La vittoria della classe e della maturità firmata Francesco Puppi, l’entrata a gamba tesa della sorpresa della stagione Camilla Magliano. Questi i primi due, naturali, spunti per tracciare l’editoriale di chiusura all’avventura della Eolo Vertical Cup, la coppa forse più lottata e combattuta del tris che comprende anche Mountain Classic  (terminata con le vittorie di Maestri e Gaggi) e Trail (da assegnare dopo la finalissima in programma al Trail dei Monti Lepini di Segni- LT).

 

I RANKING FINALI DELLA EOLO VERTICAL CUP 2017:

Vertikal F_finale

Vertikal M_finale

 

Un percorso iniziato a Montagna di Valtellina in aprile, con lo spettacolo che sempre sa garantire la Valtellina Vertical Tube Race, quel giorno la vittoria di Hannes Perkmann per due secondi solo su Francesco Puppi venne colpevolmente trascurata dagli addetti ai lavori ed è stato invece il biglietto da visita di uno dei grandi protagonisti della stagione. L’atleta altoatesino ha lottato fino all’ultimo per la vittoria concedendosi anche il lusso di strappare la prima convocazione con la maglia azzurra con cui ha preso parte al raduno pre europeo di Primiero. Le schermaglie sono proseguite ai campionati italiani di specialità, ospitati dal Vertical Nasego , dove sono entrati in lizza per il ranking anche altri nomi importanti: da Antonio Toninelli alla conferma di Emanuele Manzi mentre al femminile vicino alla conferma di una stratosferica Valentina Belotti è esplosa la sorpresa Camilla Magliano. Gara Pivot a Malonno, il Piz Tri Vertikal che è servito a Puppi per riscrivere il record della gara e per effettuare il sorpasso su Perkmann nella cup. A quel punto la classifica vedeva il comasco in testa con 225 punti e Perki secondo a 220. Valentina Belotti ormai costretta ai box doveva lasciare spazio alle avversarie. La gara decisiva è stata probabilmente il Miglio del guardiaparco di Ceresole Reale, nel parco del gran paradiso Puppi e Maglianno hanno dato la “sgasata” finale presentando agli avversari diretti una situazione inappellabile in vista della finalissima programmata al KV Chiavenna-Lagunc che non ha mancato di offrire punti preziosi per comporre i ranking finali.

AYMONOD a Ceresole – credit Damiano Benedetto Staff photographer

Classifiche che, vincitori a parte, ci raccontano di come il Vertical si confermi terreno per grandi specialisti ed anche di come si possano trovare, in questa gare vissute fuori limite, sorprese e ribaltamenti di pronostico che le gare sui percorsi tradizionali poco concedono.

Detto del “crack” Magliano, da perfetta sconosciuta a nuova star del vertical italiano, e del forfait obbligato di Valentina Belotti, il ranking femminile restituisce una stagione solida e convincente a Samantha Galassi e saluta un vero salto di qualità in termini di risultati e continuità da parte di Elisa Compagnoni.

Elisa Compagnoni al Piz Tri VK, una Vertical Cup da vera protagonista per lei (credit A. Courthoud)

Lisa Buzzoni 5^ ed Angela Serena 6^ rappresentano una sorta di conferma con la tradizione di due atlete che sull’only up hanno costruito solide carriere, mentre il 7° di Arianna Oregioni è forse la candidatura per un domani da specialista anche per la portacolori del GP Santi. L’8° della Gaggi è di pura classe, il 9° di Alessandra Valgoi un tributo all’esperienza ed alla continuità della veterana dell’Alta Valtellina. A chiudere la top ten Eufemia Magro, autrice di due prove di qualità e Nasego e Ceresole che le sono valse l’ingresso nelle 10 battendo la concorrenza di altre candidate come Ivonne Martinucci ed Elena Tagliaferri , ambedue con 3 prove corse all’attivo ed a nemmeno una manciata di punti dall’obiettivo.

Angela Serena (credit P. Piccoli)

Il rank Maschile esaspera ancor più, dati alla mano, il concetto di specialisti, proponendo un susseguirsi di nomi che mixano appunto i guru dell’only up a quello di alcuni master che durante la stagione saltano davvero pochissime gare e sui quali andrà probabilmente fatto un ragionamento relativo, chissà, ad una cup di categoria.

Puppi specialista non lo è più: campione del mondo lunghe distanze e bronzo europeo, queste le sue credenziali al termine di una stagione stellare per il talentino di Guanzate. Ha vinto perché è stato il più forte e continuo ma onore al merito ad un grandioso Hannes Perkmann che con una delle due prove finali in carniere avrebbe dato non pochi grattacapi a Puppinho.

Hannes Perkmann chiude alla grande il Piz Tri Vertikal (ph. Gulberti)

Il terzo posto è in coabitazione tra due atleti ugualmente forti e ricchi di classe ma agli antipodi per carattere e personalità. Il saggio ed esperto Lele Manzi insieme a crazy horse Antonio Toninelli. Manzi ha spremuto la Cup in maniera chirurgica, da vero campione. Tonino ha buttato tutto alle ortiche saltando Malonno, dove era pur atteso ma dove la preparazione per la staffetta Tre Rifugi di Collina lo ha fatto desistere all’ultimo secondo. La grande sorpresa della Cup 2017 è però Henri Aymonod, 4° ai punti e 5° nel rank finale al cospetto dei mostri sacri. In alto anche Mattia Scrimaglia, altro animale da salita come pochi, con il capitano della nazionale Bernard Dematteis ad impreziosire una top ten dove il gemello di Rore si infila in virtù di gare utilizzate più che altro per mantenere la condizione. Grandi nomi anche a chiudere le altre posizioni di spicco: Davide Magnini e Marco Moletto.

Manzi, Puppi e Spada ingaggiano una lotta serrata al Vertical Nasego (credit organizzazione)

Menzione per alcuni atleti dalla carta identità differente ma ugualmente dotati di talento particolare: l’altoatesino Henri Hofer, il camuno Luca Malgarida cosi come l’orobico Pietro Lenzi sono arrivati davvero ad un passo dalla grande impresa e qualche loro vittima illustre, leggendo il ranking di questa Eolo Vertical Cup 2017, lascia chiaramente intendere quale sia stato il livello delle gare a cui abbiamo assistito in questi mesi.

FIDAL EOLO MOUNTAIN & TRAIL RUNNING GRAND PRIX 2017