7 agosto 2017 – Secondo posto pesante del valdostano Xavier Chevrier nella 36^ edizione della Thyon-Dixence, grande classica svizzera di 16,5 Km in prevalente salita che da tradizione precede di una settimana la vicina e mitica Sierre-Zinal. A precedere il campione europeo, soltanto il keniano Geoffrey Ndungu Gikuni, atleta da 2h08.33 in maratona, ma soprattutto secondo di sempre in altra classicissima elvetica, la Jungfrau Marathon, da lui vinta nel 2013 in 2h50’28”.
Per il Kenya è doppietta, dato che a conquistare il successo al femminile è Lucy Wambui Murigi, fresca del titolo iridato conquistato a Premana soltanto otto giorni fa. Per la Murigi è vittoria in 1h20’05”, uno dei migliori tempi di sempre nella corsa vallese, con un margine di oltre due minuti sull’elvetica campionessa europea Maude Mathys, e con la colombiana Angie Nocua a precedere la britannica Sarah Tunstall per il terzo posto.
Gara maschile vissuta invece sulla sfida iniziale tra l’Africa e due dei migliori esponenti continentali della corsa in montagna, Chevrier e il britannico Robbie Simpson, bronzo iridato nel 2015. Sulla spinta iniziale di Ndungu e Isaac Kosgei Toroitich, già tre volte vincitore in questa gara, il gruppo si allunga e il primo a staccarsi è Simpson, che verso metà gara opta poi per il ritiro. In testa rimangono in tre, con l’azzurro stretto nella morsa keniana, sino all’ultimo strappo in salita dove Geoffrey Ndungu guadagna qualche decina di metri su Xavier. L’ultimo tratto corso sulla diga della Grande Dixence non cambia la situazione: vittoria per il keniano in 1h11’24” con un margine di 23″ su Chevrier, mentre nel finale crolla l’altro keniano, Toroitich che chiude comunque terzo in 1h13’50”. Quarto il giovanissimo talento svizzero Pascal Buchs (1h14’05”) che precede a sua volta lunga fila di atleti di livello, a cominciare dal keniano Robert Panin Surum (1h14’12”), decimo nella sfida iridata classica di Premana. A completare la top ten, l’etiope Mekonen Tefera (1h14’37”), i keniani Evans Kiptum (1h14’54”) e Stephen Ndege (1h15’09”), il colombiano Juan Pablo Rangel (1h15’15”) e il già vincitore di Sierre-Zinal e Giir di Mont, Marc Lauenstein (1h15’15”).
In contesto di livello assoluto, meritevole di menzione anche il diciannovesimo posto di altri italiano, Paolo Gallo (Gs Orobie), capace di chiudere in 1h19’49”.