Il Trail incontra la beneficenza, quella vera. Siamo veramente onorati di concedere sul nostro sito questo spazio a Marcello, che oltre a presentarci una lodevole iniziativa ci fa conoscere una Ultra Trail che promette di essere davvero eccezionale.
“Come spesso accade per chi pratica la corsa in montagna su lunghe distanze ci si trova spesso a dover passare molte ore in solitudine o per meglio dire in compagnia di se stessi.
E’ così che vengono le idee a volte sono buone a volte un po’ meno. Così tre anni fa nella ricerca di dare un senso ulteriore alle innumerevoli ore di corsa solitaria in montagna, che non fosse solo quello di prepararmi all’ennesima ultra, ho pensato di dare un significato diverso al sudore della corsa. Ho cercato una sfida diversa ed un motivo diverso per il quale metterla in atto. Così nella sera del 29 luglio del 2016 mi sono ritrovato solo con me stesso nella piazza di San Candido puntando la mia bussola ad est direzione Tarvisio. La sfida era stata lanciata mesi prima, ovvero correre in solitaria i 177km dei sentieri della Traversata Carnica che mettono insieme due Nazioni, tre regioni, innumerevoli vallate ed ancora più diversi popoli. Ma se questa era la sfida, che mi è sembrata chiara e facile da trovare, considerando le mie origini e l’amore che provo per le mie montagne, era necessario dare un valore diverso a questa prova. Non è stato difficile, mi sono guardato attorno, non sono andato molto lontano e ho pensato al posto da cui provengo e qui ho trovato la motivazione. Sono uno sportivo da sempre e lo sport mi ha insegnato molto, ha contribuito a formare l’uomo che sono, ed in questi periodi di crisi di valori ho creduto che attraverso lo sport si possa trasmettere dei sani valori ai giovani che sono insiti nella natura dello sportivo. Così ho pensato di dare una possibilità di praticare sport ai giovani che per vari motivi non ne avevano la possibilità. Quindi, ecco fatto, la sfida: correre la Traversata Carnica in solitaria tutta d’un fiato, la motivazione: dare una possibilità a chi non ce l’ha. Risultato, 40 ore per percorrere i 177 km, un viaggio magnifico in una natura incontaminata e soprattutto dentro me stesso, 20 borse di studio erogate a ragazzi tra i 3 ed i 18 anni con disabilità fisica o cognitiva o che appartenessero a famiglie in difficoltà socio economica. Questo grazie al sudore, alla fatica, alla disponibilità di tutti, istituzioni, società sportive, attività economiche, una comunità che ha saputo raccogliere la sfida e indirizzare le sue attenzioni verso un obiettivo preciso.
Questo è stato l’inizio. Come tutti gli sportivi è stato però naturale cercare altri obiettivi per l’anno successivo. Così mi sono di nuovo rimesso alla ricerca di una nuova sfida ho ripreso a correre e naturalmente le idee si sono materializzate. Il 2017 sarebbe stato l’anno della condivisione, del gruppo. Quindi ho messo insieme una squadre di 5 ragazzi che non avevano alcuna esperienza su lunghe distanze in montagna e li ho portati, dopo sei mesi di preparazione, a ripercorrere i sentieri della Traversata Carnica. Essendo però prima un amante della montagna che un runner, abbiamo affrontato questa sfida con lo spirito di chi va in montagna, secondo il quale non si lascia indietro nessuno. Di conseguenza siamo partiti insieme ed arrivati insieme, nei quattro giorni che abbiamo impiegato a ripercorrere le Alpi Carniche il più veloce si è adattato al ritmo del più lento, e vicendevolmente si è stati di sostegno gli uni per gli altri. Un modo diverso quindi di affrontare la corsa dove non vince il singolo ma la squadra, dove la vera competizione non è contro qualcuno ma nei confronti di se stessi sapendo accettare i propri limiti e quelli dei compagni ed allo stesso tempo saper cogliere le capacità di tutti i componenti della squadra. Un messaggio diverso con un obiettivo diverso, quello della solidarietà, che ha fatto da stimolo nei lunghi mesi della preparazione e nei quattro giorni della traversata. Molta fatica, molti sacrifici, tanto sudore, ma una gioia indescrivibile quando sai che tutto questo ha permesso ad altri ragazzi di poter realizzare un pur piccolo desiderio, ovvero quello di praticare lo sport desiderato.
Fin qui tutto facile. Quest’anno viene il bello. L’asticella è stata spostata ancora un po’ più in alto. Si, perché abbiamo deciso di dare l’opportunità a 20 squadre di vivere un’esperienza unica come lo è stata per noi nel 2017. Così quest’anno il 2 agosto da San Candido non ci sarà più un singolo individuo a puntare la sua bussola in direzione Tarvisio ma 20 squadre di appassionati corridori che andranno alla scoperta di un territorio meravilgioso, sfidando se stessi in una avventura unica, correndo insieme per qualcun altro. La sfida è lanciata anche quest’anno: 186 km, 10.500 D+, 4 tappe, 3 campi base. L’obiettivo? 20 borse di studio sportive da realizzare a favore di ragazzi con disabilità fisica o cognitiva o appartenenti a famiglie in condizione di disagio socio economico. Come farlo? Semplice, venite a correre, la vostra partecipazione contribuirà a finanziare le borse di studio, date a qualcuno un’opportunità che non ha e ve ne sarete grati!”
Tutte le info su www.177k.it, www.ideedicorsa.it o scrivici a info@177K.it
Marcello – ideedicorsa.it