Ieri 14 dicembre è stata presentata la #Alpinultras 2018, la terza edizione del progetto dedicato a promuovere i grandi percorsi di ultrafondo in alta montagna i luoghi che li ospitano. Il lancio dell’edizione 2018 ha avuto luogo nella sede del governo regionale di Huesca, e sono state presentate le modifiche rispetto alla seconda edizione. L’evento è stato presenziato da Marino Pérez come direttore del Desafio El Cainejo, Asier Uriarte del Nafarroa Xtrem e Aex Varela di Canfranc-Canfranc, con la partecizione del direttore del Alpinultras Sergio Garasa e il ministro delle finanze Fernando Sànches come ospite.

Per questo 2018 i tre pilastri del progetto sono in linea con quelli degli anni precedenti:

– Lo studio nutrizionale per assciurare un’ottima salute ai partecipanti, seguito dal team di specialisti di Nutriexper.

– Il circuito che avrà tre eventi: Navarra Pyrenees, Picos de Europa e il finale Aragòn Pyrenees.

– Lo sviluppo di due centri permanenti Alpinultras nei paesi di Canfranc (Huesca) e Zubiri (Navarra).

Le gare di Alpinultras sono, secondo i dati 2016-2017 i più richiesti in Spagna: due su tre sono riconosciute dall’ITRA come le più tecniche della nazione, in accordo ai loro criteri.
Inoltre bisogna considerare il fatto che è necessario completare le gare in un anno per dichiararsi Alpino. Al momento solo nove persone ci sono riuscite nell’edizione inaugurale, solo sette nell’ultima.

Nel 2018 la sfida prevede 219 km di percorsi attraverso le montagne, arrampicate per non meno di 18,000 metri, l’equivalente di una doppia salita dal mare alla cima dell’Everest. Questa terza edizione offre un viaggio che parte da Zubiri, lungo le verdi valli e le cime dei Pirenei di Navarra, per proseguire nei selvaggi canali verticali di Caìn nel Picos de Europa e concludendo il percorso dopo uno spettacolare viaggio attraverso le creste dei Pirenei aragonesi che collegano le stazione sciistiche Formigal, Astùn e Candanchu, a 3000 metri d’altezza, dove l’anno scorso sono caduti 30 cm di neve fresca nei primi giorni di settembre.

I centri permanenti dell’Alpinultras sono un grande obiettivo a lungo termine. Partendo in primavera, inizieranno i lavori a Canfranc, e più tardi arriveranno a Zubiri, entrambi con l’intento di essere operativi tutto l’anno. Creazione e illuminazione per i percorsi a piedi e per la corsa; centro informazioni locale per tutti; eventi non competitivi durante l’anno, escursioni guidate con la gente del luogo sono alcuni dei servizi che si offriranno per promuovere il territorio che ospita Alpinultras.

Studi Alpinultras: conoscere meglio se stessi per godersi meglio la montagna. Dal 2016 il progetto sta sviluppando studi avanzati in questo campo. Il primo effettuato insieme all’Università europea di Madrid sulla fisiologia e l’impatto dell’UltraTrail. Il 2018 sarà l’inizio della seconda fase, focalizzata sull’ottimale nutrizione sportiva prima, durante e dopo ogni gara, col team Nutriexper.

 

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