L’evento sarà accompagnato dall’impresa di Cristian Caselli, 160km e 8000 metri di dislivello positivo.

Il 26 maggio a Badia Prataglia (AR) si correrà il Trail Sacred Forests, competizione di Trail che si svilupperà a cavallo dell’Appennino Tosco-Romagnolo percorrendo antichi sentieri di assoluta bellezza all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Dopo l’esperienza dello scorso anno con l’organizzazione dei Mondiali Trail, il Comitato è pronto per un’altra edizione che richiamerà centinaia di atleti provenienti da tutta la penisola.
Sabato prossimo, tra le “Foreste Sacre” che si espandono tra Camaldoli, Badia Prataglia e La Verna, considerate le più belle d’Europa e che costeggiano l’invaso di Ridracoli (FC), saranno segnalati quattro percorsi, il Long Trail di 50 chilometri con 3000 metri di dislivello positivo, il Trail di 24 chilometri con 1500 metri di dislivello positivo, lo Short Trail di 14 chilometri con 800 metri di dislivello positivo e l’Ecocamminata Nordic Walking di 11 chilometri.


La macchina organizzativa procede a pieno ritmo, «Dopo l’incredibile esperienza dei Mondiali Trail dello scorso anno, – ha raccontato Dimitri Bonucci, presidente del Comitato Organizzatore – stiamo definendo gli ultimi aspetti in vista del via della prossima settimana. Come di consueto, anche se l’impegno è minore rispetto al 2017, c’è un interno paese che in questi giorni si sta mobilitando. Dislocati lungo i tracciati sabati avremo circa 150 volontari che garantiranno l’assistenza e il primo soccorso agli atleti che ne avranno bisogno. In paese saranno invece una cinquantina le persone che si occuperanno degli aspetti logistico-organizzativi, dalla segreteria al pasta party, dall’allestimento del parterre di partenza e arrivo alle premiazioni».


Due giorni prima della gara Cristian Caselli, fortissimo atleta di casa, partirà per la sua avventura di 160 chilometri con quasi 8000 metri di dislivello positivo. «L’idea di correre lungo un percorso che marcasse i confini del Parco Nazionale – ha raccontato Caselli – è nata un anno fa. Durante la gara di 85 chilometri organizzata nel contesto dei Mondiali Trail, mi sono trovato immerso in paesaggi favolosi che non sapevo esistessero». «Ho iniziato a percorrere le Alte Vie a 18 anni, – ha continuato Caselli – la prima fu la Bressanone-Feltre, per coprire poco più di 70 chilometri impiegai quattro giorni, da quel momento non mi sono mai fermato. Ho incrementato le distanze percorse e migliorato l’allenamento, arrivando a correre le due alte vie della Valle d’Aosta (340km 30000d+) in soli quattro giorni durante il Tor des Geants. Grazie a queste esperienze ho deciso di “importare” questa mentalità delle Alte Vie del Nord Italia nelle foreste Casentinesi, cercando di creare un percorso che valorizzasse il territorio toccando i luoghi più suggestivi e le località più caratteristiche dove potersi ristorare e pernottare durante la percorrenza di questo anello e poter magari creare così una nuova Alta Via nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna».
«Così ho sfruttato – ha concluso Caselli – la conoscenza del Parco e degli organizzatori del Trail Sacred Forest per intraprendere questa avventura proprio durante i giorni della gara di Badia Prataglia supportato inoltre dai miei sponsor Ethic Sport, Ferrino e Banca Mediolanum, Ufficio Consulenti Finanziari di Bibbena».

Trail Sacred Forests – scoprire paesaggi incontaminati e nascosti della Toscana e dell’Emilia Romagna

Badia Prataglia grazie alla sua posizione tra il Monastero di Camaldoli, il suo Eremo e il Santuario de La Verna e il Castello dei Conti Guidi in Poppi, si trova proprio nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e rappresenta il più importante centro di villeggiatura e il crocevia per numerose escursioni.
La storia di Badia Prataglia è stata fortemente determinata, fino all’epoca moderna, dal rapporto che i monaci, Pratagliensi prima e Camaldolesi poi, hanno saputo instaurare nel corso dei secoli con la foresta. L’economia di Badia ha da sempre avuto forti radici nel suo rapporto con la foresta, sviluppandosi come il centro della produzione e della tradizione casentinese del legno.
Dalla fine dell’Ottocento intorno a questo rapporto vitale con le foreste casentinesi si è sviluppata una fiorente attività turistica  che recentemente è stata coronata dalla costituzione del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Badia Prataglia, da sempre rappresenta il centro turistico più prestigioso ed attrezzato del Casentino.