Leffe, dove tutto iniziò, dove tutto inizia ancora.
Un piccolo centro all’imbocco della bergamasca Valgandino, 4500 anime ed una tradizione tessile che si perde nei tempi.
Il rumore dei telai a scandire un boom economico incredibile nel secondo dopoguerra, ed una passione per l’atletica e per la corsa in montagna in particolare che da queste parti si respira e si avverte nei gesti e negli sguardi di figure che di questa disciplina hanno fatto la storia, ed in questo caso non è solo un modo di dire.
Qui nel 1981 è stata varata la 1^ Nazionale Italiana di corsa in montagna, il compimento degli sforzi e della visione di un gruppo guidato dal compianto Angelo De Biasi che da capace dirigente seppe traghettare il Comitato Nazionale Corsa in Montagna dall’ENAL alla FIDAL.
“Gran Premio Industrie Leffesi” venne nominato, il 19 settembre 1981 a Leffe un passo storico compiuto davanti ad un pubblico surreale e quelle canotte azzurre che da allora hanno saputo conquistare l’Europa ed il Mondo.
E’ una roccaforte, custode della tradizione, di una deferenza verso i valori reali dell’Atletica e della corsa in montagna come è bello ancora oggi ritrovare rileggendo gli articoli d’antan e le interviste a quel Privato Pezzoli che con Bonzi, Giupponi e compagnia costruirono il mito del Bar Emma di Camerata Cornello e poi dell’invincibile armata azzurra.
Oggi Leffe continua a recitare il proprio ruolo guida nel movimento, ospita la società campione d’Italia, l’Atletica Valli Bergamasche, e tra le sue fila schiera l’attuale campione individuale tricolore ed europeo, quel Xavier Chevrier che con Cesare Maestri, Luca Cagnati, Nicola Spada, Alessandro Rambaldini e tutti gli altri rappresenta la continuità ad altissimo livello nazionale ed internazionale.
Non si è fermata la storia, e dopo le gloriose vicende di inizio anni ’80 è il Trofeo Valli Bergamasche a catalizzare oggi le attenzioni.
Sabato 5 Maggio 2018 la 15^ edizione, sul nervoso e spettacolare percorso da 8 km abbondanti che dal centro cittadino sale fino al Beio per ripiombare in paese col passaggio sulla mitica “scalinata”.
Staffetta a tre elementi per gli uomini, prova individuale per le donne e la consapevolezza di tifosi, addetti ai lavori ed appassionati che la stagione, quella vera, inizia da qui.
Nelle 14 edizioni precedenti si sono consumate sfide e debacle passate alla leggenda: dall’invincibile Forestale di De Gasperi e Manzi allo storico “smacco” della Re Castello Radici Group che nel 2008 (Bosio-Ruga-Zenucchi) seppe cogliere un incredibile ed inatteso successo nella tana dei “cugini”. Tanti argenti per la squadra di casa in quelle prime edizioni dove al termine di sfide feroci anche l’allora quotatissima Atletica Valle Camonica degli Agostini e dei Rinaldi sapeva salire sul podio. Il Tabu’ per i padroni di casa si è infranto finalmente nel 2011 quando in un drammatico pomeriggio costellato da pioggia, cadute e rimonte disperate servì il fotofinish per stabilire chi tra Lanfranchi (Valli) e Solavaggione (Val Varaita) avesse per primo tagliato il traguardo al temine di 3 frazioni che tennero tutti col fiato sospeso.
Oggi la “gara di casa” è divenuta punto d’onore per il team della presidente Vanna Castelletti e da 7 (sette!) anni a questa parte nessuno ha saputo più sfilare loro la corona.
La gara donne, su prova individuale, da sempre foriera di grande stagione per la vincitrice : qui Renate Rungger, Elisa Desco, Alice Gaggi, Sara Bottarelli, Valentina Belotti e Samantha Galassi hanno saputo dare il “là” alle loro stagioni d’oro, qui ogni anno va in scena il primo round di una partita lunga un anno.
Storie di derby, di agonismo e di grande atletica sui sentieri, ma dalla terra che ha dato i natali alla nazionale più vincente della storia azzurra non era lecito attendersi altro.
Tutte le info sul programma e maggiori dettagli presto on line sul sito ufficiale www.trofeovallibg.it