaio !

Rambo vola via

Argento, di lucentezza assoluta, per un fuoriclasse irripetibile come Robert Krupicka (CZE) che regola nel finale tiratissimo Joe Gray (USA), 4° posto per Cipa (CZE) e 5° per Wacker (USA)

Krupi, Rambo e Gray

Gli altri azzurri: De Colò è capace di grande finale , sigillando un bel 13° posto che ne conferma solidità e grinta. Sofferenza per Lele Manzi che invece deve fare i conti anche con  il riaffiorare dei dolori al tendine che è tornato a tormentarlo, chiude 26°, Filippo Bianchi è 34°.

A squadre siamo medaglia di Bronzo con 40 punti, fanno meglio di noi Rep. Ceka, campioni con 15 (Krupicka 2°, Cipa 4° e Fejfar 9°) , poi USA argento con 18 (Gray 3°, Wacker 5°, Costales 10°)

qui la classifica maschile: http://live.sts-timing.pl/3xsniezka2018/index.php?dystans=5&filtr=M

il trionfo

Women – Rampazzo c’è !

Gara donne che ha in parte ricalcato il medesimo copione, qui è una britannica ad andare all’attacco, ma non sarà la stessa britannica a trionfare alla fine. Victoria Wilkinson getta subito via le paure e prende gia un buon margine dopo 6 km, la tallona da vicino la sorpresa di giornata, la polacca Dominika Stelmach insieme con l’americana Ashley Brasovan. Rampazzo è la migliore delle nostre in questa fase dove galleggia tra la 7^ e la 8^ posizione in un tira e molla con la rumena Dragomir. Hanno però un distacco vicino ai 2’

Dominika Stelmach

Nella prima ascesa al GPM si aggancia al gruppo di testa un altra inglese, è Charlotte Morgan, che ben presto si riporta sulle due di testa e nella prima discesa getta le basi per l’attacco che giunge puntuale nella seconda risalita al monte Snezka. Crolla la Wilkinson mentre Silvia Rampazzo e Barbara Bani dietro fanno un egregio lavoro rimontando contemporaneamente una manciata d posizioni ed attestandosi in 4^ e 6^ posizione.

Il finale vira sul drammatico con la Morgan e la Stelmach che ingaggiano una vera e propria battaglia psicologica. La Polacca si riporta più volte vicinissima alla britannica ma non riesce mai a completare l’aggancio. Sono 20” i secondi che le distanziano mentre dietro Silvia Rampazzo riprende anche la Wilkinson e si attesta in 3^ piazza a circa 2’ , anche la Dragomir si affaccia alla top-5 ma si capisce che ormai è troppo lontana per poter ambire al podio.

Morgan taglia il traguardo

Vince la Morgan, argento per Stelmach e bronzo per Rampazzo mentre giunge la notizia che Barbara Bani è incappata in un errore di percorso (dinamiche da definire). 4^ Dragomir e 5^ Wilkinson, 6^ a sorpresa l’Austriaca Koblmuller prima di duetto USA con Bracey e Brasovan.

Morgan, Stelmach e Rampazzo: le medagliate

Le altre azzurre sono allora Bani 17^ e Basso 22^ mentre Camilla Magliano si è ritirata intorno sulla prima discesa per un problema fisico

Cecilia Basso

A squadre Italia beffata per l’errore di Bani, poteva essere medaglia !! finisce invece con la grande sorpresa Austria campione (26 punti con Koblmuller 6^-Zipser10^-Freitag 12^) poi la Romania (31 poi con Dragomir 4^ – Piscu 11^ e Mutter 16^) e la Gran Bretagna (33 pti grazie a Morgan 1^-Wilkinson 5^ e Rush 27^)

Questa la classifica femminile : http://live.sts-timing.pl/3xsniezka2018/index.php?dystans=5&filtr=K

La rabbia di Barbara Bani che scoppia in lacrime dopo l’arrivo

foto by Marco Gulberti