Sabato 12 maggio a Penyagolosa la rassegna iridata della specialità, con sei uomini e quattro donne al via nella squadra azzurra.
Dieci azzurri in gara sabato 12 maggio a Penyagolosa, in Spagna, per i Campionati Mondiali di trail con sei uomini e quattro donne. In questa stagione la manifestazione iridata si svolge sulla distanza lunga di 85 chilometri, con circa 4900 metri di dislivello positivo e 3690 in negativo, un anno dopo l’edizione di 49 km disputata in Italia a Badia Prataglia. Un movimento che si conferma in crescita, come dimostrano i numeri di partecipazione che arrivano a 354 atleti (212 al maschile e 142 al femminile) in rappresentanza di 49 diverse nazioni. Oltre ai titoli individuali, saranno in palio anche quelli della classifica a squadre che nel 2017 ha visto il team azzurro conquistare l’argento tra le donne. Stavolta si corre su una distanza diversa e quindi con minori aspettative, anche se la formazione italiana si presenta compatta soprattutto al maschile, composta da un mix tra atleti esperti e giovani.
UOMINI – Al via il tricolore Stefano Fantuz (La Colfranculana), 32enne trevigiano di Meduna di Livenza, che ha vinto nella rassegna nazionale della scorsa stagione. Poi gli atleti che si sono guadagnati la convocazione grazie ai piazzamenti nelle prove indicative a cominciare dal varesino Andrea Macchi (Atl. Gavirate), anche lui classe 1986, leader a Firenze nell’EcoTrail Florence all’inizio di marzo su percorso ridotto (da 80 km a 42 km) a causa delle condizioni meteo. Per questo motivo è stata inserita un’ulteriore prova di selezione all’Ultrabericus Trail di Vicenza con il successo del 39enne trentino Simone Wegher (Tornado), ex stradista a una rinascita agonistica dopo aver superato un serio problema di salute, davanti al valtellinese Christian Pizzatti (Trm Team), classe 1976 e migliore degli azzurri nella scorsa edizione di Badia Prataglia dove si piazzò dodicesimo, e al 27enne piemontese Riccardo Borgialli (Bognanco), il più giovane dei convocati ma in dubbio per un problema fisico emerso negli ultimi giorni. Insieme a loro ci sarà l’esperto bergamasco Marco Zanchi (Gs Marinelli Comenduno), che ha già partecipato ai Mondiali nel 2011, nel 2013 e nel 2015.
DONNE – Anche al femminile in azione la campionessa italiana della specialità, la 37enne lucana Lidia Mongelli (Atl. Correrepollino) che porta il Sud nel running sui sentieri: ex marciatrice, fino a mettersi al collo la medaglia d’argento nelle Universiadi del 2007, ora ingegnere e mamma di due figli. Compleanno in gara per Lisa Borzani (Bergamo Stars Atletica): la veneta che vive in Valle d’Aosta festeggerà 39 anni proprio nel giorno della sfida mondiale, alla quarta partecipazione consecutiva (è l’unica del lotto che era presente anche nel 2016 a Geres, in Portogallo). Nella scorsa stagione è stata la migliore donna al Tor des Géants, quest’anno si è imposta a Firenze piazzandosi poi seconda tra le italiane a Vicenza preceduta dalla piemontese Chiara Bertino (Podistica Torino), medico anestesista e classe 1972, ma lasciandosi alle spalle la 38enne vicentina Alessandra Boifava (Ultrabericus Team), proveniente dal triathlon. Non sarà presente Silvia Rampazzo, che a Badia Prataglia vinse il bronzo individuale.
IL PERCORSO – Si corre nella parte settentrionale della Comunità Valenciana, con partenza a livello del mare nella città di Castellon e arrivo a Sant Joan de Penyagolosa dopo aver attraversato Borriol, Vilafamés, Les Useres, Atzeneta, Benafigos, Xodos, Villahermosa e Vistabella. Un tracciato vario e nella seconda parte impegnativo, con salite di profilo alpino negli ultimi 30 chilometri, e per questo sarà fondamentale la gestione della gara. La squadra azzurra ha preso confidenza con il percorso nel sopralluogo effettuato un mese prima, dal 13 al 15 aprile. Start alle ore 6.00 di sabato nell’evento organizzato da IAU e ITRA che attende i campioni in carica, lo spagnolo Luis Alberto Hernando – vincitore delle ultime due edizioni – e la francese Adeline Roche. Tra i favoriti anche i britannici Tom Owens e Jonathan Albon, mentre al femminile la spagnola Maite Maiora, la statunitense Clare Gallagher e la francese Nathalie Mauclair.
l.c.