12 febbraio 2018 – L’86esima edizione della Cinque Mulini, monumento tra le corse campestri e tappa del circuito IAAF Cross Country Permit che riunisce i maggiori cross del mondo, vede un combattivo Yeman Crippa quinto dopo aver a lungo combattuto con i migliori. Tra il Mulino Meraviglia e i prati di San Vittore Olona (MI) sono gli africani a svettare grazie ai due campioni mondiali under 20 in carica della campestre: al maschile vince l’ugandese Jacob Kiplimo, tra le donne la regina nello Stadio del Cross è l’etiope Letesenbet Gidey.

UOMINI (km 11) – La gara più attesa della storica manifestazione organizzata dall’US San Vittore Olona 1906 vede Jacob Kiplimo, l’ugandese favorito numero uno dopo il forfeit dell’etiope Selemon Barega, controllare le operazioni nella fase iniziale della gara: al secondo passaggio transitano davanti in 10 con gli italiani Yeman Crippa (Fiamme Oro), Yassine Rachik (Atl. Casone Noceto), Lorenzo Dini (Fiamme Gialle) e Yohanes Chiappinelli (Carabinieri). Nel gruppetto che segue anche due azzurri della corsa in montagna, Alex Baldaccini e Francesco Puppi.

L’unico a resistere agli africani nel terzo giro è proprio Crippa: con lui in testa alla Cinque Mulini restano Kiplimo, gli etiopi Haile Telahun e Taye Girma, l’eritreo Kokob Ghebru e il keniano Peter Ndegwa. Kiplimo non fa subito il vuoto, ma poi conferma i pronostici: nell’ultimo giro si libera della scomoda compagnia di Telahun e si impone in 34:00, con un margine di 17 secondi sull’etiope. Crippa mette sui prati la consueta grinta: chiude quinto in 34:36, a pochi metri da Girma (terzo in 34:31) e Ndegwa (quarto in 34:34). Chiappinelli è ottavo in 35:11, a pochi centimetri da Ghebru: l’eritreo paga parecchio dazio nel finale. Rachik e Dini sono rispettivamente nono (35:29) e decimo (35:37): più staccato Michele Fontana (Aeronautica), 11esimo in 36:13. Poi, alle spalle di Alessandro TUrroni, ecco Alex Baldaccini (Atl. Valle Brembana / 36:44), mentre Francesco Puppi chiude quindicesimo in 37:22

DONNE (km 6) – Il leit motiv della gara è presto delineato: un quintetto africano (di passaporto o di origine) al comando e la britannica Gemma Steel e un’ottima  Martina Merlo (Aeronautica) come prime inseguitrici. Sono gli ultimi 500 metri a decidere la contesa: Letesenbet Gidey, favorita, stacca la keniana Daisy Jepkemei, confermatasi nell’ottima condizione di forma in cui era annunciata, e Feysa Hawi (Etiopia) mantenendo alta la bandiera etiope sulla Cinque Mulini (un anno fa vinse Beyenu Degefa, stavolta bloccata da un virus). Il cronometro dice 18:14 per Gidey, 18:18 per Jepkemei e 18:20 per Hawi La keniana Norah Tanui è quarta con 18:30, Febitu Bontu (Bahrein) quinta e più staccata in 18:55.

Steel si presenta al traguardo come miglior europea con la sesta piazza a 19:07, Merlo resta comunque la migliore azzurra (settima in 19:28): dietro di lei tre quarti della Nazionale azzurra di corsa in montagna ai Mondiali di Premana 2017 con Sara Bottarelli (Free Zone) ottava (19:37), Alice Gaggi (La Recastello Radici Group) nona (19:37) e Roberta Ciappini (La Recastello Radici Group) decima (19:42).

Foto: Giovanni Tacchini – Testo: Cesare Rizzi / FIDAL