Una gara mitica, un tracciato tecnicissimo, la più bella e completa maratona alpina, un albo d’oro leggendario, 22 anni di storia e un record da battere. Questi i tratti distintivi della skymarathon camuna in programma sempre la prima domenica di luglio. Lo stratosferico 4h08’24” siglato nel 2003 dal bergamasco Mario Poletti è e resta il tempo da battere alla maratona del Cielo. Un crono sensazionale, che ha dell’incredibile. Tanto che il comitato organizzatore ha messo una taglia di 1000 euro per chi riuscirà a migliorarlo.

Non solo, lo stesso Poletti ne ha aggiunti altri 500 euro di tasca propria tanto per rendere la cosa ancora più avvincente.   «Io quel giorno c’ero – ha dichiarato una leggenda vivente dello skyrunning bresciano come Adriano Salvadori -. Ho corso spalla a spalla con Mario nel primo tratto e poi gli ho visto fare qualcosa di grande, grandioso. In questi anni nella salita al Sellero in molti sono scesi sotto il parziale fatto segnare quel giorno, ma l’impresa di Poletti è stata siglata nella seconda metà. L’ho seguita da lontano, ma vi posso dire che non ho mai visto nessuno correre così forte».

Entrando nei dettagli Adriano Salvadori, che da diversi anni a questa parte è divenuto pilastro organizzativo nello staff di Tom Bernardi, ha proseguito: «Mi ricordo benissimo quella gara. Riuscii a salire sul podio con un tempo che resta comunque uno dei migliori mai fatti segnare alla 4 luglio, ma il distacco dal vincitore era impressionante… quasi 9’. In cuor mio quel gap faceva male, ma poi ho capito che la mia era stata comunque un’ottima performance. Pensate che in 22 anni di storia solo 7/8 atleti sono riusciti a scendere sotto il muro delle 4h18’. Tra questi vi siamo io, Bruno Brunod,  Marco De Gasperi, Andy Symonds, Dennis Brunod, Fabio Bonfanti, Tadei  Pivk e ovviamente Mario Poletti. Anche un campionissimo come Fabio Meraldi qui è riuscito a vincere, ma con un tempo più alto».


Un record quello di Poletti, che per il momento è resistito a numerosi attacchi. «Non dico che sia facile, altrimenti non avremmo messo quel premio speciale – ha concluso il campione camuno -. Ma non è nemmeno impossibile. Mario è andato a ritoccare di circa 3’ un primato che apparteneva a Bruno Brunod. E su una distanza di 42km ci sta. Quello che dico è che per batterlo ci vuole un grande campione che corra per il record. In giro c’è tanta gente forte in cerca di gloria. Questo è un ottimo banco di prova. Da qui sono passati tutti i migliori. Vincere la 4 luglio con record sarebbe la vera consacrazione di giovane talento. Forza ragazzi,  vi aspetto alla maratona del cielo».

Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.maratonadelcielo.it